capitolo 75

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Scoppiai a piangere senza capire il perche. Passarono credo dieci minuti e la porta della camera si apri. Alberico entro avvicinandosi al mio letto, si sedette accanto a me e mi strinse a se. "Perche piangevi?" mi chiese dolcemente,mi staccati  dal suo abbraccio dolce "non lo so nemmeno io.." sussurrai. Alberico mi guardò in modo strano,"hai un profumo diverso...maschile e non è ne il mio ne quello di Michele." disse perplesso, "beh è venuto jaser a trovarmi e l'ho abbracciato perche?" chiesi scocciata "beh si da il caso che tu si la MIA ragazza!" sbraitò lui. "E ALLORA? HO QUASI 17  ANNI POSSO FARE QUELLO CHE VOGLIO!" urlai io. "BEH ALLORA FAI QUELLO CHE VUOI SENZA DI ME!"  urlò lui uscendo dalla mia camera sbattendo la porta. Rimasi sola un altra volta. Non capivo più chi ero e perche mi comportavo così. Io amavo Alberico più di ogni cosa al mondo ma quando faceva così era odioso. Uscii di casa rubando la  tessera sanitaria a Michele, caminai per la strada mentre l'aria fredda mi ghiacciava le mani e il viso. Mi maledicei per non aver messo una giacca. Camminai per le vie scure e alberate del mio quartiere fino a quando arrivai al tabacchino ormai chiuso, mi avvicinati al distributore di sigarette,inseriti i soldi e la carta e presi un pacchetto di Marlboro. Era da un bel po che non fumavo e mi ero ripromessa di smettere ma ormai non me ne fregava più nulla. Accesi la prima sigaretta e andi verso un locale poco lontano da li. Entrai e fui investita dall'odore di alcol, fumo e erba. Mi feci coraggio e andai verso il bancone dove il barista mi squadro da capo a piedi. "Una vodka liscia per favore"  dissi sovrastando la musica, il barista mi guardò storta  dopo di che poggio sul bancone il bicchierino e ci versasse dentro il liquido ghiacciato. Lo presi in mano e lo buttai giu alla" Russa". Il liquido gelido scese lungo la mia gola lasciandosi dietro una sensazione di calore piacevole. Poggiai il bicchiere sul bancone rumorosamnete indicando al barista di farmene un altro. Ne bevvi parecchi, forse 8 o 9 ,prima di andare verso il pista da ballo dove un ragazzo mi prese per i fianchi e iniziò a ballare vicino a me ,era cosi maledettamente vicino da infastidirmi. "Lasciala stronzo" urlo una voce dietro di me.

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora