Sky Pov
dal capitolo precedente...
"Lasciala stare!" Urló una voce.
Mi girai verso la voce e vidi Tyler che era poco lontano da noi con i pugni stretti .
"Morgan non ti intromettere!" disse Jason a denti stretti.
Tyler si avvicinó a noiz
"Ho detto lasciala" ringhió.
"Se no cosa mi fai?"disse Jason ringhiando.
"Ti spacco il muso" disse Tyler ghignando.
"Non prima che te lo spacchi io quella faccia da culo che ti ritrovi" disse Jason alzando i pugni e mollandomi.
Mi misi in mezzo a quei due.
"Ma che problema avete voi due?" chiesi infastidita.
Entrambi mi guardarono sorpresi.
"Non sono fatti tuoi Anderson" disse Jason ringhiando.
"Si che sono fatti suoi, solo che sei troppo codardo per mettere in chiaro le cose" ringhió Tyler.
"Di cosa state parlando?" chiesi non capendo.
"Lui" Tyler indicó Jason.
"è in competizione con me per conquistarti" disse ringhiando.
Jason si mise a ridere.
"Io non voglio conquistarti ti proteggo da questo pericoloso individuo" indicó Tyler.
Scossi la testa pesamente perchè a me?Ti sei solo un premio, vogliono averti per usarti e poi buttarti via
E credi che io non lo sappia? gli stó lontana proprio per non finire male
Ma tanto prima o poi succederà lo sai vero?
No, non succederà
Tyler ridacchió
"Io individuo pericoloso? maddai non scherziamo" disse ridendo.
Jason si fece avanti e Tyler fece lo stesso, stavano per iniziare una rissa.
"voi due" gli indicai infuriata
"Siete in competizione per conquistarmi? ma siete scemi o cosa? trovatevi una bella figa e scopatevela io non ho nulla da offrirvi smettetela di rompere io non mi mettere mai con voi due chiaro? massimo potremmo essere amici" dissi infuriata.
Entrambi mi guardarono sorpresi.
"Ma tu sei mia.." disse Jason ringhiando.
"Sono tua fino alla fine dei 30 giorni, poi tu e io non avremo più nulla a che fare te lo assicuro" ringhiai indicando Jason.
"E tu se vuoi essere mio amico bene se no levati dalle palle" ringhiai indicando Tyler.
"Non voglio più vedere che litigate per una come me" ringhiai.
"Non ne vale la pena" pensai.
E senza dire nulla me ne andai .Jason Pov
Zoe se ne andó furiosa senza dire niente dopo averci fatto una sfuriata a entrambi.
Guardai male Tyler, qual'era il suo intento di oggi? Fare il principe azzurro che salva la ragazza dal mostro? bhe con Zoe non attaccava e poi non volevo farle del male volevo solo stuzzicarla.
Era così divertente farla arrossire quando mi avvicinavo a lei oppure quando dicevo cose perverse era così divertente.
Mi ripresi dai miei pensieri e fissai Tyler che stava guardando ancora il corridoio dove era andata Zoe, decisi di mettere le cose in chiaro.
"Devi stare lontano da lei" affermai ringhiando.
Lui si giró e mi guardó divertito.
"A si ti faccio una domanda, stó più simpatico io a lei o tu?" mi chiese ghignando.
Sicuramente lui perchè aveva una doppia faccia, fuori faceva tanto l'amico ma se la voleva solo portare a letto.
"Tu, doppia faccia" dissi infastidito.
"Esatto e sai perchè?" mi chiese ridacchiando.
"Perchè io dico tutto quello che penso tu invece fai tanto l'amico per scopartela, io le stó sul cazzo perchè li dó filo da torcere" dissi serio.
"E fai male io prima o poi me la scoperó tu no" disse ghignando.
"Tu non lo farai" ringhiai.
"Perchè ti piace forse?" mi chiese sogghignando.
"No, ma lei è mia" affermai serio.
"Non tu avvicinare più a lei, se no ti manderó all'ospedale" ringhiai.
"L'hai sentita? lei non è di nessuno e se mi manderai all'ospedale, lei ti odierà ancora di più perchè mi avrai picchiato, non c'è storia vinco io contro di te" ridacchió.
"Lo vedremo" dissi calmo.
E me ne andai, se voleva solo un'amico l'avrebbe avuto, ma Morgan non doveva assolutamente averla.Zoe Pov
Arrivai a casa completamente distrutta, in casa non c'era nessuno perfortuna, volevo godermi un po' di tranquillità.
Salii le scale e andai in camera posai lo zaino sulla scrivania e decisi di andarmi a fare una doccia calda, presi una canotta bianca e dei pantaloncini verde militare con delle calze grigie mi chiusi in bagno.
Posai i vestiti che dovevo indossare dopo sul lavandino, mi svestii e tolsi la benda dal piede che mi faceva male ed entrai in doccia, un getto caldo mi rilassó immediatamante.
Restai immobile per circa 10 minuti sotto il getto d'acqua poi decisi di lavarmi i capelli e il corpo.
Rimasi altri 10 minuti sotto il getto d'acqua, uscì dalla doccia più rilassata, mi misi l'accappatoio e mi asciugai bene, mi misi l'intimo i pantaloncini i calzini e la canotta sul lavandino, e andai in camera mia.
L'effetto dell'antidolorifico era sparito e sentivo di nuovo le stelle così misi la pomata e subito dopo misi la benda con la calza.
Mi sdraiai sul letto e guardai le pareti e il mio soffitto stellato, era proprio bello, ecco cosa potevo fare!
Scesi giù dal letto con cautela e andai nella stanza dove dipingevo, la aprii e guardai sorridendo la stanza in cui dipingevo, era piena di dipinti fatti da me, presi una tela nuova e la misi sul cavalletto presi i vari colori e li misi sulla tavolozza che usavo di solito mi sedetti sulla sedia presi il telefono e misi "don't forget where you belong" degli One Direction al massimo sul tavolo e iniziai a dipingere e a cantichiare.
Dopo che la canzone finì partì Drag Me Down sempre degli One Dorection misi il pennello dietro l'orecchio mi alzai presi un'altro pennello più grosso e iniziai a cantare e a ballare ignorando completamente il mio piede."All my life you stood by me when no one else was ever behind me
All these lights that can't blind me
With your love, nobody can drag me down" cantai.Mi sedetti ripresi il pennello e continuai a dipingere e a canticchiare tante canzoni finchè non fui così stanca che mi addormentai senza volerlo.
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"Tesoro?" mi sentii chiamare.
Aprii gli occhi e vidi che di fianco a me c'era mio padre, mi strofinai gli occhi.
"Hey papà, che ore sono?" chiesi sbadigliando.
"Le otto, è pronta la cena" sorrise.
Annuuuz
"Vedo che hai ripreso a dipingere era da un po' che non lo facevi" disse sorridendomi.
"Troppo forse..."z
"E... si sentiva la musica fino al mio studio" ridacchió.
"Poco fissata con quel gruppo inglese mi dicono" disse ghignando.
Ridacchiai imbarazzata.
guardai la mia opera e vidi che avevo dipinto l'oceano con un tramonto stupendo, forse era banale ma era davvero bello.
"Beh andiamo stó morendo di fame" dissi alzandomi.
Lui ridacchió e uscimmo dalla stanza, mi guardai la canotta che era tutta sporca di pittura, decisi che l'avrei usata per dipingere.
"vado a cambiarmi la maglia arrivo fra poco" dissi a mio padre lui annui e scese le scale.
Andai nella mia stanza presi una maglietta pulita, tornai nella stanza dove dipingevo e lasciai la canotta sulla sedia e scesi in in cucina per cenare.
Mio padre era già seduto e Maggy stava servendo la cena, mi sedetti e iniziai a mangiare.
"Tutto bene oggi?" chiese papà gentilmente.
Annuii.
"Il piede?".
"Sta bene" risposi.
"Domani stai a casa" disse facendosi serio.
"Perchè?" chiesi stranita.
"Perchè oggi so' che sei andata agli allenamenti di pallavolo, e avrai il piede grosso come una zampogna, quindi passerai il weekend a riposare in casa se no niente allenamenti prossima settimana" disse serio.
"Beccata" ridacchiai.
Per me andava benissimo avevo voglia di stare a casa mi sentivo completamente sfinita in questi giorni, stare a casa mi avrebbe fatto stare solo bene.
"Va bene accetto l'offerta volentieri" ridacchiai.
Lui annuii soddisfatto.
Continuammo a mangiare in silenzio
"Ti piace qualche ragazzo?" disse ghignando.
Per poco non sputai l'acqua che stavo bevendo e diventai tutta rossa.
"P-perchè?" chiesi balbettando.
"Beh ti stai facendo crescere i capelli" disse ridacchiando.
"Ah certo e io non posso farlo perchè mi va" dissi prendendolo in giro alzando gli occhi ql cielo.
"Sarà, ma per me c'è qualcosa sotto, ti comporti in modo strano da quando siamo quì".
Scossi la testa sorridendo.
"Beh comunque grazie per avermelo ricordato qualche giorno andró a sistemarmeli" dissi facendoli la linguaccia.
"Perchè non stó mai zitto" imprecó.
Mi misi a ridere e dopo poco anche Markus.
"Dopo c'è una partita di football la guardi con me?" disse sorridendomi.
"Certo" dissi continuando a mangiare.
Finimmo di mangiare e ci sedemmo sul divano a guardare la partita, beh lui si sedette io sdraiai le gambe sul divano e appoggiai la schiena e la testa su Marcus che ridacchió e mi avvolse in un'abbraccio che ricambiai subito dopo mi fece il solletico e io lo feci a lui e alla fine mi rimisi nella posizione di prima con Simba che mi faceva le fusa vicino e così guardarmmo la partita insieme e mi addormentai senza volerlo.
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Un magnifico imprevisto
RomanceLei è Zoe ha 17 anni e vive a Londra. All'apparenza sembra una ragazza scontrosa che odia i rapporti umani, non vuole amici nè un fidanzato respinge tutti, tranne suo padre. L'unica cosa che ama sono gli sport, lei dà l'anima per ogni sport che le p...