Capitolo 28

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Adele dopo aver salutato Mike e Aurora ritornò a casa.

Adam: ciao

Adele: ciao. Cosa fai?

Adam: guardo la tv

Adele: ah okey-disse sedendosi sul divano vicino a lui-come è andata?

Adam: bene,l'hanno accettato-disse distaccato

Adele: veramente?!! Oddio che bello-urlò euforica

Adam si limitò a guardarla con la coda dell'occhio

Adam: dovrò andare in America

A quelle parole, la ragazza smise di gioire

Adele:come? Perché?

Adam: il mio progetto è stato un successo e la migliore università di medicina degli Stati Uniti mi ha chiesto di trasferirmi. Però ancora devo decidere

Adele non rispose. Però rimase a fissarlo.

Adam: guarda che ancora non ho deciso niente. È inutile che ti preoccupi per il tuo "amore".-disse ridendo

Adele: no-non sono preoccupata. Per me potresti anche andare in Norvegia. Tanto è la tua vita-disse incerta. (Lei voleva con tutto il cuore che rimanesse a Londra perché sapeva che gli sarebbe mancato)

Adam: se lo dici tu. Vabbè io esco

Adele: dove vai?

Adam: a mangiare una pizza con Mike

Adele: okay,divertiti. E portami un pó pizza-disse sorridendo

Adam: se vuoi la pizza te la ordini,ciao-disse facendole la linguaccia.

Adele: antipatico,ciao ciao-disse indifferente

Adam uscì e si diresse verso la pizzeria.

X: ciao Adam

Adam: cosa cazzo vuoi Lucas?

Lucas: ma come,è così che tratti tuo fratellone?!

Adam: non sei mio fratello. Sei solo uno straccione ubriacone che ha quasi violentato la mia coinquilina

Lucas: adesso le chiami così le ragazze con cui vai a letto-disse ridendo

Adam: chi cazzo ti credi di essere per parlarmi così. E poi lei non è quel tipo di ragazza

Lucas: entrambi sappiamo che al liceo eri un...

Adam: senti-disse prendendolo per il colletto della polo-tu prova ad avvicinarti a lei o a qualche mio amico e io ti spacco quella brutta faccia che ti ritrovi

Lucas:ahahahahahahah-rise rise e rise.

Poi Lucas si liberò della presa di Adam e se ne andò sghignazzando.

Adam lo vide allontanarsi con l'odio che ribolliva nelle sue vene
Gli aveva rovinato la serata

"Che cavolo vuole da me"-pensò mentre si dirigeva in pizzeria.

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