Capitolo 35

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Jason pov

Aprì gli occhi e vidi che non era la mia stanza, era la stanza di Zoe, non ci potevo credere ieri sera avevamo fatto l'amore, da non credere, mi aveva spiazzato quando mi aveva detto di volerlo fare, quella ragazza non smetteva mai di stupirmi.
Cercai di muovermi ma Zoe aveva la testa sul mio petto ed era avvinghiata a me mentre ancora dormiva felice, forse stavo impazzendo ma stavo iniziando ad amarla, la strinsi a me accarezzandola e dandoli piccoli baci ai capelli.
Dopo 10 minuti la sentì mugulare e avvinghiarsi ancora di più come per non farmi scappare, dolce.
"Hey..." mi salutó con la voce impastata alzando di poco la testa per guardarmi.
"Hey piccola" la salutai sorridendo.
Zoe si mise seduta stiracchiandosi mentre io la guardavo rapito dalla sua bellezza.
"Smettila di guardarmi le tette" disse facendomi la linguaccia.
Ridacchiai divertito.
"E tu smettila di sbavare per i miei muscoli" la presi in giro.
"Vanitoso" disse mettendosi sopra di me.
"Secondo round?" dissi sogghignando.
Zoe arrossì e io feci una piccola risata.
Zoe si alzó si mise l'intimo una canotta e dei pantaloncini.
"Torno subito vado a prenderti dei pantaloni della tuta e una maglietta di mio padre" disse uscendo dalla porta senza lasciarmi ribattere.
Poco dopo ritornó e mi lanció gli indumenti, mi misi i miei boxer di ieri e i pantaloni e la maglietta che mi aveva lanciato Zoe.
"Andiamo a fare colazione dai" mi incitó prendendomi per mano.
La girai verso di me.
"Ti sei dimenticata una cosa"dissi dolcemente.
Lei mi guardó confusa.
"Questo"
La baciai.

Zoe Pov

Scesi mano nella mano con Jason.
"Buongiorno" dissi sedendomi al tavolo dove papà stava facendo colazione.
Incitai Jason a sedersi vicino a me e lui lo fece.
Mio padre subito sogghignó.
"Ci siamo dati alla pazza gioia ieri sera eh?"
Io arrossì subito e Jason fece una piccola risata.
"Sta zitto papà" borbottai.

***

Quei due si erano coalizzati contro di me mentre stavamo facendo colazione e si erano messi a discutere di vari argomenti e anche sulla serata di ieri come se non ci fossi, stupidi maschi.
Così salì le scale e andai a dipingere mentre sentivo la musica con le auricolari, quei due non avevamo notato la mia assenza quindi potevo starmene tranquilla, stavo canticchiando Perfect quando qualcuno mi levó un'auricolare e dietro di me c'era Jason a sorridermi.
"Traditore" dissi continuamdo a dipingere.
"Eddai stavamo solo scherzando, tuo padre è molto aperto un'altro padre mi avrebbe giá cacciato via" disse stupito.
"Beh mio padre è tipo il mio migliore amico quindi è logico che si comporti in questo modo" dissi facendo spallucce.
Jason mi diede un bacio sulla guancia e ammiró il mio quadro.
"È un splendore come te" mi sussurró all'orecchio.
"Lecchino" dissi ridacchiando.
"Posso dirti una cosa?" mi chiese facendosi un po' più serio.
Annuii.
"Ti ricordi quel giorni che stavi ascoltando una canzone nel grande albero del parco della scuola?".
Annuii.
"Si mi è parso di sentire qualcuno che cantava con me" dissi ripensando a quel ricordo.
"Ero io che cantavo con te" disse sorridendomi dolcemente.
"Ma tu come..?" chiesi confusa.
"Sai com'è fatta Jessie avete gli stessi gusti musicali" disse ridacchiando.
"Wow sono felice che tu me l'abbia detto" dissi felice.
Lo abbracciai e sentì la sua erezioni.
"Mi sa che ti serve una doccia" dissi ironica.
"Che mi serve una doccia quando ho una Zoe con la sua boccuccia" disse sogghignando.
Li tirai un pugno sul petto e li strinsi le palle.
"Dicevi?" dissi angelicamente.
"Andró a farmi una doccia si mi pare un'ottima idea" disse con voce incrinata dal dolore.
"Bravo il mio ragazzo" dissi dandoli un bacio a stampo e lasciandolo andare facendoli un'occhiolino.
"Sei una strega" disse facendomi la linguaccia.
Scoppiai a ridere e poco dopo essere uscito, finì di dipingere.

***

Dopo aver passato la mattinata giocando ai videogames, ci vestimmo per pranzare e per poi fare una passeggiata, dopo aver mangiato, fecemmo una passeggiata fino che non vidi una pista di pattinaggio sul ghiaccio, lo presi per mano e nonostante le sue parole su quanto fosse negato mi accontentó e dopo aver messo i pattini entrammo nella pista, appena mise il piede Jason stava per cadere, io risi e lui mi guardó male, io me la cavavo egreggiamente era stata Kate che mi aveva insegnato ad andarci, io facevo tutte le mie acrobazie sul ghiaccio mentre Jason era terrorizzato e restava attaccato al bordo, lo presi per mano e iniziai a guidarlo, dopo un po'prese sicurezza e si lasció trasportare da me.

***

Quando ci togliemmo i pattini avevamo le gambe e piedi doloranti, ma ci eravamo divertiti moltissimo anche se eravamo caduti un po' di volte.
Jas mi riaccompagnó a casa.
"È stata una giornata fantastica" lo ringraziai.
Il mio ragazzo mi bació e poco dopo scesi dalla macchina salutandolo.

***

"Hai fatto sesso con mio fratello?!?!" esclamó Jessie con gli occhi sgranati.
Eravamo agli armadietti per prendere i libri.
Annuii e chiusi l' armadietto con la mia solita finezza.
"Oddio non parli sul serio, chi sei tu e cosa ne hai fatto di Zoe odio i ragazzi e il sesso Anderson?" disse divertita e anche scandalizzata.
Ci incamminammo verso la classe di economia politica ed entrammo sedendoci ai soliti posti.
"Mi sentivo pronta, Jason è molto dolce con me, so' che sembra impossibile ma lo è" bisbigliai per non farmi sentire con gli altri.
"No Zoe, è che tu hai conosciuto il Jason stronzo con la corazza fatta di platino, lui prima che quella baldracca puttana lo lasciasse era così come lo stai vedendo ora, solo che adesso si comporta così solo con me e con te" mi spiegó.
Annuì capendo.
"Comunque com'è stato?" mi chiese eccitata.
"È stato fantastico" dissi sognante.
Jessie mi sorrise ghignando.
"E tu e Caleb l'avete fatto?" chiesi curiosa.
Lei annuì sorridendo.
"Beh com'è?" chiesi curiosa.
"È il dio del sesso" esclamó.
Scoppiai a ridere.
"Impossibile Jas è il dio del sesso" dissi sogghignando.
Scoppiammo entrambe a ridere
"O forse siamo noi a essere quelle brave" dissimi insieme ridacchiando.

***

"Bene ragazze Zoe si è ripresa quindi gli restituisco il suo ruolo di capitano" disse Jessie seria.
Eravamo all'allenamento di pallavolo e su gli spalti c'era Jason.
Accettai di tornare capitano e diedi istruzioni per l'allenamento di oggi, guardai per un secondo il mio ragazzo e vidi che stava ghignando e mi stava guardando il culo leccandosi le labbra, lo fulminai con lo sguardo sapendo che stava sicuramente pensando come sbattermi o cose del genere, liberai la mia mente da tutti i pensieri e iniziai l'allenamento.

***

Uscì dallo spogliatoio ed aspettarmi c'era Jason con il suo ghigno.
"Hey" lo salutai cominciando a camminare verso l'uscita.
"Sei così sexy mentre ti alleni" esclamó
mi misi a ridere.
"Cosa fai adesso?" chiese spiengendomi delicatamente contro il muro.
"Vado a casa mi butto sul letto e mi metto a dormire" dissi facendo un sorriso angelico.
"Si andremo a casa tua, ma non dormirai su quel letto" disse mordicchiandomi il collo facendomi gemere.
"Va bene dormiró in un'altro letto" sussurrai angelicamente.
Jason alzó gli occhi al cielo e mi prese a mó di sacco di patate.
"Lasciami andare!!" dissi cercando di liberarmi, ma in realtà ero piuttosto divertita dalla situazione.
Il mio ragazzo mi palpó il culo facendomi sussultare.
"Ora andiamo a casa mia e lì ti sbatteró per bene" disse continuando a palpare il mio culo.
Mhm okay, perchè no?

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-Confusion, Truth and Love (è una larry)

sono entrambe mie :3

-LaCri

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora