Capitolo 9 - Non finisce qui, rossa

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Finalmente la giornata scolastica era terminata e le due ragazze si apprestavano ad uscire dall'edificio scolastico.

<<Hai da fare oggi?>> domandò timidamente Cloe.

<<No, perché?>> rispose Leila, continuando a guardare davanti a sé.

<<Mi chiedevo se avessi voglia di venire a casa mia>>

La rossa si voltò verso l'altra ragazza e disse solamente: <<Okay>>

Un sorriso radioso illuminò il volto della biondina, che afferrò la mano dell'amica, cominciando a correre. Salirono sull'autobus per un soffio e si sedettero, affannate. Il tragitto fu piuttosto silenzioso: Leila guardava fuori dal finestrino, mentre Cloe fissava i movimenti lenti e disinteressati della rossa e non osava aprir bocca. Arrivate alla fermata, la scosse leggermente per riportarla alla realtà. Meryl le accolse calorosamente: <<Ciao tesoro. Oh, ciao Leila. Come stai?>>

<<Bene, grazie>>

<<Perfetto. Ah, Cloe, io ora devo uscire. Potresti andare a prendere tuo fratello all'asilo alle 16, per piacere?>>

<<Chi? Dylan? Non mi stupirei, sai>> sussurrò la rossa senza farsi sentire. La bionda si trattenne dallo scoppiare a ridere.

<<Certo, mamma>> poi si girò verso l'altra ragazza <<e no, non è Dylan>> le rispose a bassa voce con un occhiolino. Seguì un silenzio imbarazzante.

<<Ti va di andare in camera mia?>> propose la bionda.

<<D'accordo>>

Salirono le scale e si diressero verso il fondo del corridoio. La porta del bagno si aprì bruscamente, rivelando un Dylan coperto solo da un asciugamano legato in vita.

<<Oh, ti prego! Copriti, abbiamo ospiti!>> gli ordinò Cloe, disgustata. Leila lo scrutò attentamente, sempre con il suo sguardo di ghiaccio.

<<Ti piace ciò che vedi, rossa?>> chiese Dylan, ignorando le urla della sorella.

Lei alzò le spalle. <<Ho visto di meglio>>

<<Ne dubito>>

<<Wow! Narcisismo: la lista dei tuoi difetti si allunga di ora in ora>>

<<Beh, non avrò un bel carattere, ma nei pregi dovresti includere tutto questo>> disse indicando tutto se stesso.

<<Se ne sei convinto>> affermò Leila, poi si rivolse a Cloe: <<Andiamo?>>

<<Con piacere>>

Prima di entrare in camera, il ragazzo parlò alle loro spalle: <<Non finisce qui, rossa>>

Lei si voltò: <<È la seconda volta che lo dici: meno parole, più fatti, amico>>

Dylan non rispose, si limitò ad accennare un sorriso divertito, sparendo dietro la parete del bagno. La rossa lo fissò finché uscì dal suo campo visivo e seguì Cloe nella sua stanza. Non era esattamente come se la immaginava, ma rispecchiava in pieno il carattere dolce, ma forte della bionda. Il copriletto, bianco a pois rossi, si intonava con le pareti rosse della stanza e la scrivania, che poggiava sul lato opposto del letto a castello, era bianca e laccata. Infine, un'enorme finestra occupava buona parte della parete opposta alla porta, regalando luminosità e vivacità alla stanza. Distratta dai dettagli floreali sulla parete di destra, Leila non si accorse degli occhi di Cloe, che la scrutavano attenti.

<<Allora? Che ne pensi?>> domandò allegramente Cloe, allargando le braccia per indicare tutta la sua stanza.

<<Carina, ti somiglia>>

<<Mi somiglia?>>

<<Sì, il tuo carattere viene rispecchiato in questa stanza, secondo me>>

<<Oh, d'accordo>>

Leila si sedette sulla sedia girevole di fronte a Cloe, ma un pensiero improvviso la fece scattare in piedi. <<Cazzo, aspetta Cloe, devo fare una cosa>>

Spazio Autrice

Eh eh eh! Oggi mi sono scatenata! Non ho nulla da comunicare, ma volevo rompere un pochino... bye!

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