Zoe Pov
Erano passati due giorni e avevo chiuso con Seth.
Mi aveva stufato.
Io stavo benissimo anche da sola, ero sopravissuta così tanti anni da sola, non mi sarei affezionata di nuovo a qualcuno.
L'acqua era ormai diventata fredda, questo voleva dire che ero rimasta in doccia per più di venti minuti.
Uscì dalla doccia e mi asciugai per bene.
Mi guardai allo specchio.
Ora come ora assomigliamo a Dominil del libro Kalix e Vex del libro di Martin Millar.
Mi riconobbi quasi perfettamente in lei.
Sguardo di ghiaccio, nessuna voglia di fare amicizia e di intraprendere una relazione, snella e seno ormai prosperoso.
Agraziata e migliore in tutto.
Nessuna emozione.
L'unica differenza tra me e lei era che lei aveva i capelli bianchi lunghi ed era alta.
Io ero mora con i capelli lunghi ed ero di statura media.
Solo che lei aveva scelto di essere così io non ho avuto scelta.
Mi passai una mano fra i capelli e desiderai tornare quella di tre anni fa.
Capitana della squadra di pallavolo, vice capitana della squadra di calcio.
Quante volte ho avuto l'impluso di strisciare dai miei ex amici.
Quante volte ho desiderato chiedere scusa a Jason e tornarci insieme.
Ho avuto l'impulso di prendere la macchinetta e dare un taglio a questi capelli troppo lunghi, troppo femminili, troppo aggraziati.
Ho desiderato buttare questi vestiti eleganti per tornare ai miei amati jeans, felpe e vans.
Ma non ho mai avuto il coraggio di fare neanche una di queste cose.
Dovevo continuare a seguire il mio destino.
Mi odiavo profondamente perchè ero una codarda e una vigliacca.
Mi vestii velocemente cercando di non pensare ed uscì dal bagno e andai in camera mia.
Jason mi aspettava seduto sul letto guardandosi intorno incuriosito.
"Che vuoi?" chiesi gelida.
Il moro mi squadró da capo a piedi e fece un leggero sorriso.
"Non ho capito alcune cose di atomia potresti aiutarmi?" mi chiese con tono serio.
Avrei potuto prenderlo come un invito sconcio ma Jason sapeva benissimo che non avrei abboccato e oltretutto l'avevo già aiutato un'altra volta.
Annuì e ci spostammo nel piccolo salotto.
Spiegai in modo veloce e serio cosa non aveva capito e me ne andai nella mia stanza senza dire altro.
Studiai per il resto della giornata e mi addormentai senza aver cenato.***
Mi svegliai di colpo e in modo inevitabile le lacrime cominciarono a scendere sul mio viso.
Avevo sognato la mia vecchia vita: ero felice, ero a casa di Jason con tutti i miei ex amici e stavamo parlando mentre guardavamo un film.
Improvvisamente Jason mi bació.
Sentii come una stretta al cuore e mi svegliai.
Mi schiaffeggiai ripetutamente per punirmi per tutto il male che mi stavo facendo e per tutto quello che stavo facendo al mio ex.
Sentii la porta bussare.
Trasalii.
Jason non poteva vedermi così.
"Vattene" dissi con tono più fermo possibile.
"Zoe stai bene?"
No che non stavo bene mi sentivo una merda...
"Certo e ora vattene".
Dopo qualche secondo il moro entró nella mia stanza e mi guardó preoccupato.
Le lacrime tornarono a scendere e il moro avanzó verso il mio letto sedendosi sopra.
Tentó di accarezzarmi la guancia ma gli scostai la mano brutalmente.
"Ti ho detto di andartene! non capisci che non ti voglio? lasciami in pace una volta per tutte!"strillai con cattiveria.
Il moro mi guardó visibilmente ferito.
"Tu non vuoi questo.." mormoró con gli occhi lucidi.
"Si invece! ognuno per sè! sono stanca di averti attorno mi fai sentire solo in colpa e io voglio sentirmi in pace con me stessa!"
Egli mi guardó scandalizzato.
"Davvero?! è questo che ti importa?! ti ho cercato fino a trovarti perchè ti amo ancora e tu non fai che trattarmi di merda! cosa sei diventata?".
Sono diventata ció che devo essere e tu caro il mio Jason non hai ancora capito che non c'è spazio per l'emozioni.
"Io invece non ti amo più fattene una ragione! abbiamo chiuso il giorno in cui me ne sono andata!" sbottai sapendo di averli dato il colpo di grazia.
Il moro si alzó e mi guardó con odio cercando di trattene le lacrime.
"Cosí sia".
Detto questo uscì sbattendo forte la porta.
Rimasi lì immobile sapendo che non mi avrebbe più perdonata, ora era tutto definitivamente finito.
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Un magnifico imprevisto
RomanceLei è Zoe ha 17 anni e vive a Londra. All'apparenza sembra una ragazza scontrosa che odia i rapporti umani, non vuole amici nè un fidanzato respinge tutti, tranne suo padre. L'unica cosa che ama sono gli sport, lei dà l'anima per ogni sport che le p...