Zoe Pov
Jason tornó a scuola il giorno dopo come se non fosse successo nulla, lui e Mike parlavano tranquillamente come se il giorno prima non avesse urlato davanti tutta la mensa e non l'avesse picchiato, e poi chi era lei? Mike aveva detto che aveva spezzato il cuore di Jason, ero curiosa di sapere chi era questa ragazza che l'aveva fatto soffrire cosí tanto, perchè sembrava davvero impossibile che qualcuno potesse scalfire la sua corazza di platino.
Per tutta la settimana ci evitammo a vicenda come la peste io stavo con Jessie e Caleb o da sola perchè volevo lasciare da soli un po' i "Jeleb" o ogni tanto con Tyler che nonostante l'avessi sputtanato alla festa non se l'era presa e Jason stava con i suoi amici.
La situazione sembrava essersi stabilizzata io e Jason ci rivolgevamo la parola solo durante gli allenamenti.
Ora stava iniziando una nuova settimana sembrava presentarsi una buona settimana, mi alzai dal letto e sentì un dolore insopportabile sotto la pancia ero andata in bagno a vedere se era il ciclo e appunto scoprì che mi era arrivato il ciclo, l'inferno mensile era arrivato e io sembravo già con i nervi a pezzi, mi feci una doccia che sembró rilassarmi, mi vestì presi la tracolla e scesi in cucina con lo sguardo assassino.
Dovete sapere che quando ho il ciclo sento così tanto dolore che se qualcuno mi parlava, ti ammazzavo con lo sguardo in sintesi qualcunque persona mi doveva stare a distanza di 10 metri per non morire.
"Papà ho il ciclo" dissi sbuffando.
Lo sentì sussurrare un' oddio si salvi chi puó, lo guardai male e lui indietreggio sorridendo leggermente per la sua battutona, prese le pillole per il ciclo le mise in un piccolo contenitore che mi diede.
"Mangia qualcosa e prendine una vedrai che passerà e prendi la macchina sai che sei pericolosa quando hai il ciclo" mi disse sogghignando.
Annuii poco convinta mangiai un muffin al mirtillo e trangugiai la pillola.
Mi passó le chiavi del Suv salutai grugnendo e uscì sbattendo la porta.
Presi la macchina e in 10 minuti circa arrivai a scuola e parcheggiai, uscì sbattendo la portiera e mettendo l'antifurto ed entrai a scuola.
Mi sentì nervosa e avevo voglia di spaccare la faccia a chiunque, l'effetto della pastiglia non aveva ancora fatto effetto, vidi Jessie correre verso di me e appena vide il mio sguardo assassino mentre sbattevo con forza l'armadietto mi guardó un po' intimidita poi sorrise timidamente.
"Hey Zoe è arrivato il ciclo è?" disse standomi a debita distanza.
"Esatto Je quindi stammi lontana perfavore" dissi gelida.
Presi la mia tracolla con i libri e andai via lasciandola lì.
Le lezioni passarono lente e insopportabili ero estremamente nervosa, oggi ebbi anche due interrogazione e una verifica e feci di tutto per non sbranarmi i prof, a pranzo mi sedetti da sola vidi Jessie avvicinarsi ma gli lanciai un'occhiata di fuoco che gli fece fare dietrofront, ricevetti qualche occhiata di Jason che parlava con Jessie probabilmente della mia acidità dovuta al ciclo...
Finito il pranzo subito dopo essermi cambiata andai in palestra, presi i palloni e iniziai a fare i rigori senza sosta, quando vidi che avevo finito i palloni andai a riprenderli e li misi nel contenitore di ferro e vidi che tutti gli altri mi stavano guardando.
"bhe che avete da guardare?" sbottai acida.
Jason si fece avanti.
"Stai calma Zoe abbiamo visto che stavi facendo i rigori e abbiamo aspttato che finissi sembravi una furia" disse sbuffando.
Alzai un sopraciglio e lo ignorai.
"Il coach?" chiesi con indifferenza
"non c'è ha detto che oggi la squadra era nelle tue mani ma non credo sia una buona idea" esclamó.
"A no? e perchè no? perchè sono una ragazza? perchè sono vergine? o perchè sono sfigata?" sbottai arrabbiata.
"Se vuoi puoi dirigere tu la squadra per me non c'è problema basta che
ti dai una calmata" esclamó ignorando le mie parole.
Annuii e dissi cosa avremmo fatto oggi tutti annuirono senza opporsi al mio allenamento che sarebbe stato davvero faticoso.***
"Hey ragazzino ce la fai a fare un gool?" chiesi sprezzante a un ragazzino del secondo anno che stavo facendo i rigori ma che non riusciva a fare neanche un goal.
Mi guardó impaurito e stette zitto.
"Ti stó parlando rispondi" dissi duramente.
"C-ci p-rovo" balbettó.
"Non entrerai mai in prima squadra" dissi con una risata amara.
A quel punto Caleb intervenì.
"Eddai Zoe ci stai facendo sgobbare come muli capita di sbagliare qualche tiro ora smettila" disse serio.
"Io stó cercando di far si che la squadra sia pronta per il campionato non so voi ma voglio spaccare il culo alle altre squadre" sbraitai.
"Si anche noi ma oggi ci stai sfinendo capisco che tu abbia il ciclo e che tu sia nervosa e stai male ma dovresti calmarti" disse Caleb cercando di calmarmi.
"Ha ragione Caleb tutti vogliamo vincere sopratutto io ma stai esagerando" disse serio Jason.
"Sei solo uno stronzo" sussurrai.
"Cosa?" chiese Jason.
Gli altri guardarono la scena come se stesse per esplodere una bomba.
"Sei solo uno stronzo tu puoi trattare di merda tutti, puoi fare quello che vuoi ma non appena qualcuno fa qualcosa che non ti va' a genio gli urli in faccia eh?" urlai.
"Ti riferisci alla litigata di lunedì scorso non è vero?" sbottó gelido.
Annuii.
"Ancora sei incazzata per quella litigata? eravamo ubriacati e ci siamo baciati e allora? non è che ti stai innamorando davvero di me?" chiese ridacchiandoz
Subito i miei compagni di squadra iniziarono a parlottare ma li zittì con lo sguardo.
"Neanche morta, sai vorrei tanto conoscere la ragazza che ti ha spezzato cuore, gli stringerei la mano e gli direi che ha fatto un'ottimo lavoro" dissi con tutto il disprezzo che avevo per lui.
"Come ti permetti?" disse Jason avanzando.
"Mi permetto eccome brutto idiota!" urlai.
"Ma sentitela la regina dei ghiacci" disse ridacchiando.
"Zitto faccia da culo vai a scopare che sai fare solo quello" dissi sprezzante.
"Peró tu vorresti venirci a letto con me mi disprezzi ma mi vorresti" disse ghignando.
"Non capisci un cazzo" dissi infine
non smettevo di pensare a quel sabato e alla festa, il tempo passato con lui, i baci con lui... non è che mi stavo innamorando davvero di Jason Miller?
"Continualo tu l'allenamento io me ne vado dì quello che vuoi al coach" dissi sprezzante
presi la bottiglietta d'acqua che avevo sulla panchina e me ne andai via come una furia ignorando i richiami di Jason e dei miei compagni, mi cambiai più veloce della luce e uscì da scuola come una scheggia per tornare a casa.
Io non mi stavo innamorando di Jason.Jason Pov
Una furia ci mancava poco che mi si avventasse contro, qual'era il problema? io e lei non siamo mai stati amici quella era uan stupida festa eravamo ubriachi non contava nulla se lei si stava innamorando di me erano problemi suoi, io non mi sarei innamorato più, l'avevo promesso.
Lei mi aveva spezzato il cuore e avevo promesso a me stesso di non essere più abbindolato da nessuna ragazza, certo Zoe aveva un certo effetto su di me ma era solo attrazione sessuale.
Come si era permesso di parlare di lei? domani avremmo fatto i conti io e lei aveva fatto ua mossa decisamente sbagliata.
Riguardo al coach non gli avrei detto nulla di oggi l'avrebbe sospesa dalla squadra e saremmo finiti nei casini per il campionato, era meglio lasciare perdere.
Dopo aver sbuffato sonoramente per la sua disubbidienza del suo capitano e del suo padrone (si ancora il mese non era ancora finito potevo ancora trattarla come volevo ma sinceramente non mi divertiva più darli ordini senza senso se fosse successo qualcosa di interessante l'avrei fatto) detti istruzioni per l'allenamento e ci mettemmo all'opera.Zoe Pov
Brutto figlio di puttana perchè non crepi? faresti un favore a tutta la popolazione Giasone dei miei stivali !
Era dannatamente arrabbiata e sinceramente non sapevo perchè quel brutto moro non aveva fatto niente di che all'allenamento, il fatto è che ero arrabbiata per come si comportava in generale non baci una persona se non ti piace.Questo significa che ti piace?
Non dire fesserie io ero ubriaca ció significa NO CONTROL quindi non è colpa mia ma della vodka
Certo certo continua a mentire a te stessa
Sparisci
Dopo la breve chiacchierata con la mia coscienza andai a fare i compiti, dopo averli finiti misi un po' di musica mentre prendevo la vernice per rifare una parete della mia camera.
Dipinsi la parete di blu notte e inizia a scrivere citazioni fandom con i pennelli di color bianco, feci anche i vari simboli e ancora citazioni, mi stavo rilassando un casino.
Era ormai sera quando finì, era venuta davvero bene anzi era stupenda, aprì la finistra per fare uscire la puzza di vernice e scesi in salotto con il cellulare in mano, accesi la tv e sbloccai il telefono, c'erano messaggi di Jessie e Caleb che mi chiedevano che mi era preso oggi, sbuffai infastidita bloccai il telefono e ignorai il tutto, ne avevo abbastanza di tutti era tutto molto più semplice quando stavo a Londra, smisi di pensare e mi concentrai su un episodio di doctor who stravaccata sul divano.
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Un magnifico imprevisto
RomanceLei è Zoe ha 17 anni e vive a Londra. All'apparenza sembra una ragazza scontrosa che odia i rapporti umani, non vuole amici nè un fidanzato respinge tutti, tranne suo padre. L'unica cosa che ama sono gli sport, lei dà l'anima per ogni sport che le p...