capitolo 35

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Quando una mano mi afferro lo zaino e mi strappo dalla mano di Alberico. Vidi cio che non avrei mai voluto vedere. Gli occhi di Brian erano fissi sui miei. Erano arrossari e le occhiaie marcate li rendevano ancora piu spenti. Prima che potessi allontanarmi mi strinse i polisi, "baciami...ti prego" e strinse ancora piu forte infilando le unghie nella mia pelle. Lo baciai per cercare di liberarmi, la mia espressione di dolore gli fece capire che doveva mollare la presa. In quel momenti fu strattonato via da me, Alberico lo sbatte al muro e inizio a picchiarlo. Non riuscivo a guardare. "È tutta colpa tu" ringhio una voce alle mie spalle, la riconobbi subito. Simone, "guarda che hai fatto" sbraito costringendomi a guardare la scena. Brian aveva rovesciato la situazione, Alberico era sbattuto al muro, si stava lasciando picchiare. Che gli prendeva? "Io la amo tu la stai solo prendendo in giro, so chi sei e cosa vuoi!" urlo Brian "cosa credi che sia qui ubriaco a dartie senza motivo eh?!" aggiunse. I meie occhi si riempirono di lacrime. Corsi a dividere quei due. Guardai Alberico negli occhi "ti sto dando solo problemi..." mi sussurro piangendo. Mi spinse via. Corsi verso la porta della scuola quando un ragazzo mi fermo. "Fermati, sanguini... Andiamo in infermeria. Di me ti puoi fidare. Non ti farò del male" disse in tono dolce. Abbassai gli occhi e vidi i miei polsi coperti di sangue e lividi. Era stato carino con me. Entrammo a scuola e mi accompagno nella stanzetta in fondo al corridoio. Mi fede sedere sulla sedia e chiamo una ragazza che si mise a cercare delle benede e del disinfettante." Piacere sono Andera ma chiamami pure Jaser" mi disse sorridendomi. Lo abbracciai "sono Emma" dissi, non lo conoscevo ma i suoi occhi mi davano fiducia.

Scusate se posto poco ma ho un po da fare. Spero vi piaccia la storia.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora