capitolo 92

50 2 0
                                    

Speravo davvero che quelle parole si avverassero. Mi avvicinai ad Alberico e posai la testa sulla sua spalla. Non smisi di osservare quello che mi stava intorno. Riconobbe il viale di casa e istintivamente mi spuntò il sorriso. Scesi dalla macchina e presi i bagagli, Michele mi raggiunse di corsa. Prese tutti i miei bagagli con la scusa che fossi incinta. Entrammo in casa e mi guardai intorno, tutto era come lo avevo lasciato. Entrai nella mia stanza, sentii dei passi dietro di me e mi voltai, mio fratello mi strinse forte a se "mi sei mancata tanto piccola combina guai. Sembrerò pur arrabbiato ma sono felice di diventare zio" disse lui sorridendo e guardando la mia pancia. Si vedeva a mala pena. Restammo per un bel po in camera insieme. Verso le sei però mi arrivò una telefonata. Brian mi chiedeva se volessi andare a mangiare qualcosa con lui e Jaser, non ci pensai su un attimo e accettai. Iniziai a prepararmi. Misi una maglietta a maniche nere e una camicia rossa e nera insieme a degli skinny blu scuro. Infilai le scarpe e uscii di casa. Trovai Brian ad aspettarmi in macchina. Salii e lo abbracciai, mi era mancato tantissimo. Andammo in una pizzeria poco lontana da li. Quando entrammo andai a sbattere addosso ad un ragazzo, alzai il viso per scusarmi e vidi che era Jaser. Lo abbracciai forte. Mi strinse a sè facendomi sollevare leggermente da terra. Andammo verso il nostro tavolo e ci sedemmo. Ordinammo da mangiare e iniziammo a parlare di Londra e tutto il resto. Evitai il discorso gravidanza di proposito. Dopo aver mangiato uscimmo, Brian prese una sigaretta e mi porse il pacchetto "emh io Brian .. Emh non fumo più" dissi. Brian mi guardò storto ma poi fece finta di niente. Andammo in un bar, arrivammo al bancone "tre mojito?!" disse Jaser. "No Jaser per me un thè freddo al limone" risposi imbarazzata. Ci sedemmo al tavolo e iniziammo  a bere quello che avevamo ordinato. Brian continuava a guardarmi titubante, dopo quasi mezz'ora mi prese per il polso e mi porto fuori con una scusa. Rimanemmo soli nel parcheggio del bar, Brian mi guardava dritto negli occhi e io non riuscivo a sostenere il suo sguardo. Iniziai a sentirmi male. Corsi in un angolino e vomitai tutto quello che avevo mangiato. Vidi Brian avvicinarsi a me e tirarmi indietro i capelli. Finì di vomitare e mi voltai. I suoi occhi erano di nuovo fissi su di me  "che succede Emma?" chiese lui. "Brian io volevo aspettare a dirti tutto ma andiamo. Devi sederti però" dissi indicando un muretto a pochi passi da noi. Ci sedemmo, "cosa credi che non l'avrei capito che sei incinta Emma?" disse lui. Rimasi a testa bassa senza dire una parola. Mi avvicinai a lui e lo strinsi, scoppiai a piangere, non avrei mai voluto nascondergli una cosa  del genere. "C-Come lo hai capito?" chiesi. Sorrise "beh sai, non fumi, non bevi, vomiti e hai un po di pancetta piccoletta " disse poi, sorrisi non sapendo che altro fare. Presi la sua mano ed entrammo nel bar. Era stata una giornata un po strana. Perfino l'ecografia era stata spostata. Decisi di farmi portare a casa dato che ero stanca. Salimmo in macchina e quando arrivammo a casa stampai un bacio sulla guancia a Jaser e feci segno di tacere a Brian, dopo di che diedi un bacio sulla guancia pure a lui, successivamente uscii dalla macchina e andai in casa. Entrai in camera e mi buttai sul letto addormentandomi subito.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora