Capitolo 21 - Jude

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Leila era tornata a casa tardi la sera precedente e non aveva praticamente dormito. A causa del litigio, gli incubi si erano intensificati, regalandole una lunghissima notte insonne. A scuola, sorpassò velocemente l'entrata fiondandosi sul suo armadietto. Cloe era dall'altra parte del corridoio e quando la vide la salutò, ma la rossa si girò dall'altra parte. Sia chiaro: non ce l'aveva con lei per ciò che era successo ieri sera, ma non voleva essere la causa di un litigio in famiglia. Chiuse l'armadietto e stava per dirigersi in classe, quando si scontrò con qualcuno facendogli cadere i fogli dalle mani.

<<Scusa, non ti avevo visto>> bisbigliò mentre lo aiutava a raccogliere i documenti dal pavimento.

<<Non ti preoccupare, è stata colpa mia>> la rassicurò il ragazzo, mentre si abbassava verso il pavimento anche lui. Leila gli restituì i fogli e fece per andarsene, ma venne trattenuta per un braccio.

<<Ascolta, dato che sei qui, mi diresti dove posso trovare il corso di arte?>>

<<Vieni con me. Ci sto andando anch'io>> disse distrattamente la rossa.

<<Oh, grazie mille. Io sono Jude, comunque>>

<<Leila>> era troppo stanca persino per controbattere sgarbatamente.

<<Bel nome, rossa>> Leila sobbalzò a quel soprannome: solo una persona la chiamava così e così doveva rimanere.

<<Non azzardarti a darmi quel soprannome>> ringhiò lei.

<<Okay, okay, stai calma>> si scusò il ragazzo, alzando le mani in segno di resa.

Arrivarono alla lezione con leggero anticipo, grazie al quale Jude riuscì a tartassare di domande la ragazza, che rispose a monosillabi o con leggeri cenni del capo.

Al termine delle lezioni, la giovane sgattaiolò verso l'uscita ma venne nuovamente trattenuta dall'uragano Jude.

<<Ehi Leila, mi potresti lasciare il tuo numero?>>

Lei annuì e lo scrisse su un semplice foglietto di carta, strappato dal quaderno di storia. Gli fece un cenno a mo' di saluto e si dileguò, sperando di poter tornare a casa indisturbata. Ma le sue speranze sfumarono poco dopo.

<<Chi era lo sfigato di prima, rossa?>> Leila non dovette nemmeno voltarsi per capire il proprietario di quella voce profonda, ma preferì continuare a camminare. Lui la strattonò per un polso.

<<Ti ho fatto una domanda, sai?>>

<<Scusa, ma preferisco sprecare la voce con persone che lo meritano>> ribattè lei sprezzante <<in ogni caso, non è uno sfigato. È migliore di quanto tu non sarai mai>>

<<Lo dubito>> sbottò lui con fare strafottente.

<<Vedo che la tua superbia non accenna a diminuire>>

<<Nemmeno la tua codardia>>

<<Come prego?>> balbettò lei, incredula, da sopra la sua spalla destra, visto che non si era ancora voltata.

<<Sei una fottutissima codarda>>

<<No, non lo sono>>

<<Allora girati e guardami in faccia quando ti parlo>> Leila si voltò per fronteggiarlo ma si trovò a pochi centimetri dalla sua faccia, tanto era stata brusca la sua mossa. Non potè fare a meno di boccheggiare, aprendo la bocca per dire qualcosa, ma non riuscendo ad emettere alcun suono. Il suo sguardo vagava dalla strada al marciapiede al tronco dell'albero accanto a loro, che era improvvisamente diventato molto interessante. Tutto pur di non incontrare i suoi occhi. Dylan le prese il mento tra le dita, costringendola a guardarlo. A quel contatto, la rossa si ritrasse d'istinto, quasi fosse scottata.

<<Non puoi fare così>> sibilò lei. Lui aggrottò le sopracciglia. <<Così come?>>

<<Non puoi urlarmi contro e poi pretendere che io mi dimentichi tutto. Lasciami vivere, Dylan>>

<<Io voglio farmi perdonare>>

<<Il perdono è una strada lenta e tortuosa: comincia a camminare. Ma sappi che comunque non lo otterrai mai>> mormorò lei, voltandosi nuovamente e ricominciando a camminare, per poi essere afferrata di nuovo per un braccio. Si ritrovò faccia a faccia, o meglio naso a naso, con il giovane che la scrutava in cerca di una qualunque reazione. Poi, con un soffio caldo che si infranse sulle labbra rosee di Leila, sussurrò: <<Non credere che mi arrenderò così facilmente, rossa. Amo le sfide>> poi si allontanò, lasciandola confusa e sconcertata.

Spazio Autrice

Holaaa!!!!!! Allora che dite? Dylan fa sempre più lo stronzo, ma è sbucato Jude. Opinioni? ^^

Ci si vede al prossimo capitolo,

-Martina-

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