Capitolo 45

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I giorni passarono, e con loro i mesi. Era ormai giunto il momento tanto atteso da Adele e Mike principalmente: il ritorno di Adam

Mike era super emozionato e non vedeva l'ora di riabbracciare suo "fratello"
A breve il suo aereo sarebbe atterrato e il ragazzo doveva ancora prendere la ragazza.

Mike: Adeleeee,sbrigati o faremo tardi-urlò emozionato

Aurora: Mike calmati. Mi sa conviene che guidi io-disse scettica

Mike: ma cosa dici...sono perfettamente capace di guidare- controbatte

Adele: eccomi scusatemi-disse aprendo lo sportello dell'auto per poi accomodarsi.

Mike: peeerfetto, missione "recuperiamo Adam così lo ammazzo di pugni di felicità",può cominciare.

Circa mezz'oretta dopo

Mike aveva parcheggiato e le ragazze uscirono con foga dall'auto. Infatti entrambe avevano la nausea.
Il ragazzo aveva fatto un percorso di un'ora e mezza in solo mezz'ora.

Mike: tutto bene,ragazze?

Aurora: al ritorno guido io-disse prendendolo per il colletto della camicia

Mike: okok

Adele intanto si era seduta su una panchina. Era felice di rivedere Adam,ma chissà se anche lui sarebbe stato felice di rivederla.
Queste erano le domande che frullavano nella sua testa.
A riportarla alla realtà fu il rumore dell'aereo che stava atterrando.
Il battito del suo cuore si stava facendo sempre pi veloce.
Si alzò dalla panchina e raggiunse Mike e Aurora.
D'un tratto i tre individuarono una figura slanciata con i capelli corvini. Finalmente era tornato.
Mike in preda alla gioia gli corse incontro e senza pensarci lo abbracciò.

Mike: idiota bastardo,ben tornato-disse grattandogli la testa

Adam: è bello rivederti coglione-disse sorridendo

Aurora: Adam,ben tornato-disse abbracciandolo

Adam: grazie-rispose. Poi rivolse lo sguardo a quella ragazza che era rimasta immobile con il volto tutto rosso.
Il ragazzo stava per andare da lei quando qualcuno lo chiamò.

Ginevra: Adam,potresti aiutami? -chiese dolce una ragazza

Adam: certo-e corse verso di lei

Ginevra:grazie. Comunque mi presento-disse rivolgendosi ai tre-mi chiamo Ginevra sono di New York- cominciò a presentarsi-e sono la ragazza di Adam

A quella affermazione i presenti rimasero senza parole,ma una ragazza in particolare rimase con la delusione stampata sul volto.
Aurora si accorse della sua reazione,ma non solo lei anche lo stesso Adam che preferì guardare basso.
Adele stava per scoppiare,ma riuscì a trattenersi e si fece coraggio.

Adele: piacere Ginevra,io sono Adele-disse risoluta e calma.

Ginevra: piacere Adele. Adam mi ha parlato molto di te. Sono felice di conoscerti.-disse con una dolcezza unica

Ginevra era una ragazza veramente dolce,quasi angelica. Anche il suo aspetto rispecchiava l'immagine di un angelo: i suoi lunghi capelli biondi ondulati,la pelle pallida e le guance rossastre. Ad illuminare lo sguardo,degli occhi azzurri che adesso stavano fissando Adele.
Oltretutto aveva un bellissimo fisico snello,con il seno molto abbondante,ma non particolarmente alta.

Adele: okey. Io devo andare in facoltà. Ci vediamo-disse voltandosi

Mike: ma oggi è domenica!

Adele: devo fare delle ricerche-disse sorridendo

Mike: capisco. Allora ci vediamo

Adele annuì e se ne andò. Quando si allontanò, lasciò andare qualche lacrima,ma senza smettere di camminare.

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