capitolo 84

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Decisi di far finta di niente, arrivai davanti a casa e c'era Albe che mi aspettava già da un po. Gli andai in contro e lo abbracciai " ci accompagna mio cugino al ristorante e poi piu tardi ci verrà a riprendere alla discoteca" disse lui in modo dolce per poi darmi un bacio a  stampo. Salimmo in macchina e lui mi bendo. Non ne capivo il motivo ma vabeh. Iniziammo ad ascoltare la musica e a canticchiare insieme. Dopo un paio di canzoni parti Love Me Luke You Do, amavo quella canzone, inizia a cantare come se fossi una cantante professionista. Sul ritornello Alberico si volto verso di me e fece scontrare le nostre labbra. Iniziammo a baciarci più passionalmente fino a che non mi staccati dal lui con il fiatone. "Ti amo"mi sussurrò lui, sorrisi ma poi mi tornarono in mente le parole di Simone. Questa sera non ci avrei pensato più ma domani ne avrei sicuramente parlato con Alberico. Tornato a sorridere e poggiai la testa sulla spalla di Albe. Mi addormentai, fuori svegliata da qualcosa che si muoveva sotto di me, ero in braccio ad Albe e stavamo andando non so dove. Arrivammo davanti a una porta scura. La primi e davanti a me si presentò una stanza enorme, con tanto di luci e tavoli. Entrai lentamente, mi volta i verso Alberico con le mani sulla bocca, gli corsi in contro baciandolo e subito tanti ragazzi uscirono urlando "Sorpresaaaaaa!". Ero cosi felice, non avrei potuto desiderare di meglio. La festa iniziò e tanti ragazzi e ragazze vennero a farmi gli auguri. Ma uno mi colpi in particolare. Jaser si avvicinò a me e mi strinse. Fui invasa dal suo profumo forte e avvolgente. Quando si stacco dall'abbraccio mi guardò negli occhi e mi porse un piccolo pacchettino "tieni questo è il tuo regalo. Non voglio che dimentichi ciò che siamo stati" mi sussurró quasi malinnconico prima di andarsene verso un tavolo con sopra dei superalcolici. Mi misi in disparte e aprii quel pacchettino. La carta blu avvolgeva un piccolo cofanetto anche esso blu. Rimasi a osservarlo per un po dopo di che lo aprii. Ci trovai dentro l'anello che avevo restituito a jaser l'ultima volta che lo avevo visto a casa mia. Ora però era legato ad una collanina d'oro cosi sottile che avevo paura a toccarla. Mi rigirai l'anello tra le mani per un po prima di notare la scritta al suo interno: Ricordati cosa siamo stati. Ti amo ancora ogni giorno di piu. Rilessi quelle parole almeno dieci volte prima di rendermi conto del significato che avevano per lui. Lo cercai per tutta la stanza senza trovarlo. Ero esasperata, uscii per fumare una sigaretta, la accesi lasigarerta e la portai tra le labbra. Inspirai il fumo caldo "non dovresti farlo"disse una voce dietro di me, mi voltai per trovare Jaser proprio dietro di me. Si avvicinò e mi strinse da dietro, mi voltai e lo abbraccia "jaser io...io ti amo ma non come vorresti tu e soprattutto quanto ti meriti" sussurrai al suo orecchio. Lo vidi staccarsi da me e guardarmi negli occhi "lo so piccola. Io non voglio che tu stia con me perche tutto cio vorrebbe dire  impedirti di stare bene come meriti ma volevo che sapessi che qualunque cosa accada io sarò qui per te sempre e comunque" disse lui. Era una delle cose più dolci che avevo sentito. Mi prese il polso e mi portò dentro senza dire mezza parola. Arrivammo davanti ad albe che aveva un sorriso a trentadue denti. "È ora di darti il mio regalo"sussurrò lui porgendomi...

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora