Capitolo 6 - Ciao sorellina

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Il mattino seguente ripetè la solita routine: colazione, scelta dei vestiti (un paio di jeans, una semplice maglietta bianca ed un giacchettino di pelle con le AllStar rigorosamente nere) e trucco. Leila amava truccarsi: per alcuni erano semplici strumenti di bellezza, per lei costituivano un'ulteriore maschera dietro cui nascondersi. Legò i capelli in uno chignon disordinato e uscì di casa. Velocemente raggiunse la scuola e poi il suo armadietto.

<<Ehi Leila>> la chiamò una voce. Si voltò, trovandosi faccia a faccia con una Cloe più che felice.

<<Ciao Cloe, come stai?>> Non riusciva a capacitarsi della sua improvvisa gentilezza, ma la bionda riusciva a metterla di buon umore.

<<Tutto a posto, e tu?>>

<<Bene, grazie>>

<<Mi passi l'orario che vedo se abbiamo materie in comune>> Cloe lo analizzò bene poi disse: <<Dunque, il lunedì abbiamo due lezioni in comune, oggi tutte, mercoledì e venerdì solo una, mentre il giovedì tutte tranne una. Direi che può andare. Ah, hai già conosciuto qualcuno ieri?>>

<<Sì, ho avuto un incontro/scontro con due ragazzi, ma nulla di più>>

<<Mmh, erano carini?>>

<<Passabili, ma la loro coglionaggine non mi ha permesso una maggiore attenzione>>

<<D'accordo, ti credo sulla parola. Ora entriamo o faremo tardi>>

Le due entrarono e si misero d'accordo con i rispettivi compagni di banco per sedersi vicine. La porta si spalancò poco dopo, rivelando una donnetta bassa dagli occhi taglienti come rasoi.

<<Buongiorno ragazzi>>

<<Buongiorno>> risposero in coro.

<<Bene, vedo che abbiamo una nuova alunna. Vuoi presentarti?>>

<<Veramente no, ma se proprio devo...>> si alzò in piedi, sotto lo sguardo divertito dei compagni e infuriato della professoressa <<sono Leila Stewart, come già sapete, ho 17 anni e mi sono trasferita tre giorni fa dalla Florida>>

<<Bene, signorina Stewart. Cerchi di non mancarmi di rispetto in futuro>>

Leila annuì svogliatamente e si risedette.

<<Sei stata fantastica! La faccia della Byron è stata impagabile!>>

<<Signorina Thompson, cos'ha di così interessante da dire? Vorrebbe condividerlo con noi?>>

La bionda balbettò qualcosa, così toccò a Leila salvare la situazione <<Cloe mi stava solamente elogiando i suoi metodi educativi. E da quel che mi ha detto è davvero una grande insegnante>>

La professoressa si mise composta sulla sedia, raddrizzando la schiena, orgogliosa.

<<Beh, in questo caso, la ringrazio, signorina Thompson>>

<<Si figuri>>

<<Grazie, mi hai salvata>> bisbigliò alla rossa.

<<Non ti preoccupare>> le disse di rimando con un occhiolino.

Le lezioni trascorsero velocemente, fino ad arrivare alla ricreazione.

<<Ehi Leila, mi accompagni in bagno?>>

<<Okay>>

Corsero fino al bagno, cercando di superare la folla che occupava i corridoi.

<<Ascolta, ti fa niente se a mensa si siedono anche mio fratello e un suo amico insieme a noi?>> domandò Cloe. Leila non amava la compagnia, tantomeno quella maschile. Si augurò che questi due non fossero tanto stupidi quanto i due incontrati ieri mattina.

<<No, no, va benissimo>>

<<Perfetto>> le sorrise la bionda.

...passarono le lezioni...

<<Eccoci qui. Questa è la mensa>> Dopo queste parole Leila si ritrovò di fronte una sala enorme, di forma rettangolare e dall'odore nauseabondo.

<<Lo so a cosa stai pensando, ma ci farai l'abitudine a questo odore>> affermò ridendo.

<<Se lo dici tu>>

Si misero in coda per il cibo e, dopo aver appurato la scarsa igiene che regnava lì dentro, si sedettero ad un tavolino nascosto e ben riparato da tutti quegli sguardi indiscreti. Entrambe fissarono il cibo, o qualunque altra cosa ci fosse nel loro piatto, giocandoci con la forchetta. Quando si accorsero di ciò che stavano facendo, si guardarono e scoppiarono a ridere. La risata tirata di Leila non aveva nulla a che vedere con quella spontanea e vera di Cloe, ma la bionda non sembrò farci caso. Improvvisamente quest'ultima alzò lo sguardo su due figure maschili accanto a loro e una voce alla rossa fastidiosamente familiare disse: <<Ciao sorellina>>

Spazio Autrice

Buongiorno! Non ho nulla di importante da comunicare, quindi questo spazio autrice è solo un pochino per rompervi. Fatemi sapere che ne pensate della storia con qualche stellina o commento. Un beso,

-Martina-

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