30.

2K 151 0
                                    

Ero sbronza e mi veniva da vomitare.
Andai in bagno e vomitai anche l'anima. Cristian mi segui.
Cri:tutto ok?
Io:no
Continuai a vomitare fino a quando non mi restava più niente.
Cri: vieni qui
Mi porse un braccio e io mi ci appoggiai. Ero tutta barcollante e non mi reggevo in piedi.
Erano le 2:30.
Io: portami a casa ti prego.
Cri: ok, però ti porto da me, che se ti vede tua madre così...
Salimmo in macchina e il giorno seguente non mi ricordavo più nulla.
Mi svegliai nel letto di Cristian: avevo il vestito della sera prima ancora addosso e puzzavo di alcool, così mi alzai senza far rumore e mi feci una doccia.
Quando uscii Cristian era sveglio, mi venne incontro e mi chiese
Cri: come ti senti?
Io: mi fa male la testa.
Mi diede un bacio sulla fronte, mi porse una sua maglietta e scese. Risali poco dopo.
Io: perché sono qui? Cosa e' successo?
Mi sdraiai sul letto con la testa sul petto di Cristian che mi raccontò tutta la storia.
Io: quindi ricapitolando, ero sbronza, facevo battute insensate e ho vomitato?
Cri:esatto
Nel frattempo stava giocando con i miei capelli, intrecciandoli sulle sue dita.
Io: grazie
Cri: e di che?
Io: per avermi portato qui, se non ceri tu magari ora stavo con un'altro ragazzo che vedendomi sbronza ne aveva approfittato.
Cri: di niente
Io: sai però una cosa me la ricordo.
Cri:cosa?
Io: dico solo questo... tomorrowland!!
Cri: ti ci manderanno i tuoi?
Io: spero, a volte sono un po' incomprensivi.
Lo guardai negli occhi e lui mi sorrise
Io: cazzo, i tuoi occhi per me sono una minaccia, mi ipnotizzano!
Cri:davvero ti fanno questo effetto?
Annuii
Cri: allora, guardami attentamente negli occhi, ora... baciami!
Io: avevo intenzione di farlo anche senza che mi ipnotizzavi lo sai vero?
Cri: si volevo solo sentirtelo dire.
Ci baciammo per un po' quando mi squillò il telefono: era mia madre.
Io: cavolo e' mia madre! Che gli dico?
Cri:digli che sei da Ginevra
Risposi
Io: ciao mamma
Mamma: Jenny dove sei, perché non sei tornata a casa? Con chi sei?
Io: mamma, mamma calmati, sono da Ginevra e non sono tornata perché mi ha chiesto se stavo da lei.
Mamma: perché Vanessa non è con te?
Io: perché le ho chiesto se voleva stare, ma ha detto di no quindi è tornata a casa. Per le 13:00 sono a casa promesso.
Attaccai, chiamai Ginevra e le spiegai la situazione.
Io: ora possiamo stare un po' soli, cosa vuoi fare?
Mi guardo' con faccia implorante e io capii subito che voleva fare. Quando annuii gli spunto' un sorriso bellissimo. Dopo circa mezz'ora dovetti andare a casa, ma potevo andare a casa felice!
Quando aprii la porta di casa vidi James sul divano che guardava un film con Katrin, che dormiva.
James:cosa hai? Sembri una che l'ha appena fatto.
Io: stai zitto. Ma ti pare?!
Salii in camera e pensai alla bella serata passata con i miei amici.

Res[tiamo] amici? In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora