Arrivai alla fermata del pullman ancora innervosita da quella strana mattinata.
Avrebbe vissuto da me! A pochi passi dalla mia stanza! Non riesco a crederci..
Mentre questi pensieri mi affollavano la testa mi accorsi che Abby e Dave si stavano sbracciando per farsi vedere fra la massa di gente alla fermata.
Io feci loro un segno con la mano. Cercai di raggiungerli ma era davvero impossibile: c'era troppa gente.
In quel momento il pullman arrivò ed ecco che l'ASSALTO prese il sopravvento..di solito ero molto veloce a salire e a prendere il posto ma quella volta era pieno di gente.
Salii sul pullman quando ormai i posti erano terminati. Mi voltai verso quelli verso la fine e notai che c'era uno libero.
Mi feci strada fra le persone ancora in piedi e mi sedetti subito. Che culo!
"Ti ho detto che puoi sederti?"
Una voce che conoscevo fin troppo bene parlò al mio fianco. Non ci volevo credere.
"Scusa eh, ma i posti sul pullman non sono prenotati! Ho il tuo stesso diritto di sedermi dove voglio!"
Michael mi squadrò: "E se io ti dicessi che non voglio che tu ti sieda qui?"
Io innervosita ribattei: "Ti stai comportando come un bambino! Cos'è? Ti fa schifo che io sia seduta accanto a te?"
Lui rimase senza parole, strinse le labbra, prese le cuffiette e mi ignorò durante tutto il viaggio.
Io feci lo stesso. Quel ragazzo mi faceva impazzire..tentava in tutti i modi di infastidirmi e ci riusciva sempre.
Era impossibile, fastidioso, odioso, testardo, idiota..eppure c'era qualcosa in lui..qualcosa che non mi faceva smettere di togliermelo dalla testa..
Il pullman si fermò. Eccoci arrivati.
Staccai la musica e iniziai a scendere le scale. Michael mi urtò mentre scendeva e disse con un ghigno: "Comunque belle gambe"
Mi indignai tanto che gli schiaffeggiai un braccio, ma lui fece finta di niente e si allontanò.
Penso di non essere mai stata così tanto arrabbiata e imbarazzata allo stesso tempo.
Appena fui sull'asfalto cercai Abby e Dave.
Quando li individuai corsi da loro.
"Ehi, buongiorno! Che casino questa mattina.."
Esclamò Abby.
Io annuii ma non mi riferivo solo al pullman..quella mattina era un casino da quando mi ero svegliata!
Ci incamminammo verso la scuola senza dire una parola per via del sonno e quindi per la poca voglia di parlare.
Prima lezione: storia. La giornata andava di bene in meglio..
Non avevo voglia di fare niente. Michael ci era riuscito a rovinarmi la giornata..
"Cos'hai Carly? Ti vedo parecchio nervosa.." Abby mi guardava le mani.
Io non capivo perchè lo facesse. Abbassai lo sguardo e notai che stavo spappolando un foglio di carta preso chissà dove.
Rilassai la mano.
"Niente..niente.."
Lei mi guardò con sufficienza: "Ti conosco troppo bene, Caroline, e quella faccia non è da 'niente'..avanti, dimmi cosa ti succede?"
Aveva detto il mio nome per intero..era una cosa seria, allora.
"Mmh.." mi morsi le labbra.
"Dai! Confessa!" Abby mi scuoteva il braccio.
Dave ci sentii dal banco dietro di noi: "Cosa deve confessare?"
Io alzai gli occhi al cielo: "Niente!"
"Ci deve spiegare perchè oggi è così nervosa"
Abby mi guardò implorante "Dai, ti prego! Siamo i tuoi migliori amici!"
Io sospirai: "Beh..diciamo che mia madre stamattina mi ha portato un regalo..ha fatto come Babbo Natale.."
Loro due mi fissarono senza capire.
"E quindi? Non ti piace il regalo?"
Domandò perplesso Dave.
Io scossi la testa: "Il regalo è una persona..Micheal..vivrà da noi fino a che sua madre non tornerà a lavorare qui..è il figlio di una collega di mia madre.."
Loro restarono a bocca aperta.
"Wow. Immaginavo tutto tranne questo. E ora che farai?" Abby mi guardava sorpresa.
Sospirai di nuovo: "Semplice..lo ignorerò"
"WATSON! GRAYSON! STEVENS! SILENZIO!" Tuonò la professoressa Redrick "VOLETE UNA PUNIZIONE, PER CASO?"
A quelle parole ci zittimmo tutti e tre, per il resto della lezione.
#Angolo autrice
Ehi! Spero che la storia vi stia piacendo! È probabile che troviate degli errori quindi segnalatemeli :) buona lettura ❤
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La mia è la stella migliore #Wattys2017
Teen Fiction"Non rinunciare solo perché le cose sono difficili" Si girò completamente fino a trovarsi a pochi centimetri da me. "No? Vuoi sapere cosa penso io, invece? Io credo che tu sia luminosa come una stella. Credo che la tua luce abbia qualcosa di diver...