Capitolo 27

107 10 4
                                    

Zoe Pov

"Papà che cosa hai fatto?" chiesi imbarazzata.
"Niente gli ho raccontato del tuo dipinto" disse facendo spallucce.
"Qu-ale dipin-to" balbettai sentendomi debole.
"Quello di Jason e te, non pensavo avessi dato il tuo primo bacio" disse sorridendo malizioso.
Mi coprì il viso con le mani e inziai a tirare giù insulti in greco.
"Come hai potuto farlo?!" ringhiai.
"Maddai che sarà mai se tu e Jason siete una bella coppia" disse sorridendo.
"Non c'é nessun noi dannazione! io e lui ci odiamo è stato uno sbaglio" sbottai infuriata tenendo gli occhi sul piatto.
"Ma-"
"Ma niente torna a parlare di lavoro è per questo che siamo quí" sbottai gelida.
E così fecero i due uomini d'affare continuarono a parlare di lavoro e io diedi attenzioni al mio cibo senza mai alzare lo sguardo.
Ero davvero imbarazzatissima ed ero sicura di essere arrossita, maledetto.
"Quindi é vero che ti piaccio" disse ghignando Jason.
Alzai lo sguardo e arrossì.
"N-no" dissi balbettando.
Aspetta stavo balbettando?
"Per me non c'è problema potremmo fare tante belle cose insieme" disse ammiccando e toccandomi la coscia con la sua mano sotto il tavolo,
li diedi uno schiaffo sulla mano e lui la tolsez
"Non saró la tua puttana Jason Miller" sussurrai per non farmi sentire dai nostri padri.
"Saremmo amici con dei vantaggi" disse sogghignando.
"Non saró neanche la tua scopamica io se proprio voglio una relazione la voglio con un ragazzo che mi ami non con un ragazzo che mi vuole solo per il sesso" dissi gelida.
Lui mi guardó sorpreso.
Aspetta avevo detto che volevo una relazione?
"Quindi non hai voglia di baciarmi" disse ignorando la mia affermazione.
"N-no" balbettai di nuovo abbassando lo sguardo.
Smettila di balbettare Zoe datti un contegno!
"Certo vieni con me" disse alzandosi e prendendomi per il polso sorridendo.
"Noi andiamo a vedere se troviamo qualcosa per il dolce" disse ai nostri padri.
Loro annuirono e Jason mi portó via nonostante le mie proteste di lasciarmi andare.
Ci ritrovammo in bagno e lui mi spinse verso il muro e mi accarezzó i capelli guardandomi negli occhi.
I miei occhi azzurri si incatenerano nei suoi occhi verde smeraldo e si fusero, verde nell'azzurro e azzurro nel verde.
Sorrise e avvicinó la sua bocca al mio collo iniziandolo a baciare, non riuscivo a dire nulla ero pietrificata, respiravo affannosamente e cercavo di non gemere per il piacere che mi stava procurando, ma alla fine non riuscì a trattenere un gemito e lui mi guardó soddisfatto.
"Non mentire a me e non mentire a te stessa" disse accarezzandomi la guancia.
Mi beai del suo tocco ma poi mi ricordai che tutto questo era fottutamente sbagliato, lo guardai negli occhi.
"Non stó mentendo a nessuno non provo niente per te" dissi cercando di essere seria e di convincere lui ma sopratutto me stessa.
Si avvicinó al mio viso e le nostre labbra si ritrovarono a pochi centimetri di distanza.
Il mio cuore batteva forte.
"Dimmi che non lo vuoi" esclamó sorridendo.
Scossi la testa abbassando lo sguardo.
Egli mi alzó il mento dolcemente e i nostri occhi si scontrarono di nuovo facendomi battere il cuore più forte,
si avvicinó ancora e fece scontrare le nostre labbra baciandomi, ricambiai quasi subito e pensai che quelle labbra mi erano mancate tantissimo e i suoi baci erano qualcosa di illegale.
Il bacio fu' dolce e passionale e quando si staccó grugnì in disaccordo, avevo ancora gli occhi chiusi e sentì la sua mano accarezzare la mia guancia mentre sentivo il suo respiro sul mio orecchio.
"Dimmi che non provi niente per me" mi sussurró al mio orecchio.
Persi un battito.
"Non giocare con me ti prego" sussurrai guardandolo supplicante.
Sguasciai via dalla sua presa e scappai via dal bagno senza ritegno per l'imbarazzo, era palese ormai che Jason mi piacesse.

Jason Pov

"Non giocare con me ti prego"
quelle parole risuonarono nella mia mente continuamente senza lasciarmi tranquillo, lo sguardo di Zoe mi pregava di non spezzarli il cuore, ripensai ai momenti passati poco prima con lei, erano stati bellissimi, era stato bello sentire i suoi gemiti mentre gli baciavo il collo, era bello vedere il suo sguardo imbarazzato e vederla arrossire sotto il mio sguardo, per non parlare delle sue labbra che erano irresistibili, nessuna ragazza mi aveva fatto mai sentire così bene, neanche con il sesso, invece con lei con dei semplici baci salivo in paradiso.
Lei non era l'unica che stava mentendo a se stessa, anche io lo stavo facendo, forse provavo qualcosa per lei, ma era attrazione fisica e basta, niente di più.
Tornai al nostro tavolo e Zoe ovviamente non osó alzare lo sguardo su di me, ma io la guardavo perchè mi sarebbe piaciuto continuare a baciarla e vederla arrossire.

Zoe Pov

Passai l'intera settimana a casa fingendomi malata, non ce la feci a vedere Jason, sarebbe stato troppo imbarazzante e continuavo a negare il fatto che mi piacesse, ma la verità era semplice e bruciava come un ferro incandescente posato sulla pelle.
Ero una vigliacca a non presentarmi a scuola perchè così facendo lui aveva un pretesto per prendermi per il culo con i suoi amici ma vederlo sarebbe significato arrossire senza ritegno per il bacio di domenica e io non volevo, ma dovevo smetterla era una fottuta settimana che ero a casa, dovevo uscire e farmi onore, non gli avrei dato modo di controllarmi mi sarei comportata come inizio anno e se ne avessi avuto voglia lo avrei stuzzicaro come mi aveva consigliato il prof.

***

Arrivai a scuola di pessimo umore presi alcuni libri dall'armadietto e andai a lezione con Jessie spiegandoli perchè non ero venuta e non mi ero fatta sentire.
"Avevo la febbre e il maldigola e non riuscivo ad alzarmi dal letto" mentì spudoratamente.
Lei annuì poco convinta.
"Ho saputo che poi il pranzo di lavoro è stato proprio con Jason e con mio padre allora com'è andata?" mi chiese ghignando.
Sbuffai infastidita come da copione.
"È stato vomitevole, tuo fratello ce la fa a non flertare per almeno un'ora?" dissi stizzita.
Dentro peró pensai che erano stati piacevoli quei momenti con lui in bagno.
Lei si mise a ridere.
"Davvero cos'ha che non va?" borbottai.
"È in astinenza è da un po' che non va a letto con delle ragazze, forse è a caccia di una preda" disse con fare ovvio.
"Si e quella preda sono io" pensai.
Feci spallucce e iniziammo a seguire la lezione anche se in realtà non ci interessava molto.

***

Alle lezioni in comune con Jason lo ignorai quasi completamente solo una volta i nostri sguardi si scontrarono e non potei fare a meno di girarmi subito e arrossire leggermente. Appena suonó la campanella feci tutto con calma per farli capire che io non ero quello che pensava.
"Esattamente non saró un'altro dei tuoi giocattolini Jason Miller"pensai.
A pranzo tenni lo sguardo basso e non mi intromisi nelle conversazioni, pensai solo al cibo e come sarebbe bello essere da un'altra parte, Jason era lì con noi.

Jason Pov

Finalmente Zoe si era ripresentata a scuola, per una settimana non si era fatta vedere e quando la vidi a lezione con me, mi sembró strana, il mio sguardo continuó a stare su di lei per tutta l'ora e quando lei mi guardó per un secondo, si giró, mi era sembrato di vederla arrossire, ma forse ci vidi male.
A pranzo se ne stette per le sue e anche se gli altri cercarono di introdurla in vari discorsi lei non rispose.
Oggi c'era calcio e come al solito andammo nello spogliatoio a cambiarci e poi andammo in campo, il coach si arrabbió molto con Zoe per essere mancato a due allenamenti, ma se lei era ammalata mica poteva venire agli allenamenti.

Maddai Jas davvero credi alla sua stupida scusa?

Perchè non dovrei?

Perchè lei non è venuta per te, non vedi che è imcredibilmente imbarazzata quando ci sei tu?

In effetti...

Si stà innamorando davvero di te

Beh non dovrebbe io non sono in grado di darli una relazione seria

Non dire cazzate certo che sei in grado dimentica Grace, Zoe potrebbe renderti felice

Forse hai ragione...ma non voglio rischiare

Tutto venne confermato quando il coach mi disse di fare recuperare gli allenamenti precedenti a Zoe, mi disse di andarci pesante e io lo feci, la ragazza mora tenne un profilo basso e mi guardó solo quando gli impartivo ordini per gli esercizi, anche se non mi guardava negli occhi.
Si impegnó al massimo come al solito e forse era vero che lei forse fosse migliore di me nel calcio.
Alla fine non mi sembró stremata per niente, anzi sembrava che l'attività fisica gli avesse fatto solo bene, è come se l'avesse tenuta impegnata e lontana dai pensieri.
Che si stesse davvero innamorando di me?

Pubblicità

Ho scritto una nuova storia si chiama Destiny se vi va' andate a darci un'occhiata :)

-LaCri

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora