capitolo 43

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"Jaser perdonami, sono un idiota... Scusami, mi sento malissimo. Non avrei dovuto baciarlo. Scusami Jaser. Ti amo te lo giuro" le parole uscirono da sole dalla mia bocca. Strano gli occhi dopo di che mi abbraccio e inizio a baciarmi come nessuno aveva mai fatti. Mi voleva sua,lo capivo dal modo in cui mi baciava e da come mi guardava. "Ti amo anche io Emma" disse tra un bacio e l'altro. Le mie mani scesero fino ai bordi della sua maglia e iniziai a tirarla su " P-piccola ti riaccompagno a casa" disse balbettando,era cosi agitato da non riuscire a parlare. Mi misi in punta di piedi e lo abbracciai, baciai l'incavo del suo collo; gli venne la pelle d'oca e le sue mani si strinsero intorno ai miei fianchi alzandomi leggermente la felpa. Le sue mani si posarono sulla mia pelle scoperta , un brivido percosse la mia schiena, "non ti lascerei andare via...ma devo. Stanotte saresti mia e basta. Ma non posso"disse cercando di non farsi sentire ."Jasere perche non puoi?"chiesi , divenne serio e andò a prendermi la giacca, me la infilò e mi accompagnò alla macchina. Salii, Jaser accese la macchina e subito partí The reason why di Lorenzo Fragola. Ci guardammo negli occhi e iniziammo a baciarci. Salii in braccio a lui continuando a baciarlo. Si stacco da me solo per canticchiarmi un pezzo della canzone. Lo amavo tantissimo. Era stupendo e perfetto...Ed era solo mio!

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora