capitolo 90

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Mi avvicinai a lui, quando gli sfiorai la spalla i suoi occhi si puntarono su di me e istintivamente lo abbracciai. "Io ho provato a svegliarti ma non ce l'ho fatta. Vederti soffrire perfino nel sonno era straziante." disse lui con la voce spezzata. Gli presi il viso tra le mani "ora va tutto bene." dissi per poi baciarlo. Lui si alzò dalla poltrona e mi cinse la vita con le mani. Approfondì il bacio e inizio a camminare facendomi cadere sul letto dopo una decina di passi. Mise le mani ai lati della mia testa e iniziò a baciarmi. Mi staccai dal bacio e gli sorrisi prima di sfilargli la maglia nera che indossava. Lui fece lo stesso con la mia maglia e ovviamente il resto dei nostri vestiti finì sul pavimento. Ci abbandonammo l'uno all'altro. Quella sera fu una delle più belle passate insieme. Mi fece tornare in mente la prima volta. Era stato tutto così dolce e pieno d'amore. Mi addormentai tra le sue braccia, era il mio posto preferito.
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Fui svegliata dalla pioggia che scorosciava incessantemente sul paesaggio coperto da una coltre grigiastra. Andai in bagno e mi lavai il viso, non ricordavo nemmeno che giorno era. Uscii dal bagno per andare a recuperare il mio telefono. Era il 12 febbraio. Andai a controllare il calendario, l'altro ieri sarebbe dovuto arrivarmi il ciclo, mi stupii dato che non era mai in ritardo. Rifelettei un po' per poi correre fuori dal bagno e andare a svegliare Alberico in preda al panico. "A-amore svegliati ti prego. Ho bisogno di una cosa." dissi io cercando di trattenere le lacrime. Alberico aprì gli occhi e mi guardò preoccupato,"dimmi,che ti serve amore? Calmati e poi spiegami" disse lui abbracciandomi. Lo guardai negli occhi, "Ho bisogno che tu vada nella farmacia più vicina a prendermi un... test di gravidanza. C-credo di essere in.." non ebbi il tempo di finire la frase dato che alberico era già corso in bagno con addosso i pantaloni e una maglia. Ne usci dopo due minuti e corse fuori. Tornò dopo un quarto d'ora, mi prese il braccio e mi portò in bagno. Feci il test e dovetti aspettare circa cinque minuti prima di avere il risultato. Intanto feci cambiare Alberico dato che era bagnato fradicio. Passarono i cinque minuti che furono i più lunghi della mia vita. Presi in mano il test. Positivo. Guardai alberico e scoppiai a piangere accasciandomi a terra. Non sapevo se queste erano lacrime di gioia o di disperazione. Ora che sarei diventata madre avrei dovuto iniziare a comportarmi in un modo diverso. Sarei andata a scuola fino ai 6 mesi e poi sarei rimasta a casa per portare avanti il resto della gravidanza. Avrei chiesto a Michele di far venire a vivere Alberico da noi durante i primi mesi da genitori e poi boh. In qualche modo avremmo fatto. Alzai il viso verso Alberico che mi porse una mano e mi fece alzare. Si inginocchiò davanti a me e alla mia pancia dopo di che sollevò la maglia e iniziò a baciarla dolcemente. "Io e la tua mamma ti amiamo di già, non importa se non ti abbiamo cercato, ora importa solo che tu stia bene e che le cose si risolvano" disse lui alla mia pancia. Quelle parole mi fecero sorridere e soprattutto riflettere, Alberico sarebbe stato il miglior padre del mondo. Mi inginocchiai davanti a lui e lo baciai. "Cresceremo questo bambino insieme, tenevo questa sorpresa per l'ultimo giorno qui, ma credo proprio sia il caso di dartela ora." disse lui prendendomi per mano e portandomi davanti alla porta che dava sul piccolo balcone, aprì la porta e mi fece uscire. Quando fummo fuori mi guardò sorridendo, intanto infilò le mani in tasca e mi sorrise."beh allora cosa sarebb..." mi tappò la bocca con un bacio.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora