capitolo 85

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Porgendomi una busta bianca  con sopra un ficco rosso. La aprii e rimasi a bocca aperte nel vedere due biglietti aerei per Londra. Fin dalle scuole medie avevo desiderato andarci ma non avevo mai potuto data la condizione in cui mi trovavo. Sentii gli occhi bgnarsi di lacrime, strinsi a me Alberico e iniziai a ringraziarlo." si parte domani, Michele ti sta già facendo le valigie" sussurrò lui, sorrisi come un ebete tohliendomi dal viso le ultime lacrime di gioia. Stampati un bacio sulle sue labbra, come avevo fatto a dubitare di lui. Festeggiammo ancora per un po e verso le 2 Alberico ci fece riaccompagnare a casa. Arrivai davanti alla porta e ci trovai un foglio attaccato.

Anche se ormai non conto niente per te buon compleanno. Mamma.

Rimasi a guardarlo dopo di che lo presi e lo stracciai. Mi voltai verso Alberico che mi guardava, lo presi per la camicia e lo tirai verso di me per poi iniziare a baciarlo. Avevo la schiena appoggiata al legno scuro della porta mi diedi una spinta leggera e saltai in braccio al mio ragazzo. Ci baciammo per un bel po prima che lui si staccasse "è meglio che vai. Domani abbiamo un viaggio da fare." disse lui per poi mettermi a terra. Annuii ed entrai in casa sorridendo.Era tutto dannatamente perfetto. Ero così felice di partire per Londra che era stata il mio sogno per anni.Andai a letto dopo essermi struccata e messa il pigiama. Rimasi a fissare il soffitto con la valigia poggiata accanto al letto. Non so bene quando ma mi addormentai. Qualcuno saltò sul mio letto e così mi svegliai. Era Michele con la piccola Emma in braccio, stava urlando che sardo partita per Londra. Ero davvero felice. Saltai fuori dal letto e corsi in bagno a prepararmi, uscii di corsa e andai in cucina dove mi spettava una tazza di caffelatte e dei biscotti al cioccolato. Saltellavo per casa con un biscotto in bocca mentre cercavo di tirare fuori il piede dallo strappo dei miei skinny quando suonò il campanello. Infilai in qualche modo i pantaloni e andai ad aprire. Mi trovai Alberico davanti,tutto sorridente e con le valigie in mano. Gli saltai addosso e lo baciai. Michele ci guardava dalla porta delle cucina con le braccia incrociate "Hei tu De Giglio stai attento alla mia principessa e mi raccomando falla divertire ma non deve bene troppo" disse lui dolcemente. Incontrai i suoi occhi, dicevano tante cose. Preoccupazione, felicita e una cosa che non ero abbituata a vedere negli occhi di qualcuno. Amore. Lo avevo visto in quattro persone questo amore. Michele, Brian, jaser e  Alberico. Ero diverso da tutti i sentimenti che avevo provato. Amavo mio fratello più di ogni cosa al mondo e lui amava me. Andai ad abbracciarlo quasi per consolarlo. "È sempre stato il tuo sogno...Vivilo al meglio piccola." mi sussurrò prima di darmi un piccolo bacio sul naso. Corsi in camera, misi la giacca e presi le valigie per poi avviarmi verso la porta. Arrivai davanti all' auto che ci apsettava per poi portarci all'aero porto, mi bloccai. Avevo dimenticato una cosa. Composi il numero sul telefono

ciao, grazie degli auguri. Non mi aspettavo quel biglietto mamma. Non tornerò a cada e lo sai bene. Poi ora sto per partire per Londra con Alberico, il mio ragazzo. Ora vado che se no riscio di perdere l'aereo.

Cosa mi era preso non lo sapevo nemmeno io. Salui in macchina e ci avviano verso l'aeroporto. Non dissi nulla durate il viaggio. Arrivammo davanti all'aeroporto e l'ansia mi salì alle stelle.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora