Ruth's pov
Harry e Scar. Scar ed Harry.
Lui che baciava lei. Lei su di lui. Le sue morbide e delicate labbra su quelle della mia migliore amica, o quello che una volta lo era.
Come hanno potuto farmi una cosa del genere? A me, che ci sono sempre stata per entrambi. A me che stavo con il riccio. Sapevo che non c'era nessun rapporto profondo da parte di entrambi, era più che altro una forte attrazione fisica. La vera sorpresa -e dolore- mi è stata inflitta da quella che pensavo fosse quasi una sorella per me. Dopo tutto quello che ho fatto per lei, il tempo che le ho dedicato nel consolarla dopo l'ennesimo litigio in casa Tomlinson o quando i genitori non ne volevano più sapere di lei o ancora quando quello stronzo di Logan la lasciò appena si svegliò da sei mesi di coma causati, anche se indirettamente, da lui.
Ne aveva passate tante quella ragazza e ogni giorno mi chiedevo con quale forza riusciva ad alzarsi e cominciare la giornata affrontando tutte le difficoltà e paure che aveva, anche se cercava di nasconderle. Ma io la conoscevo troppo bene per non notarle, ero l'unica persona che le era rimasta accanto, anche il fratello Louis l'aveva lasciata alla sua solitudine dopo che scoprì la fidanzata tradirlo con Logan. Proprio per questo, faceva così male vederla baciare Harry. Non ero molto arrabbiata, no, non lo ero affatto, io ed Harry ci divertivamo solo.Ero semplicemente delusa, non me lo aspettavo una cosa del genere, non da lei, non a me.
Mi trovavo nel posto sbagliato al momento sbagliato. O il contrario? Si, insomma, me l'avrebbero detto se non li avessi visti? Sarebbe stata sincera Scar nei miei confronti? O mi avrebbe tenuta all'oscuro di tutto, magari raccontandomi bugie?
Quelle domande senza risposta mi ronzavano in testa aggravando già il fastidioso mal di testa che mi era venuto.
"Hey" esclamò debolmente Harry una volta che tornò da me. Anche se la voglia era tanta, non me ne andai dal locale solo per vedere che cosa sarebbe successo in seguito, ma non vidi più la figura della mia migliore amica. Se ne era andata.
In compenso mi accorsi del leggero colorito rossastro che aveva una guancia di Harry e non ci misi molto per collegare tutto e capire. Scarlett.
Scarlett's pov
Velocità. Adrenalina. Dipendevo unicamente da essa. Il brivido dell'ebbrezza che provavo ogni volta su quella moto, ormai compagna di vita. Mai scopata più gratificante, canna più dissipante, rissa più epica mi aveva dato le stesse sensazioni di quel momento. Io, la mia moto e la vita che stavo mettendo in gioco, di cui in fondo non mi importava granchè.
Libera, ecco come mi sentivo ogni volta su quella moto, come una farfalla al vento che non può essere rinchiusa. La libertà è questo. Quella sensazione paradisiaca di non avere limiti o costrizioni, responsabilità o doveri. Quella era la peggiore delle droghe, perché una volta che ne hai avuto un assaggio, ne vuoi sempre di più, fino a non poter vivere senza.
Il vento tra i capelli che mi inondava il viso rendendomi difficile respirare a quella velocità. La mia moto era l'unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento, non solo per distrarmi e non pensare al riccio e alle sue labbra, ma per schiarirmi le idee circa quello che mi stava succedendo dentro. Una guerra interna stava prendendo piede dentro di me, una lotta che conosceva un'unica risposta. La mia Ducati.
Percorsi molta strada senza nemmeno rendermene conto, perdendo il senso dell'orientamento e non badando all'orario. Infatti, mi sorpresi quando, ancora sulla moto, vidi le prime luci dell'alba spuntare. Decisi di tornare a casa recuperando quella poca razionalità che mi rimase e che mi permise di ricordare la strada.
Ero a circa una decina di chilometri dalla mia destinazione, quando il cellulare incominciò a squillare. Decisi di ignorarlo, ma questo continuava a riprodurre quella suoneria che in poco tempo iniziai miserabilmente ad odiare.
Stanca dell'ennesimo squillo, accostai e risposi senza nemmeno guardare il nome dello scocciatore.
"Pronto?" sbuffai irritata. Chi mi voleva cosi tanto alle prime ore del mattino?"Pronto, la signorina Tomlinson?" rispose la voce di una donna dal tono posato e tranquillo.
"Si, sono io. Con chi parlo?"
"Sono l'infermiera Chanders, ho trovato il suo numero nella rubrica del cellulare di quello presumo essere suo fratello" spiegò.
Louis. Perché cazzo un'infermiera aveva il cellulare di Louis. Preoccupazione e paura assalirono ogni fibra del mio corpo.
"La chiamo dal Bradford Hospital. Suo fratello ha avuto un incidente."
Incidente.
Bastò quell'unica parola per farmi riattaccare il telefono e montare nuovamente sulla moto in una destinazione diversa da quella di casa.
STAI LEGGENDO
・฿urn ₩ith Me・
Fanfiction⎨Burn with me⎬✞ Poco più di vent'anni, bella come il sole, bionda, occhi azzurri ed un fisico perfetto. Il sogno di ogni ragazzo. Peccato che Scarlett non voglia essere il loro sogno. Lei i ragazzi li sfrutta e li usa a suo piacimento proprio come h...