Capitolo 35

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Adam stava abbracciando una ragazza che piangeva che si rivelò essere Jenny

Aurora: Adele dove vai?

Adele: ad ucciderlo, ha di nuovo fatto piangere Jenny,con tutto che gli evevo detto che con le ragazze devi avere un'altro tocco-disse inccaminandosi verso di loro

Adele: ehi perché piangi Jenny?-chiese per poi fulminare Adam con lo sguardo che alzò le mani in segno di arresa

Jenny: Ad-Adam,pa-part-partirà per l'America-disse urlando,scoppiando in un pianto ancora più forte e abbracciando Adele.

Quest'ultima sgranó gli occhi,e li rivolse a lui che guardava basso. Poi,stanco di quei occhi accusatori, se ne andò.

Adele cercò di calmare Jenny, che dopo ritornò a casa.

Aurora: allora cosa è successo?

Adele: Adam andrà in America-disse con la voce che si spezzava in gola. Poi corse subito a casa. Voleva spiegazioni

A casa

Adele entrò bruscamente in casa e vide la porta della camera di Adam aperta.

Entrò e lo vide intento a preparare la valigia

Adam la vide ma preferí non parlare.

Adele: perché vai in America? -chiese . Non capiva come riusciva ancora a trattenere le lacrime

Adam: sarà per qualche mese. Perché ti scaldi tanto?

Adele: perché non mi hai detto che avevi accettato?

Adam: Perché fino a stamattina non sapevo neanche io che fare. Devo ancora dirlo a Mike

Adele rimase a fissarlo mentre finiva di fare la valigia

Adam: senti Adele-disse avvicinandosi-stai attenta. Se c'è qualcosa di strano,che ti preoccupa chiama Mike-sussurrò al suo orecchio, seriamente.

Adele: perché mi dici questo?

Adam: sei d'altronde una ragazza,è pericoloso andare in giro da sola di notte-disse ridendo-devo finire la valigia

Adele recepito il messaggio,uscì e andò in camera.

Era sera

Entrambi non erano più usciti dalle loro rispettive stanze

23:00
Era ormai tardi e Adele non riusciva a dormire. Così prese un pó di coraggio e andò da lui

Toc-toc

Adam: cosa c'è?

Adele: posso entrare?

Adam: si...

La ragazza entrò con un cuscino in mano.

Adele: posso dormire insieme a te?-chiese rossa in viso

Adam: sono un ragazzo...rischieresti sul fatto che potrei farti qualcosa mentre dormi?-disse con il suo sorriso scherzoso, al quale Adele finì di affezionarsi, per poi far posto sul letto

Adele: non fa niente,tanto so che non lo faresti

Adam: questo lo pensi tu tavoletta. Sai da quanto tempo non faccio movimento fisico?-disse avvicinandosi pericolosamente. Ma fu Adele ad azzerare le distanze,abbracciandolo

"Mi sta provocando o cosa?"-si chiese il ragazzo

Adele: ti prego non partire

Adam non poté credere alle sue orecchie. Quelle erano le parole che aveva tanto desiderato sentire, ma ormai era troppo tardi

Adam:se mi avessi detto queste parole una settimana fa, sarei rimasto senza pensarci- disse rafforzando la stretta e lasciando un piccolo bacio sulla fronte

A primo impatto la ragazza rimase scioccata da quelle parole. Era la cosa più bella e più triste che avesse mai sentito

Adele: mi mancherai,razza di idiota-disse stringendo ancora più forte

Adam: anche tu tavoletta-concluse. Si addormentarono abbracciati. Intanto una piccola lacrima scendeva sul volto di Adele.

4:40

Adam si alzò. Adele non l'aveva lasciato durante la notte,come se gli stesse dicendo di rimanere. Avrebbe preso il volo per l'America alle 5:30.
Così si vestì in fretta,fece colazione e diete un'occhiata ad Adele: era tutta rannicchiata su se stessa e il suo volto era arrossato.
Adam aveva ancora voglia di toccarla, stringerla e baciarla contro la sua volontà,perché era questo di lei che lo faceva impazzire: la sua timidezza e la sua ingenuità,il fatto che pensasse che il mondo era sicuro,privo di pericoli e pieno di bontà, carattere completamente opposto al suo: sfacciato e audace,con un pensiero razionale e negativo.
Si trattenne solo perché pensò che non ci fosse gusto ad infastidirla quando lei era incosciente. Non capiva se si trattasse di amore o semplice divertimento,la cosa certa era che quella ragazza lo aveva cambiato. Da rude e freddo a rude,freddo e con dei sentimenti,perché gli aveva dato qualcosa che nessuno gli aveva mai dimostrato: L'affetto.
Così prese lo zaino, la valigia e il telefono e uscì piano piano,facendo attenzione a non svegliarla.

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