Capitolo 6

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Zoe Pov

L'amicizia con Jessie stava crescendo, lei era proprio una brava persona e avevo accettato di essere sua amica perchè pensavo di potermi fidare di lei.
Avevamo deciso di uscire dopo scuola avremmo fatto una passeggiata in centro e poi avremmo mangiato qualcosa.
Uscii di casa in orario e dopo poco arrivai davanti a scuola.
Parcheggiai la moto e ad aspettarmi davanti al cancello c'era Jessie.
Appena mi vide mi venne incontro e mi abbracció.
Ancora non mi ero abituata alla sua dolcezza e non avevo ancora preso tanta confidenza con lei, ma ci avrei fatto l'abitudine.
Si sciolse dal mio abbraccio e la salutai.
Entrammo a scuola e intanto parlammo, la prima ora ce l'avevamo insieme.
Avevamo matematica.
"Allora oggi usciamo?".
Gli brillavano gli occhi.
"Certo, mica ti dó buca" gli feci l'occhiolino, lei sorrise ed entrammo in classe.
Per tutta l'ora chiacchierammo, nonostante non volessi un'amica, avevo cambiato idea, ero felice di aver incontrata una ragazza sincera come Jessie, peccato che il fratello non fosse simpatico come lei anzi era davvero insopportabile.

***

Mi sedetti in un tavolo vuoto con Jessie e mangiammo.
La giornata fino adesso era stata troppo tranquilla e ancora non avevo visto Jason.
Ecco parli del diavolo e spuntano le corna, il moro stava camminando verso il nostro tavolo ma non era da solo vicino a lui c'era un ragazzo biondo cenere, con gli occhi marroni, quando mi vide mi guardó con la sua solita aria beffarda, che odio..
Oh Dei perchè a me? cos'ho fatto di male?
Dette un bacio sulla guancia a sua sorella e si sedette, insieme all'altro ragazzo.
"Ciao Jessie" disse il ragazzo sorridendo.
"Ciao Mike, hai già conosciuto Zoe?" mi indicó facendo un'enorme sorriso.
"Ho sentito parlare di te, sei l'unica a tenere testa a questó quì" indicó Jason.
Il moro sbuffó e lo guardai male.
"Beh comunque io sono Mike Finch" dissi sorridendo.
"Zoe" dissi semplicemente.
"Che c'è il gatto ti ha mangiato la lingua?" disse Jason sorridendo.
"Idiota fatti i cazzi tuoi" ringhiai.
Jason ridacchió.
"Cosa c'è di divertente Miller?".
"Niente mi diverto a farti arrabbiare" ridacchió.
"Vai a scopare una troia, puttaniere".
"No, mi scopo te" disse con un sorriso malizioso.
E no questo non doveva dirlo,
mi alzai e presi la mia coca che stavo bevendo, mi avvicinai a lui e gli versai la coca sui capelli e mi sedetti soddisfatta.
"Ti basta come risposta?" dissi soddisfatta.
"Anderson sei morta!" urló alzandosi.
"Ti dovevi raffreddare un po', ti vedevo accaldato" dissi innocente.
Tutti ci guardarono in mensa, guardai Jessie e Mike, stavano ridendendo.
Sorrisi.
"Tu sei una grande ti stimo" disse Mike continuando a ridere e ci demmo il cinque.
Jason mi guardó malissimo e se ne amdó, ben li stà, pensai.
Continuai a chiacchierare con Mike e Jessie e poi andai a fare l'ultima ora di lezione.

***

Uscii dalla classe e c'era Jessie ad aspettarmi entusiasta.
"Andiamo?" mi chiese entusiasta.
Annuisco sorridendo.

Messaggio a papà:
Stó uscendo con una compagna di corso ci vediamo stasera a cena.

Messaggio da papà
È fantastico tesoro. A stasera.

Ci incaminammo per il centro e iniziammo a parlare, più Jessie che io ovviamente.
Jessie era una ragazza piena di energia, gentile e simpatica e sopratutto non era interessata a essere mia amica per il mio cognome o per i soldi di mio padre, visto che la sua famiglia era ricca quanto la mia.
Dopo un'ora di passeggiata decidemmo di andare a mangiare qualcosa, io optai per un hamburger.
Ci fermammo in un locale, e ci sedemmo, intanto che decidavamo continuammo a chiacchierare finchè una ragazza venne a prendere le ordinazioni.
"Ciao ragazze ditemi tutto" ci disse sorridendo.
"Io prendo un cheeseburger con patatine fritte, una coca cola e una fetta di torta al cioccolato" ordinai.
Jessie rise.
"Io invece prendo un hamburger e una diet coca grazie" disse con educazione.
La ragazza scrisse i nostri ordini e se ne andó.
In poco tempo arrivó il cibo e io iniziai a ingozzarmi ero proprio un'animale..
"Come fai a mangiare tutta quella roba ed essere così magra?" mi chiese ridendo.
"Bho ho sempre fame ma non ingrasso sarà perchè sono sempre ad allenarmi" risposi sincera.
"Dicono che sei davvero forte, forse sei anche più brava di mio fratello" disse ridendo.
Risi anche io.
"Su questo non ci sono dubbi, ma che problemi ha?".
"Bho di solito è molto carino con le ragazze ma con te è strano sembra essere allergico a te".
"Se è per questo anche io sono allergica a lui, ma gli stó sulle palle solo perchè non mi faccio scopare da lui".
Ella sospiró.
"Beh non ti chiederó niente perchè non sono fatti che mi riguardano".
"Ti fai sempre gli affari tuoi, sei diversa dalle altre ragazze".
Feci spallucce.
"Di solito stó antipatica alla gente sarà il mio look da maschiaccio o il carattere da ragazza continuamente mestruata"dissi ridendo.
Chiacchierammo, finimmo di mangiare, pagammo e uscimmo.

***

Ora eravamo davanti al cancello
salutai Jessie che prese la sua macchina e io presi la mia moto e partii verso casa.
Ero sfinita oggi era stata davvero una giornata piena, non avevo avuto tempo di starmene tranquilla tra Jessie, le lezioni e Jason..
Ero sul letto a guardare la tv quando bussarono alla porta.
"Avanti".
Era papà come sempre in giacca e cravatta mi sorrise e si sedette sul letto.
"Allora com'è andata l'uscita con la tua compagna di scuola?" mi chiese sorridendo.
"Bene, forse ho trovato qualcuno di sincero e che non sia interessato al tuo denaro" dissi sorridendo leggermente.
"Oh Zoe sono così felice per te! vi siete scambiati i numeri?" mi chiese entusiasto.
Annuii.
Ci eravamo scambiati i numeri quando eravamo al locale.
"Come fa di cognome la tua nuova amica?".
"Miller, si chiama Jessica Miller" gli risposiz
"ohh.. conosco suo padre ho concluso molti affari con lui, sono contento che tu stia facendo amicizia con lei" disse abbracciandomi.
Ricambiai l'abbraccio e poi lo feci uscire, volevo andare a dormire ero distrutta.

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora