Capitolo 5 - Famiglia Thompson

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La biondina fece per parlare, ma venne interrotta da una voce: <<Mammaaa>>

Una testolina piena di ricci trotterellò in cucina e scrutò la rossa. Leila notò che aveva gli occhi differenti da quelli delle altre due: mentre i loro erano azzurri, il piccolo aveva gli occhi castani.

<<E tu chi sei?>> cantilenò il bambino, tenendosi alla larga dall'estranea.

<<Lei è Leila, una mia nuova amica. Leila, lui è mio fratello, Kenneth>> ma la ragazza si era soffermata sulla parola usata dall'altra: "amica". Certo, era un onore che dopo un'oretta di conoscenza la considerasse già sua amica, ma era un lusso che una persona tenebrosa come Leila cercava di evitare. Immersa nei suoi pensieri, non sentì la domanda del ricciolino, che ora la stava chiamando.

<<Scusa. Cosa dicevi?>>

<<Quanti anni hai?>>

<<17, tu?>>

<<Io ne ho tanti così>> disse mostrando orgoglioso la manina aperta.

<<Caspita, 5 anni! Sei proprio grande>>. Non amava i bambini, tantomeno quelli che parlavano tanto, ma erano stati tutti così gentili con lei: non voleva dare l'impressione della classica Leila stronza.

<<Già, e tu sei molto bella>> le rispose calmo. Le guance della ragazza diventarono dello stesso colore dei capelli.

<<G-grazie, anche tu sei molto carino>> mormorò, con l'ennesimo sorriso forzato <<Vi ringrazio infinitamente per la vostra accoglienza, ma mia nonna mi aspetta e si starà preoccupando>> cercò di congedarsi Leila.

<<Oh certo, tesoro>>

<<Ciao Leila! Torna presto!>> supplicò il piccolo. La rossa sorrise; non se lo aspettava.

<<Certo, ti verrò a trovare>> gli accarezzò la guancia paffuta <<a presto>>

La padrona di casa le fece strada lungo il corridoio e le aprì il portone.

<<Grazie Leila per aver aiutato mia figlia. Inoltre, il mio Kenneth non parla mai con gli estranei. È una cosa eccezionale. Sei sempre la benvenuta qui>> Doveva essere davvero così perché i suoi occhi scintillavano entusiasti.

<<La ringrazio per l'accoglienza, signora...>>

<<Thompson, ma puoi chiamarmi Meryl>>

<<Va bene. Allora grazie Meryl>>

<<Spero di vederti presto. Ah, un'ultima cosa: hai fratelli, per caso?>>

<<No, sono figlia unica, perché?>>

<<Curiosità. Ci vediamo>>

Leila fece un leggero cenno con la testa in segno di saluto e tornò a casa. Nel frattempo la nonna era in pensiero e, quando la vide arrivare, le corse incontro come un uragano.

<<Tesoro della nonna, dove sei stata? Potevi almeno lasciarmi un bigliettino per avvisarmi>>

<<Sì, scusami nonna. Ero a casa di una ragazza che ho conosciuto oggi>>

<<Oddio! Hai una nuova amica!>> esclamò la nonna esultando. Era noto anche a lei che la rossa non stringeva mai amicizie.

<<No, in verità l'ho aiutata oggi pomeriggio. Nulla di più>> e cominciò a spiegarle tutto nei dettagli, tralasciando la storia del ragazzo scaraventato contro l'albero: avrebbe indagato da sola.

<<Io sono parecchio stanca. Ceno e poi vado a dormire, se non ti dispiace>> biascicò la ragazza, sbadigliando. E così fece, addormentandosi in un batter d'occhio.

Spazio Autrice

Hi guys! Allora, che ne pensate del piccolo Kenneth? Un uragano di energia, vero?

Significato nomi: Meryl=mare splendente; Kenneth=nato dal fuoco

Pubblico il prossimo capitolo a 3 voti. Un bacione,

-Martina-

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