Non volevo alzarmi, preferivo rimanere lì e farmi scorrere tutto il dolore addosso. Ma non era possibile. Mi alzai con gli occhi gonfi e pieni di rabbia. Non poteva succcedere di nuovo, non poteva! Eppure era così. Jack era tornato, mi aveva minacciata e ora avrei dovuto dargli retta, per salvare la mia famiglia. Era un incubo.
Tornai alla festa fingendo un sorriso. Avrei voluto urlare.
"Eccoti, dov'eri finita?" Michael mi si stava avvicinando.
"Oh io..mi ero persa..sono tornata, eccomi"
Lui cercò di abbracciarmi ma io mi girai velocemente verso gli altri, un gesto che mi costò caro mentre le ferite che credevo rimarginate ricominciavano a bruciare nel mio cuore.
"Carol! La torta è qui, vieni a fare la foto!" Abby mi prese per mano e mi portò su una tovaglia messa per terra con sopra la torta di Josh con su scritto 'Auguri nonnino!'
Finsi un sorriso per tutto il giorno ma evitai completamente il contatto fisico con Michael. Erano a rischio. Erano tutti a rischio. Ed era colpa mia.
Josh aprì i regali uno dopo l'altro. Fu entusiasta del nostro e ringraziò mille volte. E io sorrisi, lasciandomi andare per un po' fino a che lui ed Abby non si allontanarono insieme e Dave ricevette una chiamata da un suo amico. Io e Michael restammo soli. Il sole era tramontato da qualche minuto e l'unica luce a farci compagnia era quella della luna e delle stelle.
"Non sei curiosa?" Mi domandò col suo solito sorriso.
"Perché dovrei esserlo?"
Sospirò "Che memoria, Watson!"
Corrugai la fronte.
"Prima che iniziasse la festa ti avevo detto che ti avrei dato una cosa..non ricordi?"
Sembrò un po' deluso "Oh sì..giusto"
Non volevo fargli credere che non me ne importasse niente ma diciamo che i miei pensieri erano stati leggermente sconvolti..
"Seguimi" esclamò infilandosi fra alcuni alberi.
Eseguii i suoi ordini, nervosa.
Sbucammo in un giardino meraviglioso, circondato da alberi e notai una tovaglia solitaria stesa al centro.
"Wow! Che bel posto" volsi lo sguardo al cielo "Le stelle si vedono una meraviglia!"
"Bellissime, non trovi?" Sorrise, soddisfatto della mia reazione.
"Molto"
Si sedette sulla tovaglia e si sdraiò per guardarle meglio "Vieni"
Io, titubante, mi sedetti distante da lui. Con un braccio, però, mi fece stendere al suo fianco.
"Sono..bellissime!" Esclamai non appena guardai sulla mia testa. Milioni di puntini luminosi brillavano nel cielo. Erano infinite, forti, durature, importanti. Erano il mio contrario, il mio opposto. Sì, le stelle muoiono, ma quanto è luminosa la loro vita! Piena di luce. L'oscurità è intorno a loro ma non le offusca. L'oscurità non può fargli del male. Vorrei essere come loro. Guerriera della luce.
"Ti ho portato qui per mostrarti le cose belle della mia vita"
Annuii "Le stelle"
Lui sorrise, come se sapesse che l'avrei detto.
"No, tu"
Mi girai a guardarlo "Cosa c'entro io con le stelle? Perché hai scelto proprio questo posto?"
Sembrò confuso "Non credi di assomigliare ad una stella?"
Ripensai al ragionamento di prima. Cos'è? Mi leggeva nel pensiero?
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La mia è la stella migliore #Wattys2017
Novela Juvenil"Non rinunciare solo perché le cose sono difficili" Si girò completamente fino a trovarsi a pochi centimetri da me. "No? Vuoi sapere cosa penso io, invece? Io credo che tu sia luminosa come una stella. Credo che la tua luce abbia qualcosa di diver...