Capitolo 29 - Gelosia parte 2

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Leila era frustrata: Jude le stava appiccicato ogni singolo giorno, Cloe era in fibrillazione per il ballo e Dylan era sempre attaccato ad Elettra. La vita non poteva andare meglio! Sbuffò per l'ennesima volta quella mattina e si avviò lentamente verso la mensa. Dicembre era iniziato ormai da una settimana e il riscaldamento della scuola era rotto, così gli studenti erano stati costretti ad indossare i giubbotti, le sciarpe e i cappelli anche a scuola. Mancava solo che nevicasse nelle aule. Raggiunse i suoi amici e quello che vide non le piacque per niente: Elettra e Dylan si stavano baciando. Si sedette tra Cloe ed Adam, che la abbracciò calorosamente. Quel ragazzo sprizzava energia da tutti i pori! Cominciò a giocherellare con il cibo, o qualunque cosa fosse, finché qualcuno non picchiettò timidamente sulla sua spalla. Si voltò: Jude la stava osservando.

<<Posso unirmi a voi?>> domandò lui.

Prima che Leila potesse rispondere, una voce maschile ringhiò un "no" secco. La rossa non si girò nemmeno, avendo riconosciuto il proprietario della voce.

<<Siediti pure, Jude>> gli disse Leila con un sorriso.

<<Oh, quindi quello che dico io non conta più?>> brontolò Dylan.

<<La smetti di fare il bambino? E poi non eri impegnato a sbaciucchiare Elettra?>> ribattè lei.

<<Gelosa, rossa?>>

<<No, schifata>>

<<Continui a negare l'evidenza>>

<<Non c'è nessuna evidenza!>> urlò lei.

<<Dylan, amore, lasciala st...>> iniziò Elettra, ma venne subito interrotta: <<Zitta>> gridarono Leila e il ragazzo all'unisono, per poi guardarsi in cagnesco. Lei se ne andò, indignata.

<<Le farei lo sgambetto solo per vedere la caduta di Troia>> sussurrò la rossa, ormai al limite della pazienza, provocando delle risatine sommesse.

<<Non insultare la mia ragazza!>> le rimproverò il giovane.

<<Oh, ora è la tua ragazza. Tu la usi soltanto, mi fai schifo>>

<<Ora basta>> Dylan si alzò di scatto e si posizionò alle spalle di Leila, per poi caricarsela sulle spalle, sotto lo sguardo incuriosito dell'intera mensa.

<<Lasciami. Ora.>> ordinò la ragazza mentre si dibatteva. Lui non rispose, ma attraversò il corridoio e varcò l'uscita che dava sul cortile. Arrivati in un luogo isolato, la mise a terra.

<<Ma sei scemo? Mi hai fatto fare la figura della stupida davanti a tutta la scuola. Io me ne vado>>

Dylan la bloccò al muro, tenendo le mani ai lati della sua testa e puntellando gli avambracci al muro. <<Mi dici qual è il tuo problema?>> domandò lui di getto.

<<Il fatto che tu mi stai inchiodando al muro, tanto per iniziare>>

<<Smettila!>>

<<No, smettila tu, Dylan. Stavi baciando Elettra>> sputò ancora prima di rendersene conto.

<<No, non è com...>>

<<Non provare a trovare delle scuse. Ti ho visto, così come tutta la scuola. Sei patetico!>>

<<Leila...>>

<<Ti ho detto di smetterla di provarci così con me e due minuti dopo stai baciando un'altra?>> urlò.

<<Lasciami spiegare>>

<<Spiegare cosa? Io sono solo un giocattolo per te, non è così?>>

<<No e io non l'ho baciata. Lei ha baciato me>>

La rossa era riuscita a liberarsi e si era avvicinata a lui, con l'intento di dargli uno schiaffo, ma lui le catturò il polso, spingendola nuovamente contro il muro.

<<Lasciami>> ringhiò lei.

<<Perchè sei così arrabbiata con me?>>

<<Perchè mi stai sfruttando>> Leila era stanca di sentirsi usata e sospirò.

<<Sappiamo entrambi che non è per questo>>

Spazio Autrice

Si prospetta una bella litigata! Secondo voi, che accadrà tra i due? Si urleranno addosso cose poco carine? E perché sto facendo queste domande? I misteri della vita!

Al prossimo capitolo. Ciao, ciao,

-Martina-

Dark SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora