Capitolo 46

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Adele aveva preso un autobus e ora era arrivata a casa.
"Non posso rimanere qui"-pensò la ragazza

Con amarezza aprí la porta e si diresse verso la sua camera.
Sospirò
Poi prese la valigia e la posó sul letto.
Ma,all'improvviso,sentì il rumore di chiavi nella serratura.

Adam: Adele,sei qui?-chiese alzando un pó la voce

Adele rimase immobile. Cosa doveva fare:rispondere oppure scappare dalla finestra?
Stava letteralmente sudando freddo,eppure qualche mese fa la presenza di Adam era la normalità.
Sentiva i suoi passi avvicinarsi alla porta

Adele: si.-rispose frettolosamente
Il ragazzo entrò nella camera

Adam: che fai?-chiese

Adele:....

Ginevra: non starai mica facendo la valigia? -chiese portandosi la mano sul cuore

Adele: ehh...si. Non vorrei essere di troppo-disse sottovoce

Adam: ok. Dove andrai?-disse freddo

Adele percepí quel tono così distaccato e freddo e si sentí morire dentro

Adele: poi vedo-disse finendo di sistemare le ultime cose per poi chiudere la valigia

Ginevra: ma cosa dici? Mica sei di troppo!! Se vuoi puoi restare. Io mi cercherò un appartamento-affermò prendendo le sue mani

Adele: no,tranquilla ormai ho deciso-disse sorridendo per poi dirigersi verso l'uscita

Ginevra la seguí con lo sguardo,mentre Adam la fissava scocciato e indifferente.

Adele: okey,allora io vado-disse aprendo la porta,poi si giró verso Adam-Adam,bentornato-disse sorridendo. Lasciò la sua copia di chiavi sul tavolino e uscì,chiudendo la porta.

Adam fissò la porta ancora per un pó,poi si diresse verso Ginevra,la bació con foga, poi prese la sua valigia e la portó nella sua camera.
Ginevra lo guardò perplessa

Intanto Adele stava sospirando. Ora doveva trovare una collocazione per il secondo anno di università*.
"Penso che ritornerò a casa,almeno per un pochino" pensò e prese il telefono. Compose il numero.

Adele: pronto,mamma

Mamma: oh cara, come stai?

Adele: bene bene. Mamma,credo che ritornerò per un pó di giorni a casa,ci sono problemi

Mamma: certo che no cara, quando ritorni?

Adele: domani

Mamma: okay, lo dico a tuo padre. Ci vediamo domani tesoro-disse dolcemente alla figlia

Adele: ciao mamma-chiuse la chiamata e si diresse da Lidia. Per quella notte avrebbe dormito lì.
Da Lidia

Adele bussò alla porta e una ragazza bruna l'aprí

Lidia: Adele,come stai? Ho saputo...

Adele: sto bene tranquilla-sorrise-ti posso chiedere un favore?

Lidia: certo

Adele: posso rimanere a dormire qui stanotte?

Lidia: okey,ma ti avviso. Ho un ospite che si è auto-invitato-sbuffó e fece gesto di accomodarsi

Adele:ahhaha,tranquilla-entrò in casa e vide Liam intento a giocare alla PS4-Liammm,ciao è?!-salutò ironica

Liam: oh ciao-rispose senza staccare lo sguardo dalla tv

Adele: maschi-disse e sospirò

Liam: NOOOOOOOO,NON CI RIUSCIRÒ MAI. È TROPPO DIFFICILE QUESTO BOSS-urlò sbattendo il joystick per terra.

Adele: ma tu cosa ci fai qui?

Liam: passavo da queste parti e ho pensato di venire a trovare Lidia- rispose prendendo Lidia per le spalle che,ovviamente,arrossì

Adele: ah ok- sorrise-io vado a dormire

Liam: perché così presto?

Adele: domani parto. Ritorno per un pó a casa

Liam: ah ok. Allora notte-disse abbracciandola

Adele si diresse in camera,si coricó sul letto e si addormentó

*poiché è giugno,l'università chiude

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