Capitolo 16 - Legame di sangue

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Era domenica mattina. L'ospedale era silenzioso, a parte i singhiozzi di Cloe che riempivano il corridoio vuoto. Aidan la abbracciava tentando di darle conforto. Insieme ad Abner, Kenneth, Meryl ed Ayla, attendevano che il giudizio del medico. Subito dopo Leila, era svenuto anche Dylan, ma, a causa del volume elevato della musica e del pessimo stato di Cloe dovuto alla sbronza, Aidan non se n'era reso conto. Li avevano trovati solo tre ore più tardi, ricoperti da sangue secco. E ora si sentivano profondamente in colpa. Cloe continuava a ripetere che era stata una stupida: se non si fosse ubriacata, forse sarebbero arrivati prima; Aidan d'altro canto continuava a sussurrarle che si sbagliava e che si sarebbero ripresi presto. Gli altri stavano in silenzio. Finalmente il dottore uscì dalla stanza di Leila con la cartella clinica di entrambi in mano.

<<Allora?>> chiese Meryl, impaziente.

<<I due ragazzi stanno bene: sono solo svenuti. Le loro funzioni vitali sono nella norma e non sono in pericolo di vita. Potete andare a trovarli anche subito se volete. Ma c'è una cosa che mi lascia perplesso>> il dottore aggrottò le sopracciglia.

<<Cosa, dottore?>> mormorò spaventata Ayla.

<<Le loro funzioni, come il battito cardiaco, vanno in sincronia. So che può essere solo una coincidenza, ma nessuno dei due crede alle coincidenze, giusto Abner?>>

Il capo famiglia Thompson alzò lo sguardo dal pavimento, non spiegandosi perché il dottore sapesse il suo nome. Quando incontrò gli occhi neri dell'amico, capì: <<Tanwir! Ne è passato di tempo!>> esclamò, alzandosi per abbracciarlo.

<<Già. Comunque, ora dovrei andare. Per quella "coincidenza", so che hai capito cosa intendo. Ciao a tutti>> affermò serio, facendo le virgolette con le dita alla parola "coincidenza", per poi voltarsi ed andarsene. Abner rimase immobile con lo sguardo perso nel vuoto e la mente assente.

<<Papà, hai intenzione di dirci cosa succede o no?>> sbottò Cloe.

<<Oh, certo, certo. Beh, non saprei come altro spiegarmi questo strano fenomeno, se non con...>>

<<Un legame di sangue>> lo interruppe Ayla, allarmata. L'uomo annuì.

<<Legame di sangue? Cos'è?>> si intromise Aidan.

<<Beh, vedi, accade quando il sangue di due esseri magici viene a contatto, ma non mi spiego perché si sia verificato questa volta: i due individui coinvolti dovrebbero avere un forte legame, ma, a quanto ne so, Dylan e Leila non hanno un legame così potente>> spiegò l'anziana.

<<Un momento. Lei come sa queste cose e poi due esseri magici? Ma Leila non ha nessun potere, giusto?>> domandò Cloe.

<<Oh, tesoro. Io sono una Custode: ho il potere di tenere l'equilibrio tra il Bene e il Male. Per quanto riguarda Leila, speravo che il suo potere non si sarebbe manifestato così precocemente. È ancora troppo giovane per governarlo: l'oscurità potrebbe inghiottirla se non fa attenzione>>

<<Dunque è una Maga delle Tenebre?>>

<<Peggio. È la figlia della Luna>>

Cloe, Aidan e Meryl sbarrarono gli occhi, mentre Abner si limitò a trattenere il fiato e ad abbassare gli occhi. Ayla notò il comportamento strano dell'uomo, ma preferì fare le domande in un altro momento.

<<Ma-ma-ma la figlia della Luna non dovrebbe essere la Maga più malvagia e potente della Terra? Leila non è malvagia>> cercò di autoconvincersi Cloe.

<<No, non lo è. Per ora. Ma il potere che possiede potrebbe farla diventare un'altra persona se non lo controlla>> Ayla scosse affranta la testa.

<<Per questo motivo, tu non la vedrai più, chiaro?>> disse serio Abner, rivolgendosi a Cloe, che scattò in piedi.

<<No, scordatelo! Io non mi allontanerò da lei>> gridò la bionda, in preda ad una crisi isterica. Meryl cercò di tranquillizzarla, ma la ragazza scattò verso la stanza di Leila e vi si chiuse dentro. Prese una sedia e l'avvicinò al letto dell'amica, che giaceva indifesa sul letto. I capelli scarlatti erano sparsi sul cuscino e le braccia distese lungo i fianchi. Le prese una mano fredda e l'accarezzò.

<<Perchè? Tu non sei così, io lo so>> sussurrò con le lacrime agli occhi. La mano della rossa si mosse, stringendo quella dell'amica che alzò lo sguardo, trovando due occhi color ghiaccio che la fissavano stupiti. <<Così come?>>

Spazio Autrice

Scusate la noiosità di questo capitolo ma è solo di passaggio. Se riesco, per farmi perdonare posto oggi anche il prossimo <3 ciao ciao

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