・Ventesimo ₡apitolo・✞

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Una luce proveniente dalla finestra socchiusa bruciò i miei occhi ancora addormentati ridestandomi dalla tranquillità del sonno.

"Devo ricordarmi di comprare una tenda" borbottai tra me e me appena appoggiai i piedi sul freddo pavimento.

Scesi le scale traballando con gli occhi ancora socchiusi, quando un profumino invitante mi attirò in cucina.

"Buongiorno!" esclamò Harry lasciando i fornelli dove stava cucinando a torso nudo per stamparmi un dolce bacio a stampo.

"Buongiorno a te" risposi sorridendo sulle sue labbra.

"Ho preparato la colazione. Spero ti piacciono i pancakes" mi porse il piatto dall'odore succulento.

"Come mai questo dolce risveglio?" domandai addentando il cibo.

"Sai, dopo gli esiti di stanotte, mi sono svegliato di buonumore e soprattutto affamato..." sorrise malizioso riferendosi alle nostre intense prestazioni ma piuttosto stancanti.

"Io conosco un modo per ricambiare questa meravigliosa colazione" pronunciai sensuale prendendogli la mano e portandolo sul divano facendolo sedere.

"Ah davvero? E chi sa perchè qualcosa mi dice che sarà molto... piacevole" disse passandosi la lingua sul labbro superiore.

"Chi sa..." scrollai le spalle lasciando la frase in sospeso.

Mi posizionai a cavalcioni su di lui per poi fiondarmi sulle sue labbra appassionatamente. Schiuse immediatamente la bocca quandi sentì la mia lingua chiedere l'accesso.

Appoggiò le mani sui miei fianchi per mantenermi ed io nei suoi capelli massaggiando dolcemente quei riccioli che mi facevano impazzire.

Un suo mugolio di piacere mi fece capire che apprezzava le mie azioni, e ne ero compiaciuta.

Nel bel mezzo del bacio, abbandonai le sue morbidi e calde labbra per scendere sul suo collo. Gli lasciai una scia di umidi baci per poi soffiarci sopra, ottenendo come risultato brividi sulla sua pelle. Mi concentrai su un punto in particolare su cui lasciai i segni dei miei denti per poi succhiare per anestetizzare la parte arrossata.

"Adesso tutte sapranno che sono tuo" ansimò con un espressione di puro piacere e leggermente dolorante stampata sul viso.

Quella affermazione mi lasciò basita per un momento. Non pensavo di essere al punto di una relazione dove già appartenevamo all'altro. Decisi di lasciare questo pensiero da parte per dedicarmi a qualcosa di più... piacevole.

Spostai una mano dai suoi ricci ai suoi pettorali scoperti che sfiorai delicatamente per continuare il percorso e procedere verso gli addominali pronunciati. Tracciai dei segni astratti con le punte delle dita fino ad appoggiare l'intera mano sul suo pantalone di tuta.

"Mmmh... qualcuno qui è già sveglio" sussurrai maliziosa al suo orecchio iniziando a massaggiare da sopra il pantalone il suo membro già eretto.

"S-Sca..ar.." ansimò buttando la testa all'indietro.

"Si, Harry?" chiesi con tono innocente.

"Non... no- ah.." gemette sommessamente. Gli abbassai leggermente i pantaloni continuando a massaggiarlo attraverso i boxer.

"T-ti prego.." sussurrò all'estremo delle forze. Lo stavo torturando, ma volevo che fosse lui a dirmi cosa volesse.

"Ti prego cosa? Che cosa vuoi?" domandai ingenuamente cercando di reprimere le risate.

"Scaar.. sei una stro- ah... nza."

"Lo so. Dimmi però cosa vuoi." Continuai così per altri cinque minuti buoni finché non si decise a parlare.

"Prendilo in mano cazzo!" sbottò senza forze.

Risi soddisfatta per poi infilare la mano nei suoi boxer e tirare fuori il suo membro gonfio e leggermente rosso.

Iniziai con movimenti lenti e delicati partendo dalla base fino ad arrivare in cima e scendere di nuovo.

"Dio Scaar" gridò Harry sotto di me mantenendosi al poggiatesta del divano per il piacere quando iniziai ad aumentare il ritmo.

Accompagnai i miei movimenti con baci poco casti per cercare di coprire i suoi gemiti che si fecero sempre più pesanti, segno che stava per venire.

Passai così ad accarezzargli e massaggiargli la punta gonfia che si svuotò nella mia mano. Continuai a massaggiarlo sempre più lentamente fino a far cessare i miei movimenti.

"Cazzo Scar" esclamò affannato. "Fai magie con quelle mani" continuò appena riprese fiato provocandomi una risata soddisfatta.

"Devo andare in palestra. Rimani qui o vuoi un passaggio?" gli domandai appena uscita dalla doccia.

"Devo andare a lavoro tra un'ora. Accetterò il passaggio" rispose sorridente venendo verso di me e baciarmi.

Non mi sarei mai abituata a quelle azioni normali per due che stanno insieme. Mi ero dimenticata come fosse stare abitualmente con qualcuno, volevo provarci veramente con Harry. Nonostante la sua testa di cazzo, era un bravo ragazzo.

Lo lasciai davanti al centro tatuaggi in cui lavorava e mi diressi in palestra.

"Ciao Daniel. Ruth è già qui?" domandai all'uomo appena arrivai.

"Hey Scar! Si, sta facendo riscaldamento."

Lo ringraziai e la raggiunsi dopo essermi cambiata.

"Ciaoo Scaar!" esclamò forse un po' troppo felice scendendo dal tapis roulant e fiondandosi tra le mie braccia.

"Ma cosa avete tutti da essere così felici oggi?" mi chiesi riferendomi anche al riccio.

La ragazza si staccò da me per guardarmi stranita. Non sapeva ancora di me ed Harry.

"Niente, lascia perdere. Allora cosa ti è successo?" continuai.

"Mi è successo di essere innamorataa!" pronunciò su una mia spalla proseguendo a striturarmi.

"Woo woah! Frena l'entusiasmo e fammi capire. Tu.. di chi?" Ruth th è stata con molti ragazzi, uno diverso ogni due settimane, ma non ha mai detto di essersi innamorata.

"Niall sciocchina. Te ne avevo parlato" spiegò con un sorriso a trentadue denti.

"Sì ma non pensavo fosse una cosa seria. Sonofelice per te!" Ok questo Niall aveva decisamente attirato la mia attenzionee soprattutto curiosità.

・฿urn ₩ith Me・Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora