Capitolo 43

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Nella testa della ragazza cominciò a risuonare quel nome. Quel nome a cui Adam le aveva detto di stare attenta.
Di scatto la ragazza si alzò dal divano per correre verso la porta,ma per sua sfortuna la trovò bloccata.
Intanto quel ragazzo si stava avvicinando,con il suo sorrisetto da perfido stratega, alla sua figura ormai immobile con le mani sul viso per nascondere quelle lacrime.
Aveva sempre letto che farsi trovare debole davanti ad un animale o persona,rendi più forte e più sicuro di se l'altro.
Ma lei questo non poteva evitarlo.
Era come chiedere ad un cervo di non temere il cacciatore,ma se lui smettesse di correre,il cacciatore lo prenderà comunque.

A risvegliare la ragazza da quella breve riflessione,fu sentire il respiro del ragazzo sul suo collo e quella mano fugace che le accarezzava la schiena irrigidita,con movimenti sensuali.

Lucas: ti piace piccola?-sussurrò malizioso al suo orecchio
Adele si fece scappare un singhiozzo che cercò di camuffare mettendosi la mano sulla bocca
Lucas: perché piangi? Non ti sto facendo nulla di male- un sorriso perfido comparve sulle sue labbra.

In quel momento Adele si sentiva come un cervo nelle mani del cacciatore,ma che forse può ancora scappare.

A quel pensiero Adele si fece forte e cercò di respingere con tutta la sua forza il ragazzo,ma per sua sfortunata, non si spostò molto.

Adele: lasciami stare!- disse urlando
Lucas: ma anche no- concluse per poi prenderla in braccio.
La ragazza continuava a dimenarsi ma senza successo. Ormai era tra le braccia del suo predatore.

Il ragazzo si diresse verso la camera da letto. Posò, con poca grazia, Adele sul letto per poi catturarla di nuovo in quei baci orribilmente fastidiosi

Lucas: non senti caldo dolcezza?- chiese,cominciando a sbottonare i bottoni della camicetta
Adele: lasciami ti prego!- disse ancora più in preda dalla disperazione,però questa volta,guardandolo dritto negli occhi.

Nel vedere quei occhi colmi di terrore,il ragazzo non poté resistere a prendere il suo volto fra le mani e baciare quelle labbra carnose e morbide.

Adam...Adam...Adam,questo era l'unico pensiero nella sua testa. Forse era un modo per affrontare la cosa.
Immaginare che sia la persona che ami a toccarti,a sussurrarti,a baciarti.

Lucas continuava il suo viaggio fino alla fine dei bottoni della camicetta, per poi sfilarla con una certa delicatezza

Lucas: sai per essere una ragazza senza tette,sei veramente molto eccitante-ammise

Adele ormai guardava il soffitto. Non aveva le forze per combattere Lucas,e neanche le forze per imporre a se stessa di non amare più Adam.

Lucas si stava avvicinando con le labbra sulla sua spalla,quando qualcuno buttò giù la porta.

Angolo dell'autrice

Mi scuso veramente tanto sia per il ritardo,che per il contenuto. Forse ho esagerato ma spero di aver reso l'idea.
Bacioniii :D

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