Capitolo 32

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Zoe Pov

Mi staccai da Jason e lo guardai sorridendo leggermente, lui mi accarezzó la guancia con dolcezza ed io ebbi il bisogno di chiederli una cosa.
"Voglio fidarmi di te, non deludermi e non usarmi" dissi guardandolo dritto negli occhi.
"Sono innamorato di te Zoe non voglio usarti, odio Grace per quello che mi ha fatto e non potrei mai fare la stessa cosa con te" disse rassicurandomi.
Sorrisi ma poi abbassai lo sguardo, lui me lo rialzó con delicatezza e mi guardó negli occhi.
"Hey io non ti voglio per il sesso, c'è non dico che non voglio farlo, ma posso aspettare tutto il tempo che vuoi, voglio godermi ogni piccolo momento con te" disse dandomi un bacio a stampo.
"Quindi Zoe vuoi essere la mia ragazza?" disse prendendomi una mano intrecciandola con la sua
feci un sorriso a 32 denti e annuì baciandolo.

***

La mattina dopo mi sentivo di ottimo umore, mio padre più volte mi aveva chiesto il motivo di tanta felicità ma io non gli avevo risposto.
Entrai a scuola e come al solito andai al mio armadietto presi i miei libri e andai in classe, non avevo visto nè Jason, nè Jessie ancora e mi sembrava piuttosto strano, mi sedetti in fondo con Caleb e proprio in quel momento arrivó la prof di algebra
"Hey" lo salutai.
"Hey sei di buon umore oggi?" mi chiese sorridendo.
Annuii.
"Hai visto Jessie?" chiesi stranita.
"Se quello che vuoi sapere è se è a scuola si, solo che aveva fretta di andare in classe per ripassare, aveva un test alla prima ora" mi spiegó.
Annuii.
"Tutto bene con Jessie?" chiesi interessata.
"Va' alla grande" esclamó con gli occhi a cuoricino.
Annuii ridacchiando.
"E tu e Jason?" mi chiese facendosi serio.
Mi morsi il labbro inferiore, Jason voleva che diventasse pubblica la cosa o voleva che lo sapessimo solo io e lui che stavamo insieme?
Non sapevo cosa dire così feci spallucce e l'argomento si chiuse.

***

Arrivai in'anticipo alla lezione di arte che era l'ultima ora prima di pranzo, salutai come al solito il prof e mi sedetti al mio posto, poco dopo il prof venne a prendere i nostri lavori, passó da me e gli passai il mio (foto media)
"Molto bello riesci sempre a stupirmi" disse soddisfatto.
Annuì sorridendo.
"Con quel ragazzo come va?" mi chiese sorridendo.
Non smisi di sorridere e feci spallucce, il prof se ne andó ridacchiando, che avesse intuito qualcosa?
Finì la lezione e uscì per ultima salutando il prof, appena fuori dall'aula una mano mi prese e vidi che era Jason
"Hey c-"
non ebbi il tempo di dire nient'altro che mi bació, risposi al bacio e mi aggrappai a lui per averlo più vicino.
"Ehm-ehm" sentimmo dire da qualcuno.
Aprii gli occhi e mi staccai da Jason, era il prof di arte che aveva un ghigno stampato in faccia.
"Meno male che non ti piaceva Zoe, se dovete fare sesso peró andate dove non c'è nessuno" disse ridacchiando e andò via.
Io arrossì tantissimo e vidi Jason guardardarmi confuso.
"Niente ti spiego dopo" dissi ridacchiando.
Lui annuì e mi bació di nuovo.
Dopo esserci staccati ci incamminammo per la mensa
"Quindi vuoi che lo sappiamo tutti?" gli chiesi titubante.
"Certo che si perchè dovrebbe essere un segreto?" mi chiese confuso.
Feci spallucce.
"Non potrei mai vergognarmi di te sei uno schianto piccola" disse dandomi un bacio sui capelli.
Sorrisi soddisfatta.
Ci prendemmo per mano ed entrammo in mensa, tutti ci guardarono esterrefatti sopratutto Jessie e gli altri.
"C'è qualcosa che dovete dirmi voi due?" chiese Jessie a braccia incrociate.
"Si ci siamo messi insieme" dissi fiera
Jason annuì e Jessie fece un urletto stridulo mentre Caleb e Mike si congratularono con noi.

***

"Allora cosa ti va' di fare stasera?" mi chiese Jason.
"Perchè usciamo?" gli chiesi ironica.
"Beh si noi non siamo mai usciti quindi si mi chiedevo se stasera volevi uscire con me" mi sussurró all'orecchio.
"Ma domani c'è scuola" ironizzai.
Lui scoppió a ridere e la sua risata mi contagió.
"Per me va bene ma devi convincere il mio vecchio" dissi dandoli un bacio a stampo.
"Va bene piccola andiamo" disse prendendomi per mano per andare a casa mia.
Adoravo quando mi chiamava piccola.

***

Aprì la porta di casa seguita da Jason e urlai un saluto, subito ci venne incontro Maggy.
"Bentornata signorina Zoe" disse sorridendo.
"Ciao Maggy mio padre è in casa?" chiesi subito andando al punto.
"È di sopra nel suo studio, ma chi é questo bel giovanotto?" escamó Maggy con tono compiaciuto.
Arrossì un po', mentre Jason cercava di non ridere.
"Ecco lui è... sai cosa? ti racconto dopo ora dobbiamo salire ciaoo" presi Jason per la maglia e salimmo in fretta le scale mentre Jason rideva.
"Che hai da ridere?" gli chiesi sbuffando.
"Eri così imbarazzata " disse ridendo.
Gli feci la linguaccia e bussai alla porta dello studio.
Sentii un'avanti ed entrammo, vidi mio padre seduto alla scrivania che stava lavorando al computer.
"Hey papà, guarda chi c'è quì" dissi spingendo un po' Jason in avanti, Markus spostó lo sguardo dal pc a me e Jason, sorrise e si alzó e poco dopo strinse la mano a Jason.
"Come mai quì ragazzo?, Zoe non porta mai ragazzi a casa e poi a quanto ha detto ti odia" ridacchió mio padre.
"Beh in realtà ora lui è il mio ragazzo" dissi imbarazzata.
"Ma è fantastico lo sapevo che prima o poi sarebbe successo" disse orgoglioso
il mio ragazzo ridacchió.
"Cmunque non penso che siate venuti quì solo per questo vuoi dirmi qualcosa Zoe?" mi chiese sorridendo.
Annuii e diedi una gomitata a Jason per farlo parlare.
Il moro si schiarì la voce.
"volevo chiedere il permesso di portare al cinema sua figlia stasera" disse sorridendo.
"Ma domani c'è scuola" mormoró mio padre.
Ma va'? genio..
"Lo sappiamo, ma la riporterei a casa presto" disse Jason.
Markus sembró pensarci.
"Per le 10 a casa" disse rivolgendosi a me.
Annuì e lo ringraziai, poco dopo uscimmo dalla stanza.
"Bene allora passo a prenderti alle 7, mangiamo qualcosa e andiamo al cinema okay?" mi chiese il mio ragazzo.
annuì sorridendo.
"Ci vediamo dopo" dissi baciandolo e dopo avermi salutato e avermi dato un'altro bacio uscì.

***

Andai a farmi una doccia e subito dopo mi vestì, mi misi una maglia bordeaux con una scritta, dei jeans neri strappati, e le vans bordeax con i lacci neri, mi misi un po di matita e misi il mio solito bracciale nero al polso, presi il cellulare dalla carica e me lo infilai nella tasca dei jeans insieme a un po' di soldi, sentì suonare al campanello e poco dopo sentì chiacchierare Jason e mio padre.
Scesi velocemente le scale salutai Jason, salutai mio padre e uscí con Jason.

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Buonasera, scusate per il ritardo ma ho avuto un sacco da fare in questi giorni, spero che il capitolo vi sia piaciuto.

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Destiny [L.T.]
History [Larry OneShot]

-LaCri

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora