63.

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Ci stava venendo davvero bene il balletto, ma come tutte le altre lezioni finì.
Steph: ragazzi domani voglio vedere cosa avete fatto in queste due ore.
Io: ok Steph.
Mi feci dare un passaggio da Daniel e mi andai a fare la doccia.

Passarono i giorni e io e Cristian ancora non avevamo fatto pace. Finche' un giorno non venne da me dicendomi che gli mancavo e dopo giorni chiarimmo le cose.
Le regionali erano sempre più vicine e la dance academy era sempre più determinata. C'è la stavamo mettendo tutta e ad ogni lezioni davamo il massimo di noi fino a quando qualche giorno prima delle regionali arrivo' Damien.🍼 Un piccolo angioletto uguale a Scott.
Non potei dedicargli molto tempo e questo un po' mi fece star male perché dovevo allenarmi molto più di prima visto che le regionali erano ormai arrivate.
Una sta tornata dall'allenamento trovai Alaska seduta sul divano mentre dava da mangiare a Damien.
Io: amore di zia lui. Quant'e' bello, di sicuro non ha preso da te.
Dissi ironicamente, visto che Alaska era bellissima.
Alaska: vuoi tenerlo?
Io: si, certo.
Lo presi in braccio. Era piccolissimo. Mentre lo tenevo in braccio pensavo a quanto fossero fortunati Scott e Alaska, avevano un figlio magnifico.
Era una sensazione bellissima tenerlo in braccio.
Io: tieni Alaska, devo andarmi a fare la doccia.
Alaska: non vuoi vedere tuo fratello mentre gli cambia il pannolino?
Io: non potrei mai perdermelo.
Andammo in bagno dove c'era Scott a cercare i pannolini.
Alaska: sono dentro al mobile.
Disse Alaska.
Scott: si lo sapevo.
Mise Damien sul fasciatoio e cominciò a cambriarlo.
Io: eemm Scott, credo l'abbia messo al contrario.
Ad Alaska sfuggì una risata, d'altronde come si fa a non ridere?
Gli sistemo' il pannolino e lo mise a dormire, anche Scott si addormento' con lui.

Res[tiamo] amici? In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora