Capitolo 14

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Uscii dalla classe abbassando lo sguardo: ero decisa ad ignorare completamente Michael.

Poi mi ricordai una cosa..la prossima ora era di informatica! Cazzo..più cercavo di evitarlo più lo incontravo!

Scesi spedita nel laboratorio mentre Dave mi parlava di un film di vampiri che aveva visto l'altra sera.

Io non ascoltavo veramente. Mi limitavo a muovere la testa e a emettere gemiti tipo "mmm-mmm".

Dave vide un suo amico e mi superò per andarlo a salutare.

Rimasi sola.

Tutti erano ormai entrati in classe mentre io esitavo e fissavo la porta. Non volevo incrociare di nuovo quegli occhi..mi sentivo così confusa e combattuta! Dentro di me c'era una lotta continua: una parte di me voleva correre via, scappare da quel ragazzo, scappare dall'amore..l'altra voleva buttarsi, rischiare di soffrire e amare anche con tutti i lati negativi che c'erano.

Presi un respiro profondo, guardai dritto davanti a me e mi dissi "Posso farcela!"

Quando entrai notai tutti i miei compagni di corso in piedi. Li guardai confusa e poi squadrai il professor Moon.

"Cosa succede?"

Lui mi sorrise mentre gli occhi azzurri guardarono il resto della classe.

"Sto cambiando i posti di ognuno. Come sapete questo è il primo anno di corso e mi sono accorto che come classe non siete ancora particolarmente uniti. Siete divisi in gruppetti e io vorrei che cambiaste compagno di lavoro per poter creare il gruppo che vorrei vedere alla fine dell'anno. Ho in mente un bel progetto collettivo e voi dovete legare fra di voi"

Che stronzata. Avrei potuto legare anche se fossimo stati in posti diversi.

"Per decidere i posti ho deciso di affidare tutto alla sorte, o se preferite, al destino"

Il professor Moon era sempre stato un tipo particolare e mi era sempre piaciuto proprio per questo..ma questa mi pareva una stronzata.

Fra l'altro io non ero mai stata una di quelli baciati dalla fortuna.

Il professore prese dei fogliettini da sotto la cattedra e iniziò a chiamarci uno dopo l'altro per estrarre il nostro compagno.

Michael non era ancora arrivato. Il professore, dunque saltò Lewis che era stato pescato da lui e avrebbe dovuto pescare un compagno.

"Watson" disse il professore dopo aver aperto il fogliettino e aver alzato lo sguardo alla ricerca del mio.

Sussultai.

"Ehi rilassati! Devi solo estrarre un bigliettino"

Giusto..perchè mi agito tanto? Cazzo, sono dei semplici posti e questo è solo un modo per legarci come classe!

Al diavolo tutto.

Mi avvicinai alla cattedra e dopo una rapida occhiata al professore misi la mano nella scatoletta.

"Michael! Michael! Michael!"

Ma stai zitta, mente!

Mi assicurai di mischiare per bene. La mia mano fece almeno 3 giri fra i fogliettini.

Appena afferrai un foglietto mi irrigidii..una voce..quella voce..

"Scusi il ritardo profes..ma che succede?"

Michael guardava con la fronte aggrottata l'intera classe ma io non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi.

Eppure lo sentivo su di me, il suo sguardo.

Rabbrividii. Solo Dio lo sapeva cosa provavo quando mi guardava.

Mi morsi furiosamente il labbro e mi voltai verso il professore che gli spiegava il motivo dell'interruzione della lezione con lo stesso sguardo che aveva avuto con me.

Michael a quel punto annuì e si aggregò al resto della classe.

"Caroline? Stiamo aspettando solo te. Illuminaci"

Mi resi conto di essermi irrigidita così tanto che non mi ero neanche accorta di aver tenuto la mano ferma nella scatoletta per quasi un minuto, senza muovere un muscolo.

Scossi velocemente la testa e tirai fuori il fogliettino già in mano da prima.

"Michael! Michael! Michael!"

No! Tutti tranne lui!

"So che lo vuoi anche tu! Michael! Michael!"

Mi scoppiava la testa.

Scansai in un angolino tutte e due quelle voci e aprii il fogliettino senza tante cerimonie.

Non ci posso credere.

"Emh..Michael Lewis.."

Alzai gli occhi al cielo e fissai il professore.

"Non è che potrei cambiare compagno? Non ho intenzione di lavorare con..lui!"

Pronunciai quel 'lui' come se avessi appena ingoiato tre bucce di limone insieme.

"Neanche io, professore! Lei non la sopporto!"

Non mi girai a guardarlo ma sentivo i suoi occhi sulla mia nuca come se me la stessero accarezzando (o perforando..)

Rabbrividii.

"Allora ancora meglio! Il lavoro di gruppo vi unirà e risolverete tutti i disaccordi fra di voi! Perfetto, perfetto.."

Il professore aveva un sorriso così largo che avevo paura che la mascella si staccasse.

Ero schifata quando guardai Michael e lui ricambiò l'odio.

Nei suoi occhi però passò un lampo..un lampo strano..quasi di felicità e di divertimento..

La mia è la stella migliore #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora