Il risveglio di Leila fu a dir poco piacevole: non aveva fatto incubi per la prima volta da anni. Aveva una guancia poggiata sul petto di Dylan, mentre lui la stringeva a sé. La rossa cominciò ad accarezzargli molto delicatamente il braccio, per poi alzare lo sguardo, scontrandosi con due occhi meravigliosi. Lui le sorrise, scrutandola.
<<Scusa, non volevo svegliarti>> bisbigliò imbarazzata.
<<Se mi dovrò svegliare così tutte le mattine, sarà perfetto>> le rispose, baciandole la punta del naso. Leila gli sorrise, poggiando poi le sue labbra su quelle del ragazzo, che non esitò a ricambiare. La fece stendere sotto di lui, continuando a baciarla. Lei gli morse il labbro, intrecciando le sue dita nei suoi capelli castani. Dylan si staccò di colpo, alzandosi.
<<Se fai così, non rispondo più delle mie azioni. Soprattutto perché è da ben sei anni che sogno di baciarti>> sbottò.
<<Credi che io non sia stata male? Ho fatto incubi ogni singola notte, sognato i tuoi occhi e ti ho cercato in ogni ragazzo che incontravo, fallendo>>
Lui le si avvicinò di nuovo, sedendosi accanto a lei e prendendole le mani tra le sue.
<<Beh, ora non dobbiamo più preoccuparci del passato. Siamo qui. Insieme>>
Leila annuì, abbracciandolo. Lui le sussurrò all'orecchio: <<Ho una sorpresa per te>>
<<Davvero? Che cos'è?>> gli chiese curiosa.
<<Se te lo dicessi, ...>> cominciò lui, ma venne interrotto dalla rossa: <<Non sarebbe più una sorpresa, lo so, lo so>>
<<Brava ragazza!>> esclamò Dylan, scompigliandole ancor di più i capelli. Le lasciò il tempo per prepararsi, mentre guardava la televisione.
Salirono in macchina, ma, prima di partire, il giovane bendò Leila che sbuffò.
<<Non sbirciare!>> le disse. Dopo parecchi minuti di viaggio, in cui la rossa continuava a lamentarsi per la benda, si fermarono. Dylan scese e la aiutò a camminare. Leila percepiva l'odore dell'erba appena tagliata e il canto dei passerotti intorno.
<<Dove siamo? Dai Dylan, sono curiosa!>> piagnucolò lei. Lui le tolse delicatamente la benda, che cadde a terra. La rossa spalancò gli occhi, mentre le lacrime si facevano strada nei suoi occhi. Lacrime di gioia e commozione. Corse verso la tavole imbandita al centro del giardino, dove la famiglia Thompson, Ayla, Aidan, Shu e Dakota stavano chiacchierando. Non appena la vide arrivare, Kenneth si mise a camminare velocemente.
<<Leila!>> urlò abbracciandola.
<<Ciao Kenneth>> sussurrò lei, mentre lo stritolava in un abbraccio <<mi sei mancato>> Poi alzandosi, urlò: <<Mi siete mancati tutti ragazzi!>>
Aidan, Cloe e Shu la chiusero in un abbraccio, dicendole quanto era mancata loro. Era anche venuta a conoscenza del fatto che Dylan mandava informazioni sul suo conto mentre la stava spiando. Leila salutò Meryl e poi venne il turno di Abner. La rossa fece un sorrisetto imbarazzato, mentre lui rimase serio. Ad un tratto, si avvicinò e l'abbracciò. Lei si irrigidì, rilassandosi poco dopo e ricambiando l'abbraccio.
<<Mi dispiace così tanto, Leila>> mormorò.
<<Non si preoccupi. È tutto a posto ora>>
Abner le sorrise, sollevato. Leila passò poi a Dakota.
<<Come mai sei qui?>> le chiese dolcemente.
<<Aidan è mio fratello>> disse, mentre mangiava voracemente una pizzetta. Leila sgranò gli occhi: i due non si somigliavano affatto. Dakota sembrò leggerle nel pensiero: <<Io sono stata adottata, ma poi me ne sono andata da casa>>
<<Oh, scusa, non lo sapevo>>
<<Figurati, non mi pento delle mie scelte>> ribattè allegra. La rossa annuì sorridendo. Stava per dire qualcosa, ma Ayla le interruppe bruscamente: <<Leila, dobbiamo parlare>>
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Dark Soul
ParanormalCosa accadrebbe se la corazza che ti eri costruita in tutti questi anni venisse abbattuta da un paio di occhi color smeraldo? E se quegli occhi appartenessero alla persona da cui dovresti stare alla larga? Questo Leila non poteva saperlo. Così come...