Zoe Pov
Mi sentivo uno straccio avevo passato una brutta nottata, era da tanto tempo che non avevo incubi e pensavo che avesse superato quei brutti incubi e invece no, manco per il cazzo!
Mi ero svegliata di soprassalto dal mio incubo, non riuscivo a respirare e piangevo disperata.
Avevo sognato mia sorella che moriva per colpa in macchina, avrei dovuto morire anche io con lei...
Perchè ero sopravissuta?
Ovviamente mio padre era accorso da me e mi aveva stretta a sè calmandomi con le parole e con gli abbracci mentre io continuavo a piangere e a tremare.
Un'ora dopo implorai il mio vecchio di rimanere con me, anche se lui mi disse che non ne se ne sarevve andato anche se l'avessi voluto cacciare via.
Appena sveglia vidi la radiosveglia che segnava le 11 del mattino e sopra la sveglia c'era un biglietto da parte di Markus che diceva che andava al lavoro e che oggi potevo rimanere a casa, sorrisi e mi alzai dal letto sospirando.
"maledetti incubi!" pensai***
Il giorno dopo presi coraggio e andai a scuola, anche se ero ancora scossa, i ricordi appena chiudevo gli occhi si manifestavano, ero nervosa e piuttosto debole credo.
"Coraggio" pensai mentre entravo a biologia.
Andò tutto bene così andai a pranzo un po' più serena .
"Ciao" salutai tutti sedendomi al solito tavolo iniziando a mangiare senza guardare a nessuno, ma qualcosa non andava c'era troppo silenzio al tavolo così alzai lo sguardo e c'era Jessie con un'espressione arrabbiata in volto.
"Si puó sapere che fine hai fatto?" disse Jessie incazzata.
Feci spallucce.
"Niente non avevo voglia di venire a scuola" dissi indifferente.
"Non raccontare palle guarda che Jason mi ha raccontato quello che successo tra voi se ti piace abbi le palle di dirglielo" sbottó.
Puntai il mio sguardo su Jason e lo fulminai con lo sguardo mentre lui mi guardava colpevole.
"Questo non centra un fico secco" ringhiai.
"Ah no? maddai Zoe dici di essere coraggiosa ma sei tutto tranne che coraggiosa" sbottó infuriata.
"Tu non sai un cazzo!" urlai puntandoli il dito contro.
"Non sai che quando avevo 10 anni mia sorella è morta per colpa mia!" urlai con gli occhi lucidi.
"Andate tutti a fanculo!" urlai alzandomi di scatto e scappando via.***
Mi ritrovai in un gabbinetto delle ragazze a piangere come una dannata, non riuscivo a smettere.
Quando sentì la campanella suonare andai nella palestra di pallavolo e non rivolsi la parola a nessuno, finito l'allenamento andai via senza dire niente e -ndai a casa.***
Il giorno dopo ignorai tutti e cercai di concentrarmi sulle lezioni, con scarsi risultati.
A pranzo mi sedetti da sola, mentre uscivo, i miei occhi si posarono su quelli di Jason, abbassai lo sguardo e andai via.Jason Pov
"Vai a chiederle scusa hai esagerato" dissi a Jessie in tono piatto.
Era dal giorno prima che cercavo di convincerla sul fatto che doveva chiarirci, lei non mi rispose teneva lo sguardo sul piatto.
"Va bene andró io a parlarci!" ringhiai andandomene.Zoe Pov
Girovagai per i corridoi quando una mano si posó sulla mia spalla, mi girai di scatto, era Tyler che mi guardava sorridendo.
"Vieni con me devo farti vedere una cosa" mi prese il braccio e mi trascinó via.
Chiesi spiegazioni ma non mi disse nulla.
Mi fece entrare nello stanzino delle scope e poi chiuse la porta e si mise davanti a me
"Beh come la mettiamo adesso" disse cambiando espressione ghignando.
"Che stai facendo Tyler fammi uscire" sbottai.
Scosse la testa divertito.
"Sai non avresti dovuto rifiutarmi" disse accarezzandomi la guancia e subito dopo mi sbattè con violenza al muro facendomi gemere dal dolore.
Mi prese il ciuffo di capelli con forza verso l'alto per costringermi a guardarlo.
"Smettila Tyler lasciami andare!" sussurrai.
Lui rise di nuovo.
"Prima ti fotteró, e poi forse ti lasceró andare" disse leccandosi le labbra con espressione malvagia.
Sbiancai di colpo.
Mi bloccó le mani sopra la testa e mi strappó il maglione che avevo addosso, continuai a pregarlo di smetterla singhiozzando ma lui non lo fece anzi inizió a tastare il mio seno senza ritegno.
Urlai e continuai a dimenarmi ma lui mi fece stare zitta con uno schiaffo che pulsava ardentemente sulla mia guancia destra, inizió a sbottonarmi i jeans così io ricominciai a urlare e chiedere aiuto ma nessuno aprì la porta per salvarmi...
Smise di armeggiare con il bottone dei miei jeans e fece una cosa peggiore, mi lanció uno sguardo maligno mise il telefono sopra uno scaffale e schiacció il tasto video e parti, poi il suo sguardo tornó da me.
"Il telefono ci riprenderà mentre tu mi farai un pompino e poi ti fotteró tutte le volte che voglio se proverai a dirmi di no faró vedere il video a tutta la scuola" disse con un ghigno.
Iniziai a singhiozzare più forte non poteva farmi questo...
"Perfavore non farlo noi siamo amici non rovinare tutto" singhiozzai.
lui rise.
"Non siamo mai stati amici il mio obbiettivo era solo scoparti non mi importa nulla di te, dovevi dare ascolto al tuo amichetto Miller di non fidarti" disse sogghignando.
Mi sentì malissimo Jason aveva ragione e io non l'ho ascoltato..
"Non farmi questo ti prego" sussurrai.
"Stai zitta è da troppo tempo che voglio fotterti ragazzina" ringhió facendomi inginocchiare davanti a lui, fece cadere i suoi jeans e rimase in boxer.
Lo guardai inorridita.
In quel momento la porta si aprì ed entró Jason, subito capì la situazione guardando me, Tyler e il telefono che stava riprendendo, colpì Tyler con un pugno facendolo cadere e svenire mentre io mi coprivo più che potevo con le mani, Jason venne verso di me si tolse la felpa e me la porse dolcemente, l'afferrai e me la misi mentre lui chiamò un professore e gli spiegó la situazione, il professore chiamó il preside e Tyler venne convocato nel suo ufficio con il suo telefono e il video che mostrava cosa voleva farmi, dopo una ventina di minuti uscì dall'ufficio del preside anche io per spiegare e mi disse che Tyler sarebbe stato espulso da quella scuola.
Quando uscì vidi Jason pronto ad aspettarmi fuori, senza pensarci corsi da lui e lo abbracciai ricominciando a piangere, lui mi abbracció forte e io piansi sul suo petto, mi stava consolando ma perchè lo stava facendo?
Mi calmai e lo guardai negli occhi.
"Come... come sapevi che ero nello stanzino con Tyler?" bisciacai.
"Non lo sapevo, ho sentito urlare e appena ho capito che eri tu sono corso da te" disse serio.
"Perchè fai tutto questo? perchè mi stai trattando bene? tutto questo per una scopata? a me pare di averti già detto di giocare con me" dissi con voce tremante.
Lui mi guardó sorpreso.
"Io..." si passó una mano fra i capelli imbarazzato.
Sapevo già cosa voleva chiedermi.
"Si... so' che è sbagliato per te ma si mi piaci" sussurrai abbastanza decisa ma senza guardarlo negli occhi e torturandomi il labbro inferiore con i denti.
Non disse nulla, il silenzio parlava chiaro e a me venne di nuovo da piangere.
"Non importa lo sapevo di non essere ricambiata dimentica tutto possiamo essere amici se vuoi" dissi sospirando.
Mi girai per andarmene ma lui mi prese il braccio per fermarmi.
"Io..io ci devo pensare..." sussurró.
Annuii anche se non poteva vedermi senza capire se si riferisse a essere mia amica o qualcosa di più e corsi via.Jason Pov
Vidi Zoe correre via rilasciando finalmente i singhiozzi che aveva trattenuto con me qualche secondo fa, che avrei dovuto fare correrle dietro e dirli che mi piaceva pure lei? direi di no non ero quel tipo di ragazzo e in più non ero sicuro dei miei sentimenti non volevo darle false speranze..
La stavo facendo soffrire lo sapevo benissimo, era l'ultima cosa che voleva ma ero completamente terrorizzato mi ero fidato di Grace e mi aveva spezzato il cuore, non potevo instaurare una relazione, ero troppo insicuro di ferirmi di nuovo...Spazio Autrice (perfavore leggetelo)
Ecco quà un nuovo capitolo, mi scuso per averci messo così tanto per aggiornare ma non avevo idee..
Se vi va' passate a leggere la mia nuova storia si chiama Destiny [L.T.] è su Louis Tomlinson, mi farebbe molto piacere se ci date un'occhiata ci tengo moltissimo..
Alla prossimaLaCri
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Un magnifico imprevisto
RomansaLei è Zoe ha 17 anni e vive a Londra. All'apparenza sembra una ragazza scontrosa che odia i rapporti umani, non vuole amici nè un fidanzato respinge tutti, tranne suo padre. L'unica cosa che ama sono gli sport, lei dà l'anima per ogni sport che le p...