Capitolo 30

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Adele si svegliò. Adam la osservò alzarsi barcollando dal letto.

Adele: ADAAMM,sei tornato. Mi sei mancato tanto-disse.
Adam capí che c'era qualcosa di strano: sicuramente Lucas le aveva dato qualche sonnifero e ora era tutta intontita

Adele: mi prendi in braccio?

Adam: no. Dormi.-rispose freddo

Adele: non voglio dormire-disse alzandosi e buttandosi a peso morto sul ragazzo

Adam: Adele alzati!!

Adele: non voglio. Mi sento bene,protetta, tra le tue braccia. Sento che nessuno può farmi niente-disse abbracciandolo e inconsciamente si addormentò sul suo petto.

"Si,protetta. Non sono riuscita a proteggerla da Lucas"-pensò maledicendosi-"chissà quante volte ci riproverà"- concluse, per poi prendere la ragazza per portarla nel suo letto.

La mattina seguente

Adam si svegliò presto. Prese il telefono per vedere i messaggi e ne trovò uno spedito dal Dotto.re Rea:
"Signorino Brince, mi può riferire la sua decisione riguardo l'università in America. Aspetto sue notizie"

Adam lesse il messaggio. Non voleva andarsene,ma sapeva che andare in America era un'opportunità che poteva accadere una sola volta nella vita.

Tock-tock-bussarono alla porta

Adele: Adam buongiorno. Posso entrare

Adam:mh-mugugnó

Adele entrò guardandosi intorno,scrutando ogni singolo dettaglio. Poi si avvicinò al ragazzo con un Book note e una penna.
Il ragazzo la guardò stranito e ripensando all'altra sera,mezza nuda e di una dolcezza che lo ammazzava, l'eccitazione non tardò a farsi largo nel suo corpo. Per fortuna stava ancora sotto le coperte .

Adele: che colore ti piace? Quali sono i tuoi hobby? Cosa odi? Cosa ti piace?

Adam: perché tutte queste domande?

Adele: rispondi e basta-disse sorridendo

Adam: allora,il mio colore preferito è il nero/grigio/blu;
Come hobby ho basket e la musica; odio mezzo mondo e mi piacciono le ragazze

Adele: l'ultima non è accettabile

Adam: ma è vero. Sono un ragazzo d'altronde-disse avvicinandosi a lei.
La ragazza fece un balzo dietro e si allontanò di scatto

Adele: va-va bene.
Io esco,tornerò per l'ora di pranzo. -disse uscendo

Lui intanto la guardava ancora stranito.
Era una ragazza strana.

****
Quando la ragazza uscì si diresse subito verso il centro commerciale. Gli venne un colpo di genio.

Liam: ciao Adele

Adele: oh ciao. Cosa fai?

Liam: una passeggiata mattutina,tu?

Adele: niente. Liam tu sei un ragazzo no?

Liam: da quel che so,si. Perché? -chiese ridendo per la strana domanda

Adele: mi potresti aiutare a scegliere un regalo per Adam

Liam: eh...va bene,se ci tieni tanto a lui

Insieme entrarono nel centro commerciale

Liam: cosa gli piace?

Adele: la musica,il basket e le ragazze-disse guardandosi attorno

Liam: che pervertito-disse a bassa voce

Adele: scusa cosa hai detto?-chiese girandosi verso di lui

Liam: no niente. Che ne dici di un videogame?

Adele: non lo userebbe mai

Liam: una palla da basket?

Adele: non so. Che ne pensi di un bel paio di cuffie per ascoltare la musica?

Liam: perché no-ammise

Adele: okay è deciso. Vada per le cuffie.

Tre quarti d'ora dopo

Liam: si queste sono belle,ma costano un capitale

Adele: lo so. Devi sapere che gli ho rotto un telefono,perciò queste cuffie sono un piccolo risarcimento

Liam: wow,pretende anche che tu lo ripaga

Adele: ormai se ne sarà dimenticato,ma io no. Sono io che voglio farlo-disse sorridendo

Liam non aveva mai visto un sorriso così sincero sul suo volto

Adele: io vado a pagare,aspettami fuori.

Usciti fuori,i due si diressero verso casa.

Adele: okay allora ci vediamo alle otto all'Esedra

Liam: perché?

Adele: per festeggiare il suo compleanno,ciaoo-disse salutando con la mano

Anche Liam ritornò a casa. Ora era lui a dover pensare un regalo per quell' idiota pervertito. Sia chiaro lui, andava alla festa solo per Adele.

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