Zoe Pov
Uno dei fine settimana più rilassanti della mia vita pensai ripensando ai tre giorni passati a casa.
Avevo passato i tre giorni a dipingere, cantare, leggere, studiare per delle verifiche e interrogazioni, a guardare serie tv e a mangiare ovviamente.
Avevo tenuto spento per tutto il fine settimana il telefono, quindi non sapevo cosa mi sarei aspettato a scuola sopratutto da Jason..
Avevo acceso il telefono solo per sentire Jessie e sapere dell'appuntamento che a quanto aveva detto era andato magnificamente e ora quei due si stavano frequentando, finalmente era ora!
Il piede era migliorato molto per tutto il fine settimana per andare in giro per le stanze usavo delle stampelle per far guarire prima il piede, e il risultato era davvero ottimo il piede faceva ancora un po male, ma niente di insopportabile.
Pultroppo peró la pacchia era finita era lunedì mattina e mi stavo preparando per andare a scuola, mi misi dei jeans neri strappati, le mie vans mimetiche, una canotta grigia con una scritta sopra e il giubbotto di pelle nero, presi la mia tracolla nera dell'eastpack e scesi giù in cucina.
"Hey" salutai papà sedendomi e prendendo un cornetto al cioccolato.
"Buongiorno tesoro" disse leggendo il giornale.
"Hai percaso il numero del negozio d'arte?" gli chiesi bevendo il cappuccino.
"Si, te lo mando dopo per messaggio" disse sorridendomi.
"Okay ci vediamo dopo" mi alzai dal tavolo e uscì, sentendo un buona giornata da mio padre, presi la moto e andai a scuola.
Appena varcai l'entrata della scuola venni subito sbattuta con violenza al muro.
Mi ritrovai gli occhi verde smeraldo di Jason che erano diventati verde scuro ed infuriati come non mai.
"Dove sei stata?" ringhió.
"Sono stata a casa brutto idiota" dissi ringhiando cercando di liberarmi dalla sua presa.
Mi guardó confuso e mi lasció andare.
Si passó una mano fra i suoi capelli e addolcì il suo sguardo.
"Ehm... scusa io pensavo ti fosse successo qualcosa, di solito non salti la scuola, e avevi il cellulare spento" disse evitando il mio sguardo.
Oddio Jason Miller si stava scusando, questa la dovevo segnare assolutamente sul calendario.
"No ero solo a casa a godermi un po' di tranquillità e se fossi nei guai sicuramente non chiamerei te" dissi sincera.
Sentii sussurrarli un "lo so"...
"Comunque dovevi avvisarmi per questo mese sei mia ricordi?" disse ghignando.
"Lo ricordo tranquillo se hai bisogno di me scrivimi un sms, ora vado a lezione ciao" dissi andando via senza aspettare una sua risposta.
Entrai nell'aula di chimica, mi sedetti come al solito in fondo e aspettai che quella vipera della prof arrivasse.
"Buongiorno ragazzi oggi avrete gli orari definitivi delle lezioni" disse la prof.
Tutti annuimmo, eravamo stanchi di avere orari diversi ogni due per tre, la prof si sedette.
"Bene volevo dirvi che nell'orario definitivo avrete 6 ore di lezioni"
tutti sbuffammo.
"Avete a disposizione 50 minuti per pranzare e poi ci sarà l'ultima ora, che finirà alle 14.50" disse in tono severo.
Iniziammo a lamentarci ma lei ci zittì.
"Ora vi distribuisco gli orari in base ai corsi che avete scelto" disse prendendo un pó di fogli.
Passó per i banchi e distribuì gli orari, il mio non era così pesante infondo...
Dopo aver distribuito i fogli la prof inizió a fare il ripasso per la verifica che ci sarebbe stata la prossima volta, tutti ascoltammo con attenzione, non volevamo prendere un due, quella non ce lo avrebbe fatto più recuperare...
Passai le ore successive a pensare a parecchie cose e poi a come un ragazzo così bello potessere essere così stronzo e cambiare così in fretta comportamento, un'attimo prima stamattina era stato dolce e poi subito dopo aveva ricominciato a fare lo stronzo...
Bha dicono che le ragazze sono strane.. ma che si guardano loro che hanno gli sbalzi di umore senza avere il ciclo.
A inizio pausa visto che c'era il sole fuori decisi di andare sotto a un'albero a pranzare, mi appoggiai all'albero presi le cuffiette e misi un brano a caso venne fuori warriors degli Imagine Dragons, mangiai il mio pranzo in tranquillità.
Chiusi gli occhi e mi concentrai sulla musica e iniziai a cantare.Jason Pov
Zoe non era da nessuna parte era ora di pranzo ma in mensa non c'era, girai tutta la scuola ma non la trovai, così andai fuori e girai un po' per il parco e la vidi appoggiata a un'albero con le gambe distese sull'erba, aveva gli occhi chiusi e intanto cantava, era spettacolare stava cantando Over Again degli One Direction ormai conoscevo le loro canzoni, Je era fissata con loro e più di una volta l'avevo accompagnata a dei loro concerti, mi avvicinai a lei e mi sedetti, l'ascoltai cantare e intanto la guardavo era davvero bella...
Iniziai a cantare anche io.If you're pretending from the start
Like this, with a tight grip
Then my kiss can mend your broken heart
I might miss
Everything you said to me
And I can lend your broken parts
That might fit, like this
And I will give you all my heart
So we can start it all over againTi stai innamorando amico?
Ah la mia coscienza.
Assolutamente no cosa te lo fa' pensare?Lei non è il tuo tipo potresti essere da un'altra parte a scopare con una gnocca e invece sei quì a cantare vicino a lei
Impossibile io non mi innamoro
Smisi di cantare e mi accucciai vicino a lei, mi avvicinai, volevo baciarla, solo un bacio, non avrebbe mai scoperto che ero stato io, mi avvicinai sempre di più alle sue labbra, ero così vicino, ma poi pensai che era una cosa così stupida e che io ero uno stupido.
Innanzitutto lei non mi piaceva perchè avrei dovuto baciarla? e poi non volevo rubarli il suo primo bacio.. non potevo anche se ero uno stronzo non potevo farli una cosa del genere, non mi dovevo intenerire con lei io potevo avere sicuramente di meglio e lei pure.
Mi alzai di scatto e me ne andai, non sarebbe cambiato niente tra me e lei ci sarebbe stato sempre un rapporto di odio così doveva andare.Zoe Pov
Mentre stavo cantando ebbi la sensazione di avere qualcuno vicino a me, ebbi la sensazione di avere un respiro addosso stavo per aprire gli occhi ma poi quel respiro scomparve, con la sensazione di avere vicino a me qualcuno..
Aprii gli occhi e guardai l'orario era tardi presi le mia tracolla, il mio giubbotto spensi la musica entrai a scuola e andai nell'aula di diritto.
A fine ora andai nello spogliatoio femmine mi cambiai presi la bottiglietta d'acqua uscì fuori, ad aspettarmi c'era Jason appoggiato al muro, per un momento mi sorrise ma un'attimo dopo si fece serio.
"Beh che cosa vuoi?" gli chiesi infastidita.
"Volevo parlarti prima di iniziare l'allenamento" mi disse avvicinandosi a me indietreggiai fino a toccare il muro, e lui ghignó.
"Cerca di ricordarti chi è il migliore se non vuoi perdere la tua verginità" mi disse ghignando.
Abbassai lo sguardo.
Oh che novità si sentiva minacciato dalla mia bravura e non voleva fare brutta figura con i suoi amici.
"Se vuoi essere brava fai pure ma devi stare sempre al di sotto del mio livello, mi hai capito?" disse serio alzandomi il mento e costringendomi a guardarlo.
Annuii.
"Bene, ci vediamo dopo" disse andando via.
Sospirai non capivo il suo comportamento, e sinceramente non capivo neanche il mio, stavo perdendo il mio tocco forse?
Stavo cambiando non ero più la ragazza scontrosa di una volta, che mi stava succedendo?
Bevvi un sorso d'acqua e andai anche io in palestra.
Entrai in palestra e l'allenatore ci disse cosa dovevamo fare oggi, io mi impegnai ma non troppo sia per non superare il livello di Jason sia perchè non volevo sforzare troppo il piede, non volevo che peggiorasse, stava guarendo.
A fine allenamento mi trovai Jessica davanti l'uscita della palestra che mi sorrideva.
"Hey" dissi un po' sorpresa.
"Ciao" sorrise.
"Come mai quì?" chiesi facendo un sorrisino.
"Ecco ero venuta per parlarti di una cosa" disse un po' imbarazzata.
Sisi era venuta per Caleb.
"Vuota il sacco hai spiato l'allenamento volevi vedere Caleb eh?" dissi ghignando.
Le sue guancie si tinsero di rosso.
"Ecco.. ehm si" disse imbarazzata.
Che cosa tenera.
"E poi ti dovevo dire anche un'altra cosa" disse sorridendomi.
"Je io devo andare me la dici domani okay?" dissi di fretta.
"Okay" disse un po' delusa .
Corsi nello spogliatoio mi cambiai e uscì velocemente dalla scuola, presi la moto e andai a casa.
Non so cosa voleva dirmi Jessica ma avevo la sensazione che non promettesse niente di buono..
Entrai in casa salutando e andai subito in cucina a fare uno spuntino.
Dopo aver mangiato andai a farmi una doccia e poi mi misi a fare i compiti.
Dopo circa un'ora e mezza finì e decisi di andare a dipingere, entrai nella stanza, mi misi la canotta sporca di colore e presi una tela, notai che era l'ultima, quindi chiamai il negozio, ordinai le tele e altre cose che mi servivano e poi chiusi la chiamata.
Misi la musica e iniziai a dipingere dopo due ore avevo finito.
Avevo disegnato me questo pomeriggio appoggiata all'albero con gli occhi chiusi con le gambe distese, il paesaggio era magnifico e seduto vicino a me avevo disegnato un ragazzo ma non riconobbi chi era..
L'avevo disegnato in generale, non vedendo chi fosse lì con me e poi magari era stata solo la mia immaginazione.. magari non c'era proprio nessuno vicino a me..
Passai la serata a guardare una serie tv in sospeso e infine andai a dormire, ripensando a se c'era stato davvero qualcuno vicino a me questo pomeriggio o no.
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Un magnifico imprevisto
Storie d'amoreLei è Zoe ha 17 anni e vive a Londra. All'apparenza sembra una ragazza scontrosa che odia i rapporti umani, non vuole amici nè un fidanzato respinge tutti, tranne suo padre. L'unica cosa che ama sono gli sport, lei dà l'anima per ogni sport che le p...