capitolo 89

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Mi svegliati di buon umore, forse perche Alberico mi aveva svegliata baciandomi e accarezzandomi i capelli o forse perché ero semplicemente felice di trovarmi qui con la persona che amavo. Quando aprii gli occhi lo trovai li accanto a me, sdraiato su un fianco intento a gaudarmi, gli sorrisi e mi sollevai dal letto per baciarlo. Passammo la mattinata a letto a farci le coccole e baciarci. Nel pomeriggio decidemmo di andare in uno dei parchi più belli di Londra, entrammo dall'enorme cancello e iniziammo a camminare per le piccole stradine di ciottoli bianchi. Arrivammo fino ad una panchina immersa tra gli alberi e ci sedemmo, o almeno io mi sedetti mentre Alberico rimase a guardarmi incantato. "Sei così dannatamente perfetta. Hai una luce negli occhi stupenda" sussurrò lui per poi sedersi accanto a me e farmi salire in braccio. Iniziai a baciarlo e ad accarezzargli i capelli. Era bello davvero, aveva reso i miei sogni realtà. In poco tempo aveva cambiato la mia vita. Aveva cambiato la mia vita in tutti i sensi. Aveva cambiato persino il mio carattere, prima di conoscere lui camminavo a testa bassa, alla domanda "perché cammini così?" avevo sempre risposto che mi piaceva guardare ciò che c'era sotto di me. Ero perfino riuscita a convincere me stessa di questa cosa, ma la verità era un' altra...non avevo mai avuto nulla per cui valesse la pena camminare a testa alta. Solo quando ero con Michele riuscivo a essere me stessa. Così dal nulla abbracciai Alberico e iniziarono a scendere delle lacrime calde e salate che andarono a bagnare la sua felpa. Sentii la mano fredda di Albe infilarsi sotto il mio maglione e iniziare ad accarezzarmi la pelle calda ormai coperta di pelle d'oca."shhhh shhhh non piangere, ora ci sono io qui" disse dolcemente dopo di che si alzò con me ancora in braccio e iniziò a camminare verso l'albergo. Entrammo nella stanza e Albe non accennò a farmi scendere da quell'abbraccio infinito. Mi portò in bagno e mi tolse i vestiti dopo di che mi fece entrare nella vasca piena di acqua calda e schiuma. Rimase con me finché feci il bagno. Guardavo il vuoto quando una domanda di Alberico mi riportò alla realtà. "Perchè piangevi cosi?" chiese, non sapevo cosa rispondere ma avevo bisogno di sfogarmi. "Alberico io...io fin da piccola ho avuto grossi problemi. Mio padre ,come già sai, mi picchiava anche violentemente e Michele per evitare che tutto ciò accadesse mi portava in quel piccolo parco dove siamo andati giorni fa. Lì mi sentivo protetta, ma la mia infanzia ha avuto su di me effetti devastanti. Prima di conoscere te non avevo le palle di guardare il mondo in faccia, te mi hai cambiato in tutto e per tutto, hai cambiato persino il mio carattere. Prima quando camminavo tenevo la testa bassa, cercavo di nascondere il sorriso finto e il dolore che stavo provando. Solo Michele mi faceva alzare la testa da terra e sorridere. Tu hai stravolto la mia vita in senso positivo. Piangevo per questo. " gli spiegai ,lo vidi fare un mezzo sorriso e andare in camera. Se ne tornò con in mano un asciugamano pulito che usò per avvolgermici. Mi sollevò e mi portò sul letto dove mi baciò e coccolò. Mi rivestii e mi infilai sotto le coperte con lui. Volevo solo che questa giornata finisse. Chiusi gli occhi e sospirai, le braccia di Albe mi strinsero forte a se.
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Mi alzai dal letto e qualcosa mi afferrò le braccia, mi voltai e trovai mio padre sul letto a guardarmi. Iniziai a correre senza una precisa destinazione. Sudavo freddo. Corsi fino ad una porta che cercai di aprire, nulla, era chiusa da dentro. Iniziai a bussare mentre mio padre mi rincorreva. La porta si aprì, non ci potevo credere, Simone, era lui dentro. Mi trascinò per le braccia dopo di che chiuse la porta e mi ci sbatté contro. Un dolore lancinante mi colpì, urlai. Mi svegliati di soprassalto, Alberico non era accanto a me. Dove poteva essere? Mi girai verso la fioca luce che entrava dalla finestra e lo vidi lì sulla poltrona. Era seduto proprio davanti alla luce che lo rendeva pallido, il suo sguardo era fisso nel vuoto. "Amore" dissi scendendo dal letto.

Scusate se non ho postato in questi giorni ma non avevo ispirazione.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora