Bip bip bip bip bip
Ecco di nuovo quel rumore infernale.
Mi svegliai di soprassalto.
Avevo dormito in una posizione scomodissima e ora mi facevano male il collo e la schiena.
Tutta dolorante mi tolsi di dosso le coperte e sentii dei brividi di freddo sulle mie gambe nude. Avvicinai le ciabatte azzurro cielo e me le infilai.
Tutta assonnata rimasi un attimo ferma con gli occhi socchiusi quando sentii delle voci di sotto..delle voci..
Che mia madre stesse impazzendo e parlasse da sola?
Ma no..c'era davvero qualcun altro che parlava o era solo la mia immaginazione?
Ancora rimbambita dal brusco risveglio mi trascinai alla porta e la aprii senza metterci molta forza.
Scesi le scale. Le voci si erano fatte più vicine e squillanti. Provenivano dal salotto.
Percorsi il breve corridoio e mi fermai proprio davanti alla porta aperta che dava sul salotto.
Rimasi a bocca aperta.
La scena più improbabile mi si parò davanti: mia madre che cucinava la colazione con una mano e con l'altra passava l'aspirapolvere mentre un ragazzo molto alto, accanto a lei, portava un borsone e rideva con lei.
"Presto arriverà mia figlia, probabilmente è ancora a letto. Chissà se l'hai mai vista..hai detto che vai alla Lincoln, vero?"
Mia madre aveva un sorriso a 32 denti.
"Si, signora Morgan. Ha bisogno di una mano?"
Ormai mia madre non era più la signora Watson..
Non riuscivo a vedere il volto del ragazzo, era girato. E con gli occhi ancora appiccicati dal sonno non lo riconoscevo guardandolo da dietro.
Mia madre notò finalmente che ero arrivata.
"Oh, ecco. Lei è mia figlia. Avvicinati, tesoro, non ti morde"
Lui si voltò. Rimasi di stucco.
La bocca aperta. Gli occhi sgranati.
Davanti a me, con gli occhi più verdi e luminosi del solito, c'era Michael.
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La mia è la stella migliore #Wattys2017
Genç Kurgu"Non rinunciare solo perché le cose sono difficili" Si girò completamente fino a trovarsi a pochi centimetri da me. "No? Vuoi sapere cosa penso io, invece? Io credo che tu sia luminosa come una stella. Credo che la tua luce abbia qualcosa di diver...