Capitolo 50

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Con il corpo pieno di acciacchi e piccoli graffi, entrò  nella stanza.
Vide Adam disteso sul letto, con il volto coperto dal braccio.
Adele si avvicinò piano, ma sapeva che lui l'aveva sentita.
La ragazza delicatamente gli scostó il braccio dal viso...voleva rivedere quei occhi che l'avevano fatta innamorare, quei occhi di un colore infinito, quei occhi glaciali che ti riuscivano a sciogliere il cuore.
Ma, si ritrovò una pozza nera, vuota ed inespressiva.

Adele: Adam...
Il ragazzo sospirò e volse lo sguardo verso l'interlocutore.
Non disse niente...

Lentamente la ragazza si chinò verso di lui, si fece posto sul letto e si distese affianco.
Continuarono a guardare il soffitto all'infinito, quando Adele sentì una mano fredda sfiorare la sua, per poi stringerla intrecciando le dita.

Sentiva l'insicurezza e l'imbarazzo  in quel gesto, ma sopratutto la vulnerabilità del momento.
Tutto finí quando  Adam si alzò di scatto dal letto.
Quella rottura improvvisa gli fece male.

Adele:  Adam io sono qui...ti prego perdonami se ti ho abbandonato così,  su due piedi.
SFOGATI, LIBERATI da tutta l'angoscia che ti opprime...
Sarò felice di accogliere i tuoi problemi.
I tuoi problemi sono i miei, perché io...

Non riuscì  a finire la frase che si sentì prendere il polso e trascinare.
Si ritrovò con il volto nel suo petto, mentre lui gli accarezzava i capelli. La stava stringendo fortissimo, fino a farle male.
Spaesata, Adele cercó di alzare la testa per guardarlo, ma Adam fece pressione per impedirglielo.

Adam: non mi guardare...sono patetico.-disse scocciato

Adele cercó il suo sguardo con la coda dell'occhio e la vide...

Era esile e sinuosa, del colore della sua pelle riflessa.
Scendeva lenta e timida ma,allo stesso tempo, con rabbia e delusione.

Adam si portò una mano sulla bocca, mentre con l'altra cercava di tener ferma la ragazza, che con un movimento veloce si allontanò e lo fissò dritto sul volto.

Le guance rosse,le lacrime pronunciate e i singhiozzi trattenuti

Adele gli si avvicinò e con la mano gli sfiorò la guancia, con un delicato gesto, asciugando quelle gocce d'acqua . Il ragazzo non riusciva distogliere lo sguardo...ne era ammaliato.

Lei gli regalò un casto sorriso e un abbraccio pieno d'affetto, o meglio d'Amore.

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