54

1.8K 204 46
                                    

Aymor
Will mi fissava in uno strano modo inizialmente come se non credesse realmente che io fossi lì. Ma quando per la sorpresa della sua presenza sussurrai il suo nome tutto sembrò tornare come prima del preparadiso. Non era comparso solo lui, Grytelk aveva portato con se il suo famiglio, James e... «Lisa» dissi sbigottita «Perché li hai coinvolti portandoli qui?» conclusi guardandolo in cagnesco.

«Hai riavuto i tuoi poteri?» chiese ignorando completamente ciò che avevo detto.

«Mai domanda fu così stupida e scontata. Ma dimmi te le prepari prima o ti vengono spontanee?» disse Damien con sorriso malefico.

«Ti defenestro» rispose Grytelk ringhiando e avvicinandosi. Il suo famiglio gli si affiancò in un lampo soffiando e lo stesso fece il lupo di Damien ringhiando.

«Mi piacerebbe sapere come farai visto che ho deciso di gambizzarti.» Il clima era tra i più neri di sempre e scariche di potere demoniaco erano visibili tra quei quattro bellicosi. Sarebbe finita come l'ultima volta prima della caccia.

«Basta! Fermi!» dissi urlando e frapponendomi tra loro, prima che un'altra parola potesse scatenare la battaglia.

«Togliti di mezzo!» urlarono rabbiosi all'unisono.
«Gemelli separati alla nascita» borbottò James cercando di smorzare la tensione e mi guardò per avere manforte. Peccato che non fosse il momento adatto alle battute. Il famiglio di Grytelk fletté gli arti posteriori e con un balzo felino saltò addosso a James. Usai il mio potere per bloccarlo a mezz'aria e si pietrificò con le fauci a un passo dalla gola di James. Lisa fece un urletto strozzato, ma più per lo spavento visto che non poteva vedere che suo fratello si trovasse proprio lì.

«Forse, dovrei imparare a tenere la bocca chiusa...» suggerì James toccando con mano tremanti la zanna di quel felino che era a qualche millimetro dalla sua giugulare. 

Lo guardai di sottecchi per farlo tacere e fortunatamente ebbi l'effetto desiderato. Will ammirava sbalordito il felino avvolto dalla tenebra che lo immobilizzava seguendo il filo fino all'origine: le mie mani. Poi i suoi occhi dello stesso colore del cioccolato fuso si posarono direttamente sui miei e quello che lessi era stupore ma anche timore. Sicuramente adesso mi vedeva come il mostro che ero...

«Non potrei mai essere suo fratello. Lui è proprio un Angelo! Osp scusami soffro della sindrome di Tourette dico sempre la verità...» ridacchiò «Volevo dire che dico sempre cosa mi capita per la testa» concluse Damien pizzicando ancora Grytelk. Che questa volta però non rispose verbalmente, ma passò direttamente all'azione lanciando un chakram che roteò vorticosamente tagliando l'aria e producendo un fischio appena percettibile.

 Damien invece di scansarsi rimase immobile e con un filo di tenebra afferrò l'arma saldamente, mentre roteava estremamente affilata, davanti i suoi occhi.

Quei due erano incorreggibili e senza alcun freno. James era solo d'ostacolo, la presenza di Will e Lisa mi stava rendendo isterica. A peggiorare il tutto c'era il fatto che non avevo la minima idea di come raggiungere le terre di nessuno.

«Mi sono stancato di giocare Damien quando vorrai un vero scontro nelle terre demoniache dimmi l'ora e il giorno... Ops che sono sbadato, dimenticavo che tu sei stato bandito.» Il ringhio di Damien e del suo lupo mi entrò fin dentro le ossa.

«Stop!» gridai nuovamente alzando due muri di tenebra per fermarli entrambi. «Chi oserà disobbedirmi anche questa volta dovrà battersi prima con me.»

«Allettante» sentii sussurrare a Damien. Mentre Grytelk sapendo di cos'ero realmente capace rimase in silenzio.

«Grytelk perché li hai portati qui?» domandai nuovamente visto che prima ero stata ignorata.

«Ti ricordo che per andare nelle terre di nessuno e tornare indietro c'occorrono due esseri umani. Già t'eri dimenticata principessa?» La sua voce tra il serio e il divertito era stuzzicante.

«Potevamo prendere degli umani a caso» gli suggerii redarguendolo. Lui alzò semplicemente le spalle. Le acque sembravano essersi calmate così abbassai i muri divisori che avevo eretto. «Will, Lisa e James aggrappatevi a me che v'accompagno a casa.» Will cercò guardandosi attorno sicuramente il famoso James, che però non poteva vedere.

«Io rimango al tuo fianco» disse James librandomi vicino. Lisa pur non sentendo cosa avesse detto il fratello l'imitò e aggiunse «So già tutto.» Questo mi fece comprendere quanto James fosse inadatto come fantasma custode di sua sorella. 

«Dove vai tu, vengo anch'io» dichiarò Will con voce ferma.

«Bla bla bla... ma come sei romantico mio caro» lo prese in giro Damien facendo la voce da nonnina e con una mano imitava il becco di una papera.

«Le tue parole ci hanno commosso» aggiunse Grytelk proseguendo sulla stessa linea di Damien e finse di asciugarsi le lacrime con fare teatrale.

Li preferivo quando volevano tagliarsi a pezzettini a vicenda, era inquietante quanto riuscivano a spalleggiarsi quando andavano d'accordo. James diede parola al mio pensiero come sempre non sapendo tenere la lingua al suo posto. M'irrigidì preparandomi al peggio però questa volta tutti scoppiarono in una sonora risata tranne Will e Lisa, che poverini si guardavano in giro imbarazzati.

Grytelk
Un'immensa e dettagliata cartina della terra era distesa sulla scrivania di Damien. Stavamo analizzando dove si potesse trovare l'entrata per le terre di nessuno. 

«Il fuoco fa pensare a un vulcano» disse Will intromettendosi in affari che non lo riguardavano. Damien e io all'unisono gli lanciammo un'occhiataccia mentre Aymor prendeva in considerazione la sua idea. Era proprio uno stupido umano che tentava d'ingraziarsi la mia principessa.

Damien
«Mi fa piacere poter esserti d'aiuto» sussurrò quel Gillo facendo gli occhi dolci a Aymor. 

«Potresti tacere qui c'è qualcuno che sta seriamente ragionando» lo zittii per non ucciderlo. Grytelk lo guardava male quanto me. Molto bene, almeno potevo contare sul suo aiuto per inchiodarlo al muro e lapidarlo quando fossimo ritornati dalle terre di nessuno. Sempre se avessimo fatto ritorno...

Avevo sentito di moltissimi che una volta messo piede in quelle terre non facevano più ritorno. La maggior parte partiva per trovarle e si ritrovava a scoprire altri mondi paralleli oppure a scomparire nel nulla come se non fosse mai esistito.

James
Trattenevo a stento le risate. Grytelk e Damien erano due pile cariche che riversavano sul povero Will ogni possibile battuta malefica. La loro gelosia per Aymor era riuscita a metterli d'accordo, non lasciavano tregua a quel ragazzo che provava a dire la sua sul luogo da trovare.

 «Gildo non dare aria alla bocca se non hai niente d'importante da dire» lo rimbrottò Damien sbagliando di proposito il suo nome.

«Non vogliamo che nella tua boccuccia di rose entri qualche mosca» rispose Grytelk dando un'occhiata complice all'altro demone.

«Perché sappiamo tutti dove si poggiano le mosche nella...» le cattiverie di Damien vennero interrotte da Aymor «Vogliamo concentrarci?!» 

Entrambi a malincuore si zittirono per qualche minuto, ma bastò un'altra parola di Will per farli scattare con nuovi insulti sempre più originali. 

Eravamo uno strano team composto da: tre demoni di cui due erano accompagnati dai loro rispettivi famigli, due umani e un'anima errante. Ma per quanto fossimo bizzarri ero stranamente sicuro che avremmo fatto grandi cose, almeno fino a quando Grytelk non rovinò tutto dicendo «Prepariamo l'esca per catturare dei piccoli mezzi uccelli luccicanti»


Aymor Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora