capitolo 88

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Mi chiusi in bagno, misi la testa tra le mani e mi lasciai scivolare lungo la porta di legno. Iniziai a piangere. Ripensai a quando facevo il solletico cosi a Martina, la mia ex ragazza, non piambevo per il fatto che ci fossimo lasciati anzi, non avevamo mai potuto farlo. Sentivo ancora tutto il dolore che avevo provato quel giorno. Si , perche nel suo ultimo giorno di vita eravamo insieme. Dicono tutti che era stato tutto un incidente ma sapevo che non era vero.

Flash bake di Alberico

Aprii la porta di camera sua ed entrai, tutto era in ordine tranne qualche fazzoletto sporco di mascara, sapevo che aveva pianto. Andai vero la porta del bagno e la sentii singhiozzare. Aprii la porta, lei era seduta sul pavimento con la schiena poggiata al muro. Mi avvicinati a lei e la presi in braccio. La portai sul letto e la coccolai. Passammo la giornata insieme, facemmo l'amore e nella  serata me ne andai. Arrivai a casa e andia a lavarmi, uscii dal bagno e il mio telefono iniziò a suonare. Andai a rispondere ancora con il sorriso per la bellissima giornata passata insieme. Il mio sorriso sorriso si spense all'istante."vieni qui albe ti prego" disse lei al telefono, avevo capito. Corsi da lei e arrivai in camera. Entrai in camera sua e la vidi li,stesa sul letto, era pallida e fredda ma i suoi occhi erano ancora lucenti e sinceri. Riuscivo a vedere il dolore trasparire in essi. Non potei fare altro se non stringerle la mano e dirle che sarebbe andato tutto bene. Morì li tra le mie mani. Ormai la leucemia che aveva da quando aveva 13 anni l'aveva portata allo stremo delle sue forze. Seri dovuto morire io al suo porto

Fine flash bake

Sentii bussare alla porta e aprii. Emma mi guardò negli occhi e mi abbracciò. Mi chiese di raccontarle cosa era successo e io lo feci. Avevo bisogno di sfogarmi. Lei prese la mia testa e la poggiò sulle sie gambe accarezzandomi i capelli in modo dolce. Rimanemmo così per un po dopo di che decidemmo di andare a mangiare qualcosa. Nel pomeriggio girammo per Londra. Andammo persino a vedere il big bang e il london bridge.

Emma prov

Verso le dieci tornammo in stanza e li chiamai Michele. Mi chiese le le cose andavano bene e se mi divertivo. Dopo un po riattaccai e mi sdraiai sul letto. Alberico si mise accanto a me con il computer e così guardammo un film Lemony Snicket's amavo quel film. I ragazzi erano stati così sfortunati ma alla fine erano riuscito a ritrovare la felicità. Era stato cosi anche con me. Ora ero felice, sapevo che la mia vita ora era completa. Quando il film finì mi volta i verso Alberico,spostai il computer e mi addetti a cavalcioni su di lui. Iniziai a baciarlo e coccolarlo "ora stai meglio?" gli chiesi. Lui sorrise e mi strinse. Ci coccolammo ancora per un po e poi ci addormentammo abbracciati. Mi sentivo bene tra le sue braccia. Il suo petto si anlzava e abbassava velocente appoggiato alla mia schiena. Mi lasciai cullare e per tutta la notte rimasi attaccata a lui, con le gambe aggrovigliate e il suo profumo che mi avvolgeva come una coperta. Ripensando a quello che era successo questa mattina mi sentivo un senso di opressione e stupidità. Come avevo fatto a non capire che il mio ragazzo soffriva, avrei dovuto vederlo. Non mi sentivo fa ragazza che meritava ma lo amavo e questo era sicuro.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora