capitolo 93

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Mi svegliai con il suono del campanello, uscii dalle coperte e mi diressi verso la porta. Il pavimento era gelido e la luce del sole mi impediva di aprire bene gli occhi. Sbattei contro la piccola libreria che c'era nel corridoio. Iniziai a saltellare su un piede per il dolore. Arrivai allo porta e aprii con una smorfia di dolore stampata sul viso. Aprii la porta e vidi che era Alberico, era bello come sempre "tutto okay piccoletta?" disse lui. "Oh si beh.." dissi imbarazzata "hai sbattuto il piede un altra volta?" disse lui, annuii e subito dopo lui iniziò a ridere. Non era la prima volta che mi capitava. Finalmente ci baciammo, dopo di che corsi a vestirmi. Uscii dalla camera saltellando mentre cercavo di mettere una delle due scarpe. Quando fui pronta uscimmo e ci dirigemmo verso l'ospedale dove avevo la prima ecografia da fare. Entrammo nella struttura, l'odore di disinfettante era nauseabondo ma proseguii comunque. Arrivammo alla stanza 122 ed entrammo. La dottoressa ci stava già aspettando "Emma Bravi giusto?" chiese lei, annuii e mi sedetti sul lettino che la donna mi stava indicando. Mi scoprì la pancia ed iniziò a farmi l'ecografia. Appena appoggiò quell'oggetto a cui non so dare un nome sulla mia pancia iniziai a sentire un rumore TUM TUM TUM.. rimasi a bocca aperta nel vedere la priccola creaturina dentro di me. "Bene ragazzi il rumore che avete sentito è il battito del bimbo e questo qui è proprio lui, Il viso del Bambino. "mi sembrò che le ultime parole fossero durate secoli. Mi voltai verso Alberico che guardava lo schermo con le lacrime agli occhi. Ora capivo quanto Alberico tenesse a me e a suo figlio. "bene ora tu e tuo fratello potete andare." disse la donna "umh beh lui è il mio ragazzo."dissi io imbarazzata "scusatemi  ma quanti anni avete?" chiese la donna sgranando gli occhi,"io ne ho appena compiuti 17 e lui ne ha 18" risposi tranquillamente. La dottoressa era davvero scioccata, ci porse gli ultimi fogli dopo di che ci lasciò uscire. Andammo verso la macchina e quando entrammo Alberico mi guardò finalmente negli occhi, "sono felice di avere tutto questo " sussurrò lui. Gli sorrisi dopo di che mise in moto la macchina e ci portò a casa. Io salii mentre lui decise di andare a prendere le cose per venire a vivere da me. Alle quattro circa arrivò a casa mia. Entrò in camera e gettò le borse a terra per poi correre da me e prendermi in braccio. Mi fece sdraiare sul letto e mi riempì di baci. Scoprì la mia pancia e bacio pure essa.

Alberico prov

Si lo ammetto, mi ero commosso quando avevo visto mio figlio per la prima volta. Ora ero finalmente a casa di Emma e ci sarei rimasto. L'unico vero problema erano stati i miei, non avevano preso per niente bene questa storia. Dicevano che ero troppo giovane per avere un figlio eccetera. Ma vaffanculo i pregiudizi, io amavo Emma e una famiglia insieme a lei era ciò che desideravo. Questa gravidanza era stata un incidente, ovviamente a causa mia e dei miei ormoni folli, ma ero felice fosse successo con lei e non con altre ragazze con cui ero "uscito", con quelle ci avevo solo fatto sesso mentre con Emma era stato amore a prima vista. Ricordo ancora il giorno del nostro incontro, il sapore delle sue labbra morbide e calde, il suo profumo e il suo sguardo innocente e stanco di combattere allo stesso tempo. Ma l'amore è cosi, inaspettato e stupendo. Sollevai gli occhi dalla pancia di Emma per poi notare il suo sorriso. Iniziai a baciarla, avevo deciso una cosa. Era il momento di presentarla ai miei genitori così che magari le cose sarebbero cambiate.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora