23.

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Erano le 7:30 quando mi svegliai: cavolo dovevo andare a scuola e, come al solito ero in ritardo.
Io: mamma, cavolo, potevi svegliarmi!!
Mamma: perché?
Io: la parola scuola ti dice qualcosa?
Mamma: ma oggi non c'è scuola!
Io: davvero? Che sollievo!
Mamma: se c'era scuola ti svegliava Alaska!
Mi andai a rimettere a letto e dopo nemmeno mezz'ora squillo' il telefono era Cristian, non risposi perché avevo troppo sonno, l'avrei richiamato dopo.
Mi rimisi a dormire.
Io: o basta Cristian!
Aprii gli occhi ed era Alaska che mi leccava la gamba. Meno male che non parlava sennò mi starebbe prendendo in giro.
Io: cosa vuoi?
Guardai l'orologio ed erano le 10:30. Dovevo portarla fuori.
Io: ok,ok, andiamo
Mi vestii, presi il guinzaglio e uscimmo. mi dimenticai completamente di chiamare Cristian che, per fortuna, mi richiamo'.
Io: ei, amore
Cri: ciao, come stai?
Io: come vuoi che stia senza di te? Sto male mi manchi
Nel frattempo mi scappo' il guinzaglio di mano. Così cominciai a correre come una pazza.
Io: scusa cri ora devo andare.
Attaccai prima che potesse dire ciao. Dopo aver corso per 10 metri una ragazza afferro' il guinzaglio. Era Ginevra.
Io: o grazie G
Ginevra: niente J
Non mi accorsi che al suo fianco c'erano due ragazze davvero carine. Una era bionda con i capelli abbastanza lunghi e sul polso aveva un'ancora, l'altra era castana e aveva un cappello con la visiera piatta con scritto NY. Guardai Ginevra e con lo sguardo indicai le ragazze e subito disse
Ginevra: ah si, loro sono Alexandra, per gli amici Tabbbi....
Indico' la ragazza con il tatuaggio
Tabbbi: bella sore'
Ginevra: e Silvia, sono arrivate stamattina alle 7:00, vengono da Londra
Io: piacere io sono Jenny
Silvia mi sorrise, Tabbbi mi guardo' male e continuo' a masticare la gomma che aveva in bocca.
Io: com'e' andato il viaggio?
Tabbbi:no' schifo
Silvia gli diede una pacca sulla spalla e lei la guardo' come per dire "che c'è?"
Silvia: volevamo dire... benissimo.
Tabbbi sembrava un po' stronza, ma se Ginevra le era amica vuol dire che qualcosa aveva.
Io: be' ragazze io vado, G ci sentiamo dopo.
Ginevra: ok ciao.
Silvia mi saluto', Tabbbi non mi degno' di uno sguardo però non gli diedi tanta importanza. Quando tornai a casa diedi da mangiare ad Alaska,andai in camera mia e richiamai Cristian. Parlammo per circa un'ora però poi dovetti attaccare.

Res[tiamo] amici? In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora