Capitolo 11

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Zoe Pov

La situazione era molto tesa a scuola, Jason e Tyler ogni volta che si vedevano in corridoio o in mensa si lanciavano sguardi cagneschi e uccisori, sembrava che ogni volta che si vedevano volessero picchiarsi.
Cosa si erano detti quel giorno? dovevo scoprirlo..
Ero così curiosa, insomma cosa c'era di così importante per avere una situazione del genere?
Avrei voluto tanto saperlo, ma non lo avrei mai potuto chiedere a uno dei due, mi avrebbero mandato a quel paese..
Idea, Mike era il migliore amico di Jason magari lui lo sapeva, sapeva il motivo del litigio tra Jason e Tyler.
Aspettai la fine dell'ora di geografia e andai in giro per i corridoi a cercare Mike, lo trovai a parlare con un ragazzo che perfortuna non era Jason, bene.
"Hey Mike" dissi sorridendo.
"Ciao Zoe" disse sorridendo.
"Posso parlarti?" domandai gentilmente.
"Ehm.. veramente stó parlando con Tom" disse timidamente.
Lanciai uno sguardo fulminante a quel Tom e se ne andó via subito con uno sguardo spaventato, mi divertiva spaventare i ragazzi.
"Ora Tom non c'è più parliamo?" dissi sorridendo angelica.
Egli inarcó le sopraciglia.
"L'hai fatto scappare.. non potevi aspettare un po'?" mi chiesi infastidito.
Sbuffai.
"Come la fai lunga devo parlarti vieni con me" dissi infastidita.
Non li lasciai dire nulla che lo trascinai in un corridoio vuoto dove non veniva mai nessuno, lo sbattei al muro e lo guardai infastidita, lui mi guardó con sguardo interrogativo.
"Ma che fai?" mi chiese sorpreso.
"Così non puoi scappare" ringhiai.
Mi guardó di nuovo sorpreso e poi annui sconfitto.
"Dimmi pure cosa vuoi sapere".
"Cos'è successo fra Jason e Tyler?" chiesi schietta.
"Ehm.. io non so niente" disse guardando per terra.
"Non dire stronzate, sei il migliore amico di Jason, non puoi non sapere" dissi infastidita.
Luii scosse la testa.
"Non lo so è da un po' che è strano ma lui non mi ha detto niente giuro ha detto solo che hanno litigato" disse guardandomi negli occhi.
"Aspetta tu come fai a sapere?" chiese con un sorrisetto strafottente.
Sbuffai.
"Io non devo darti spiegazioni di quello che faccio".
Quel sorrisetto non se ne andava...
"O si, potrei pensare che magari Jason ti piace se non mi dai spiegazioni" disse com tono angelico.
Lo sfidai con lo sguardo e lui fece lo stesso.
Ottima mossa Finch.
"Ero a farmi un giro per i corridoi quando li vidi mentre stavano litigando".
"E li hai spiati" disse divertito.
"Si bhe volevo vedere se si sarebbero picchiati, sarebbe stato divertente" dissi con un ghigno.
Bugia volevo sapere e basta.
"Mhm.. okay bhe comunque non so' nulla, Jason mi ha detto solo che hanno litigato, nient'altro".
"Okay ti credo, non dire niente a Jason di questa conversazione se no ti cambio i connotati" dissi ringhiando.
Lui si mise a ridere.
"Ti piace vero?" chiese malizioso.
Inarcai le sopraciglia.
"Neanche fra mille anni" dissi ringhiando.
Lui si mise a ridere di nuovo.
"Comunque non gli diró niente" disse sorridendo.
"Okay, ti conviene".
Mi allontanai un po' per farlo muovere, lui mise il suo braccio dietro la mia spalla e mi trascinó verso la mensa e ci mettemmo a parlare come due vecchi amici.
In mensa Jason mi guardó male, cosa c'era che non andava non potevo essere amica del suo migliore amico? Bha..
Mhm.. forse potevo chiedere a Tyler allora, tentare non mi costava niente.
Mi separai da Mike e andai a sedermi vicino a Tyler che era solo in quel momento.
"Ciao" dissi sorridendo.
Tyler mi guardó sbalordito.
"Hey" mi sorrise.
Tornó a mangiare il suo panino.
Silenzio che potevo dire?
Mi giravo e rigiravo i pollici e intanto pensavo cosa dire... cosa potevo dirli?
"Bella giornata no?" dissi timidamente.
Egli inarcó le sopraciglia e poi si mise a ridere.
"Si davvero ottima, infatti fuori diluvia" disse ridendo
Ops.. figura di merda.. mi ero dimenticata che stava diluviando fuori che cretina! avrei voluto sparire in quel momento..
Mi misi a ridere anchio, quando finimmo di ridere mi guardó intensamente
"Allora qual buon vento ti porta quì?" disse addentando il panino.
Ci pensai ehm che potevo dire... di certo non potevo chiederli della litigata fra lui e Jason..
"Ti prego non mi parlare del tempo" mi imploró sorridendo.
Emisi una piccola risata.
"Nahh.. bho avevo voglia di venire quà e l'ho fatto".
Brava me, ottima decisione.
"Mhm.. okay" sorrise.
"Non mangi?".
O si mi ero dimenticata di mangiare, proprio in quel momento la mia pancia fece un rumore assordante, okay avevo fame, molta fame.
Lo guardai, stava ridendo ma che cazzo?
"Perchè ridi?".
"La tua pancia, l'hanno sentita fino in Francia!" disse sghignazzando.
Incrociai le braccia e mi girai dall'altra parte del tavolo offesa.
"Idiota" biasciai.
Mi guardai intorno e Jason mi stava guardando con un misto di stupito e arrabbiato, invece Mike, Jessie e Caleb erano stupiti, bha che me ne fregava...
Presi un panino con pomodoro tonno e maionese e lo addentai, in pochissimo tempo lo finii, mi sentivo meglio guardai Tyler ancora offesa e lui mi guardó sorridendo, si avvicinó a me, sempre di più, oddio che voleva fare?
"C-che fai?" balbettai.
"Shh" disse solamente.
Ma che sh come si permetteva a dire sh a me!
Iniziai a sudare leggermente, che stava succedendo? non voleva baciarmi vero? Oh che discorsi cretini che facevo nessuno voleva baciarmi e io non lo avrei permesso.
Alzó il pollice, lo avvicinó al mio lato della bocca e lo pulì, mi fece vedere che c'era un po' di maionese, quindi era stato un gesto carino.
"Grazie.." dissi semplicemente.
"Di niente, ora vado" disse facendomi l'occhiolino.
Lo guardai male e lui mi fece la linguaccia, mi misi a ridere per il suo gesto e lo fece anche lui, mi salutó con la mano e io feci lo stesso, infondo era simpatico dai.
Quando fù abbastanza lontano sospirai sollevata, mi sentii osservata, guardai il tavolo in cui c'erano Jason e gli altri, e Jason mi stava guardando malissimo era proprio arrabbiato ma perchè?
Battè la mano sul tavolo.
Un rumore assordante da quanto l'aveva dato forte.. si alzó dalla sedia mi fulminó con lo sguardo e uscì dalla mensa con i pugni stretti, lo guardai sorpresa e poi mi concentrai sugli altri che mi guardava incuriositi, li guardai male e me ne andai anchio.

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora