Res[tiamo] amici? In revisione

25.

Era il giorno prima del mio compleanno e Cristian ancora non si vedeva, non avevo tempo di chiamarlo perché stavo organizzando una festa in discoteca con circa 180 persone. I giorni passavano e senza Cristian la mia routine era sempre uguale: porta a spasso il cane, torna a casa e stai con Ginevra. Dopo pranzo mamma andò alla conad e io misi a dormire Katrin, fu un po' difficile perché gli faceva male la guancia, ma dopo avergli raccontato tre storie si addormento'. Mi stavo annoiando a morte così mi mi sia guardare Gossip Girl. Dopo aver visto tre puntate di seguito mamma ancora non tornava e Katrin ancora dormiva. Decisi così di andarmi a fare una bella doccia fredda per scacciare la noia. Mentre mi pettinavo i capelli sentii la porta di casa aprirsi: finalmente era tornata!
Io: ti eri persa? E' più di un'ora che sei fuori
Lei non rispose.
Poi delle mani mi coprirono gli occhi.
Erano mani gelide e familiari, era Cristian. Poi mi fece scendere le mani sui fianchi,
Cri: sei così bella.
Io mi girai, lo guardai e lui mi abbracciò
Cri:mi sei mancata così tanto.
Io: anche tu. La mia vita senza di te stava diventando noiosa, facevo tutti i giorni le stesse cose. Come mai sei già tornato?
Cri: mio padre stava meglio e io non potevo non esserci al tuo compleanno quindi... ho preso il primo volo e sono venuto!
Gli misi le mani dietro al collo e gli sorrisi.
Io: ti amo!
Detto questo mi bacio'.Mi mancavano i suoi baci, le sue labbra, le sue braccia che, quando lo baciavo, mi stringevano a se, facendomi sentire ancora più sua.
Io: mi mancava tutto questo... mi mancavi tu!
Mi bacio' di nuovo, ma questo non fu un semplice bacio, fu un bacio peno di passione e vero amore.
Cri: tieni questo e' per te.
Mi porse una scatolina con su scritto "ti amo, vita mia." Lo aprii e c'era un braccialetto d'argento con attaccati tre ciondoli: uno era un cuore, un'altro una nota musicale e l'ultimo nonché il più bello il segno dell'infinito, non dovetti nemmeno pensarci: era lo stesso segno che aveva lui sul polso. Dall'emozione mi commossi, lo abbraccia e gli sussurrai
Io: e' il regalo più bello che abbia mai ricevuto.
Dopo quelle parole sentii il suo cuore battere fortissimo, sembrava volesse uscire dal petto.