Capitolo 10

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Non so bene quanto tempo passò, so solo che mi ritrovai su in camera mentre sentivo mia madre sparecchiare giù in cucina.

Erano solo le 21.35 eppure ero andata già a letto.

Non riuscivo a dormire.

Non facevo altro che pensare a tutto quello che era successo quel giorno: la chiacchierata con Dave, l'incubo, i litigi con Michael..i suoi occhi..

Mi rigiravo nel letto e, come facevo ogni volta che ero agitata, mi mordicchiavo le labbra furiosamente.

Da quando conoscevo Michael mi sentivo così strana..

È uno stronzo. Lascialo perdere. Ti farà star male quanto Jack! Attenta, potresti innamorartene! Stanne alla larga!

Ecco il mio istinto cosa diceva. Scappa. Fuggi da lui. Dentro di me, però, era scattata una molla..ma io mi stavo affidando all'istinto.

Mi rigirai per la trecentesima volta e mi avvolsi ancora di più tra le coperte.

Non riuscivo a prendere sonno. Guardai l'orario: 22.27. Wow.

Sbuffai con la testa nel cuscino, la mente ancora annebbiata e piena di pensieri.

Ad un tratto sentii qualcosa. Un rumore.

La porta si aprii debolmente e rivelò il volto angelico di mia madre che faceva capolino.

Non feci finta di dormire e la guardai entrare piano piano.

"Tesoro, come mai sei ancora sveglia? Ero venuta a darti il bacio della buonanotte ma pensavo dormissi"

Io farfugliai un "Non riesco a dormire" e mi ributtai con la testa fra le lenzuola.

Mia madre oltrepassò la porta fino a che arrivò accanto al mio letto.

È sempre stata una donna molto bella.

Nonostante avesse superato la cinquantina lei non era sfiorita, anzi le sue rughe accentuavano le fossette che le apparivano quando sorrideva.

Aveva le lentiggini e gli occhi marroni struccati spuntavano luminosi quanto i miei; i capelli castani corti legati in una coda la rendevano ancora più giovane.

Si avvicinò in modo elegante, aggrazziato, l'esatto opposto della mia andatura.

Mi si accoccolò accanto come quando ero piccola e si girò verso di me.

"C'é qualche problema, tesoro?' sussurrò spostandomi una ciocca di capelli da davanti gli occhi.

Io le sorrisi senza allegria.

"No niente..solo che oggi sono un po'..sovrappensiero.."

Mia madre mi accarezzò la guancia "Hai bisogno di sfogarti? Riguarda Jack?"

Sentii un tonfo al cuore. Sapevo che lei sapeva quello che era successo ma non me ne aveva mai parlato così direttamente.

"No mamma..è che ultimamente sento parecchie emozioni contrastanti..non lo so..sento che sto cambiando.."

Lei mi guardò nello stesso modo di Abby.

"Stai crescendo. Il tuo pensiero matura e inizi a capire cosa vuoi davvero. Tesoro, qualsiasi sia il tuo problema io sono qui, lo sai. Ricorda: arriverà un giorno in cui sarai davvero felice e verrai ripagata di tutto il dolore che hai provato"

Mia madre era fantastica. Io non le raccontavo mai niente delle cose che mi succedevano. La cosa di Jack neanche la sapeva bene. Sapeva solo che era stato il mio ragazzo- lo aveva anche conosciuto- e che poi io l'avevo lasciato perchè mi aveva fatto male..molto male..

Mi aveva vista piangere e aveva intuito fosse per lui.

Non aveva mai saputo davvero come era andata la mia vita ma non aveva importanza.

Lei lo vedeva quando stavo male. Non mi chiedeva mai il perchè, mi lasciava libera di decidere se sfogarmi o no.

Io non riuscivo ad aprirmi con lei ma non ne avevo bisogno: lei c'era, era questo quello di cui avevo bisogno davvero, che nonostante non sapesse cosa mi succedeva mi era vicina.

Era sempre stato così. Soprattutto da quel 6 settembre 2009..

Io l'abbracciai forte. Fortissimo.

"Grazie mamma. Ti voglio tanto bene, non preoccuparti per me. Sto bene"

Ed era vero. Ero solo confusa.

Lei mi sorrise, mi baciò e mi diede la buonanotte. Io mi avvolsi nelle lenzuola mentre mia madre chiudeva la porta e sprofondai nel sonno.

La mia è la stella migliore #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora