capitolo 14

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Alle tre mamma rientro. Si avvicino al tavolo dove stavo scrivendo lesse il nome di Brian. Si arrabbio subiti. Mi chiese chi fisse e io risposi :"il mio ragazzo". Lei era arrabbiatissima. Prima che mi facesse un altra sfuriata mi alzai,presi le chiavi e la giacca. Uscii di casa. Sbattei la porta e camminai diretta verso il parco. Entrai dal cancello e mi ritrovai trq l'erba e agli alberi. In lontananza c'era un ragazzo sdraiato nell'erba. Io andai verso il piccolo laghetto che c'era dopo le panchine. Mi sedetti sulla sua riva e fissai l'acqua fino a quando una mano non mi si poso sulla spalla. Nell' acqua vidi il riflesso del ragazzo che era sdraiati nell'erba a dieci metri da me. Mi si sedette accanto e mi guardo. Lo salutai freddamente e lui si presento in modo molto gentile. Si chiamava Alberico. Aveva 17 anni, come Brian ,ed era originario di Bari. Io mi presentai. Mi chiese se andava tutti bene. Accennai un sorriso e risposi :"Bene". Storse il naso, aveva capito che non era vero. Infatti dopo un secondo rispose :"certo, e io sono giapponese. Racconta , sono un ragazzo affidabile e sto cercando di farmi degli amici dato che mi sono apprna trasferito qui.". Lo guardai negli occhi, era sincero. Lo si vedeva dalla luce che aveva nello sguardo e nel suo sorrisetto. Gli spiegai quello che era successo a Michele e a casa. Rispose con un :"io so cosa ti serve!" e tiro fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca. Me ne porse una , non sapevo se accettarla o rifiutare. Alla fine accettai , non avrebbe fatto poi cosi male.. Da gentil uomo me la accesse e tirai il promo sbuffo di fumo. Tossii un po ma mi piaceva. Dopo pochi tiri mi rilassai. E Alberico mi racconto un po della sua vita. Era perfetta. Solo la mia era un completo disastro. Mi lasciai cadere nell'erba ,con ancora il fumo che usciva dalla mio bocca, chiusi gli occhi.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora