Aymor
L'affare che batteva nel petto si blocco di scatto ed esplose in milioni di piccoli pezzi, che come chiodi appuntiti mi ferirono ogni centimetro del corpo. Che senso aveva avere qualcosa di così debole e fragile da spezzarsi così facilmente?Chiusi gli occhi. Rividi me, lui e quel bacio che non c'era stato. Volevo spegnermi. Avere un tasto off.
Mi sentivo come se avesse afferrato il mio corpo tra le dita della sua mano, e dopo avermi fatto provare il calore della sua pelle, con l'inganno e le lusinghe avesse deciso di grattugiarmi finemente ogni cellula del corpo.
Illusa. Ero solo un'illusa... Ero sicura di aver letto nei suoi occhi lo stesso desiderio che scorreva nelle mie vene. Quanto mi sbagliavo...
Aprii gli occhi e per quanto mi pizzicassero per implorarmi di lasciar scorrere le lacrime, io mi rifiutai categoricamente. Piuttosto mi balenò in mente un pensiero estremamente malsano ma infinitamente calzante.
Avevi spezzato il mio cuore pulsante, dentro c'eri tu Damien. Ti sei condannato da solo...
Mi smaterializzai con un sorriso malefico che m'illuminava le labbra. Oh quanto poteva essere dolce la vendetta!
Trovai James e Lisa ad attendermi nella stanza del cacciatore di anime. Entrambi avevano un viso sconvolto.
James
Oh merda! Merda! E ancora Merda...
Da quando sono diventato così scurrile? Dialogai mentalmente con me stesso.Forse quando Aymor è scomparsa, chi solo da dove, lasciandomi con due demoni che volevano morto subito il moro al mio fianco?
Oppure quando anche Damien è scomparso e Grytelk è diventato molto più inquietante?
O ancora quando Grytelk ha preso Will con la forza e sono scomparsi nel nulla?
Avevo l'imbarazzo della scelta. Signor James, anima errante, quale opzione sceglie per perdere più velocemente la testa? Il contorno di tutto quel potpourri era che Aymor si materializzò all'improvviso ma di Will e Grytelk non si vedeva nemmeno l'ombra.
Lisa al mio fianco era pallidissima, conoscevamo Will da quando eravamo piccoli e non volevamo gli accadesse nulla di male.
Ma d'altronde non era chiaro che avere a che fare con i demoni avrebbe avuto delle implicazioni?
«Dove sono Grytelk e Will?» chiese Aymor accorgendosi della loro mancanza. Io mi guardai in giro nella speranza che saltassero fuori da un momento all'altro gridando "Tana per tutti" come quando si gioca a nascondino. Ma la mia fortuna sfacciata permise che anche questo non accadde.
«Non ci sono...» risposi esitante. Lisa ancora non parlava.
«Grazie per aver fatto notare l'ovvio James.» Aymor sembrava essere tornata la stronza secca della prima volta che la incontrai. Sguardo glaciale e il suo corpo trasudava odio.
«Perché non sono qui?» chiese con un tono privo di pazienza.
«Prima sei andata via tu, poi è scomparso quel fustacchione di Damien e in fine Grytelk insieme a Will.»
«Grytelk è andato via insieme a Will?»
«È quello che ho appena detto» strillai come una donnina allargando le braccia.
«Merda!» disse imprecando.«Stessa cosa che ho pensato anch'io»
«Hai idea di dove possa averlo portato?» domandò Lisa stringendosi una mano nell'altra talmente forte da avere tutte le nocche bianche.
«No» rispose Aymor lasciandoci senza speranza e abbassando la testa. Poi però disse «Forse...» mi guardò negli occhi. «Le harpazein sono attratte dal canto di una sirena. Ma c'è anche un altro modo per richiamare la loro attenzione.»
«Quale?»
«Il sacrificio di un umano con il rito emozein» poi abbassò il tono di voce «l'incanto richiama una harpazein che dopo aver risposto alle tue domande accetterà il dono portato. L'umano verrà dissanguato e il suo cuore sarà mangiato in volo nel punto più alto del cielo, per far vedere agli angeli cosa fanno le harpazein a quei deboli umani a cui tengono tanto.»Dei brividi di terrore mi salirono lungo la schiena. Lisa si portò una mano alla bocca producendo un urletto di sgomento.
«Lo salverai, vero?» le chiesi colpito da un improvviso déjà vu.
«Tu cosa credi?» disse porgendomi una domanda retorica e piccoli lampi di elettricità nera le vorticarono sul corpo.
«Rimani qui con Lisa» questa fu l'ultima cosa che affermò prima di smaterializzarsi.
Will
Dal momento in cui Grytelk mi aveva afferrato il polso capii che ero in pericolo. Infatti quel demone losco aveva pessime intenzioni. Ci eravamo materializzati in una piccola cavità dove l'aria che entrava nei polmoni sembrava leggerissima e quasi finta. Gli occhi di Grytelk mi scrutarono.
«Hai freddo?» disse vedendo che tentavo di abbracciarmi da solo e strofinavo i palmi delle mani sugli avambracci.
«Non vogliamo che il nostro Willy si raffreddi... tieni metti questa intorno al collo.» Mi lanciò una corda che aveva un nodo scorsoio. Capii immediatamente che era quello usato per l'impiccagione. Sentii un'improvvisa tensione attorno al collo.
«Vuoi uccidermi?» domandai stupidamente.
«Nooo... voglio insegnarti a lavorare all'uncinetto.» Rise facendomi vibrare le viscere.
«Potrei sapere almeno il perché?» Lui si mosse nel poco spazio a disposizione gettando per terra qualcosa di simile al sale. Ma era una polvere dorata dotata di luce propria.
«Uno dei tanti motivi è che mi stai su cazzo! Può bastarti?» Il suo tono era neutro e la calma con cui diceva quelle parole era solo una conferma che la mia pelle non sarebbe, ancora per molto, rimasta attaccata al mio corpo.
«Poi solo perché mi fai un pizzico di pena ti dirò il secondo motivo. Hai la più pallida idea di dove ci troviamo?»
«No» risposi sinceramente e incredibilmente privo di paura.«Tra le cime dell'Himalaya. Precisamente in una grotta viva scavata circa a sessanta metri d'altezza nel nord del Nepal, in una gola che supera senza ombra di dubbio il Gran Canyon. La tua razza crede che siano un mistero archeologico. Mentre in realtà sono abitate dal maggior numero di harpazein mai stato registrato. La pecca è che non amano mai stare nel loro covo, preferiscono sorvolare i cieli e camminare nelle terre per trarre più informazioni possibili.» Si fermò per recitare alcune parole incomprensibili, dopo aver completato uno strano disegno con quella misteriosa polvere dorata. Poi con i suoi occhi rossi e completamente non umani mi fissò.
«Le informazioni hanno un prezzo. Tu sarai la mia moneta di scambio. Le harpazein ti dissangueranno e strapperanno il tuo cuore per nutrirsene in volo. Per questo ho deciso di graziarti...» fece una pausa e drizzò la schiena «Ti ucciderò adesso così non soffrirai lentamente. In fondo anche se sono un demone ho un minimo di compassione per i più deboli.» Rimarcò le ultime parole per ricordarmi che non aveva dimenticato quello che avevo detto rispondendo agli insulti suoi e di Damien. Poi con della tenebra sfilò dalle mie mani la corda per assicurarmela al collo con la forza.
«Pronto per morire debole mortifero?»
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Aymor
ParanormalNelle terre demoniache, dove l'acqua ha lo stesso colore del sangue e il sole è nero come la pece, sta per accadere qualcosa che rivoluzionerà le sorti di tutti i mondi. Il gran maestro demone Reaboss tira le redini di un regno dove la pace sembra s...