Zoe Pov
La domenica passó velocemente, grazie a Jessie che mi tenne occupata tutto il giorno, ero sicura che il suo obbiettivo fosse farmi dimenticare la festa e devo dire che ci riuscì alla perfezione, per tutto il tempo mi tenne occupata, era incredibile come quella ragazza trovasse delle scuse con tanta facilità.
Avevamo passato una giornata splendida peró, tra l'idromassaggio, le varie serie tv che le feci iniziare a vedere (e che avrebbe continuato), le chiacchierate sul mio letto ecc, la giornata era passata in un puff.
Fui felice di non aver pensato neanche un minuto a quel cretino di Jason.Peró quel cretino ti piace
Oh ma non dire assurdità
Ti ricordo che l'hai dipinto su una tela mentre vi baciavate
È solo un quadro, avevo voglia di farlo e l'ho fatto, per me non conta nulla
L'importante è crederci
Oh ma sta zitta!
Dopo questa bellissima conversazione con la vocina nella mia testa andai a dormire senza preoccuparmi di come sarebbe stata la giornata di domani, e se sarebbe cambiato qualcosa tra me e Jason.
La mattina dopo mi svegliai stranamento di buon umore, la cosa era strana, ma da altro canto io ero strana quindi non ci detti peso e dopo essermi preparata andai a fare colazione.
Ad aspettermi naturalmente c'era il mio paparino che sono sicura mi avrebbe fatto l'interrogatorio, mi sedetti e mi guardó sorridendo, anzi ghignando.
"Ieri la tua amica ti ha portato via prima che potessi chiederti qualunque cosa" disse sorseggiando il caffè.
"Oh ma buongiorno papà, io stó bene e tu?" dissi sarcastica addentando il bacon.
Scosse la testa e sorrise divertito.
"Buongiorno cara stó bene com'è andata la festa di sabato?".
Non si scappa da Markus.
"Bene, abbiamo bevuto, scopato come conigli e abbiamo fumato cocaina" dissi facendo spallucce e facendo un ghigno
mio padre scosse la testa sospirando.
"Ceeerto seriamente com'è andata" disse sarcastico.
"Bene era una festa abbiamo ballato, ho bevuto qualche drink e giocato ad obbligo e veritá" dissi quasi sincera.
"Okay mi fido di te so' che non sei quel tipo di ragazza" disse quasi serio.
"Quale tipo di ragazza una puttana forse?" dissi ridacchiando.
"Esattamente" disse fiero.
"Bene sei hai finito con l'interrogatorio io vado a scuola" dissi alzandomi e andando via.
"Buona giornata" urló dalla cucina.
"Anche a te ciao" urlai.
Lo sentì ridacchiare e poi uscì e andai a scuola.***
Agli armadietti incontrai Jessie tutta sorridente come al solito,ci salutammo e non potei fare a meno di pensare che quella ragazza fosse sempre felice, alcune volte era irritante ma per la maggior parte delle volte era bello vedere la sua allegria coivolgermi.
Presi i libri e sbattei l'armadietto come al solito.
"Fra 2 settimane inizia il campionato di pallavolo" mi disse sorridendo leggermente.
Sbuffai.
"Si lo so è un bel problema perchè in quel periodo inizierà anche il campionato di calcio ed entrambi gli allenatori mi faranno sudare pesante" dissi sbuffando di nuovo.
"Andrà bene vedrai" disse mettendomi una mano sulla spalla e sorridendomi
annuì convinta.
"Bene andiamo in classe se no la prof di chimica inizia ad urlare se arriviamo in ritardo" disse incamminandosi a passo veloce con me di fianco.
"Secondo me dovrebbe scopare più spesso" disse ghignando.
"lo penso anche io" disse ridacchiando.
Entrammo in classe e perfortuna la prof ancora non c'era, tirammo un sospiro di sollievo e ci sedemmo nei soliti posti iniziando a chiacchierare.
La prima e la seconda ora passarono in un soffio e così andai a letteratura.
Come al solito mi sedetti all'ultima fila, ma mi ero dimenticata di un piccolo particolare, anche Jason seguiva l'ora di letteratura e me lo trovai di fianco praticamente, visto che lui era nella fila in mezzo all'ultimo banco e io invece ero all'ultimo banco nella fila di destra.
Lo ignorai completamente, ma mi sentivo il suo sguardo addosso e mi venne la tentazione di girarmi e mandarlo a fanculandia ma mi ricordai che sarebbe stato peggio.
Mi tenni occupata seguendo la lezione che mi sorprese essendo interessante.
A fine lezione mi alzai dalla sedia e con calma misi i libri dentro la tracolla e uscì con aria soddisfatta, non ho paura di te Jason, nè tanto meno di quello che è successo sabato.
Andai a geografia con Jessie e ignorai Jason senza problemi.
Dopo aver chiesto delle spiegazioni alla prof di diritto per la verifica di giovedì andai a pranzo.
La mensa era già tutta piena, ero in ritardo e andai verso il solito tavolo dove mi sedevo con Jessie, ovviamente vidi che oltre a lei c'era Caleb, Mike e Jason.
Feci un respiro profondo e sorrisi, mi avvicinai al tavolo e salutai allegramente, okok non era molto da me, ma sorridere faceva bene.
Tutti mi guardarono sbalorditi e mi salutarono un po' scettici.
"Tutto ok Zoe?" mi chiese Caleb.
"Yep non vedo l'ora di arrivare a casa, ho in mente di ridipingere una parete della mia stanza" dissi entusiasta.
"Ma no perchè? cosa farai comunque?" mi chiese Jessie sorridendo.
"scriveró tutte le citazioni dei miei film/libri e serie tv preferite" dissi aprendo la bottiglietta d'acqua e sorseggiandola.
Sentii una piccola risata da Jason.
"Hai qualcosa da dire?" dissi fulminandolo con lo sguardo, il suo sguardo era annoiato e finimmo per guardarci negli occhi.
I suoi occhi verdi smeraldo guardavano i mio occhi azzurri come il ghiaccio e non potei fare a meno di pensare che erano davvero belli...
"Secchiona" disse infine.
"Non mi devi della secchiona sabato notte quando mi baciavi è?!" dissi irritata.
Ma certo che ero proprio scema a tirare fuori l'argomento io stessa...
Tutti seguivano la scena come se fosse un film, mancavano solo i pop corn..
"Ero ubriaco e anche tu" si giustificó.
"Giá è stato uno sbaglio baciare un pagliaccio come te" urlai alzandomi prendendo il mio pranzo e la mia tracolla.
"Assolutamente" disse gelido.
Lanciai un'occhiataccia a Jessie.
"Non azzardarti a seguirmi e vale anche per te Caleb" dissi infuriata.
sapevo di aver ferito Jessie visto che mi guardavo come un cane appena bastonato ma ero troppo arrabbiata
mi girai e andai a sedermi in un tavolo vuoto borbottando
"lo sapevo che non era una buona idea avere degli amici".Jason Pov
Appena Zoe se ne andó gli occhi di Mike, Caleb e di mia sorella puntarono contro di me con sguardo truce..
"Beh che c'è?" dissi alzando un sopraciglio infastidito.
"Vai subito a chiederle scusa" urló Jessie.
"E perchè dovrei?" dissi ghignando.
"Sei proprio un coglione, se perdo la sua amicizia per colpa tua ti taglio le palle mentre dormi" mi minacció mia sorellaz
"Hey calma sister non ce l'ha con te vedi di calmarti" grugnì.
"Sei un'idiota perchè l'hai baciata sabato se poi devi fare lo stronzo?" disse infuriata.
"Ero ubriaco è stato un'errore, a lei non gli piaccio, a me non piace e infine io non mi innamoro" dissi ringhiando.
"Vai a fanculo Jason" disse alzandosi
prese Caleb per il polso e se lo portó via imprecando.
Scossi la testa visibilmente irritato e continuai a mangiare sentendomi osservato.
"Mike che vuoi?" dissi senza guardandolo.
"Sei proprio un'animale non vedi che ci è restata male?" borbottó.
"E a me dovrebbe fregarmene qualcosa? quando mai mi sono preoccupato per una ragazza che non fosse mia sorella eh?!" sbraitai.
"Per lei ti preoccupavi..." sussurró imbronciato.
Lo guardai malissimo.
"Non nominarla Mike!" ringhiai.
Mi puntó il dito incazzato.
"Ah no?! e perchè? perchè ti ha spezzato il cuore Jas?" ringhió.
"Sta zitto!" dissi stringendo i pugni.
"No! non stó zitto si va avanti nella vita ti comporti da idiota!" sbottó.
"Ora basta!" urlai.
Lo presi dalla maglia e la sbattei contro il tavolo.
"Dovresti farti un po' di cazzi tuoi" sussurrai al suo orecchio mentre tutti ci stavano guardando ormai compresa Zoe.
Li lasciai la maglia strinsi i pugni e lui mi guardó male, si alzó in piedi.
"Sei soltanto uno stupido" disse deluso.
Gli tirai un pugno sulla guancia che lo fece indietreggiare, alzó la testa e mi guardo di nuovo deluso.
"Me ne fotto di quello che pensi tu e tutti gli altri! andate tutti a fanculo!" urlai.
Detto questo presi il mio zaino e uscì dalla mensa e successivamente dalla scuola.
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Un magnifico imprevisto
RomanceLei è Zoe ha 17 anni e vive a Londra. All'apparenza sembra una ragazza scontrosa che odia i rapporti umani, non vuole amici nè un fidanzato respinge tutti, tranne suo padre. L'unica cosa che ama sono gli sport, lei dà l'anima per ogni sport che le p...