capitolo 87

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Ci baciammo per un po fino a quando il barista non ci avvisò che i nostri drink erano pronti presi il bicchiere tra le mani e ne bevvi un sorso. Il liquido era freddo e dolce. Fu dopo che sentii la sensazione di calore scendermi nella gola. Era alcol, era da un po che non bevevo quindi svuotai il bicchiere e mi lasciai andare restammo in quel pub per un bel po. Non ricordo bene cosa sia successo dopo. Avevo bevuto un bel po.

Alberico prov

Ormai erano le due quando decisi di tornare al hotel. Presi Emma per il braccio e la trascinai fuori. Faceva davvero freddo cosi mi tolsi la giacca di pelle che indossavo e glie la misi. La strinsi a me e cercai di farla camminare fino al albergo ma era talmente ubriaca da non riuscire a camminare diritta. La presi in braccio e cammonai per le strada e di Londra. Ogni tanto lei faceva qualche versetto ma ero sicuro dormisse. Arrivai davanti alla camera e la aprii senza farla cadere dalle mi braccia. La feci stendere sul letto e iniziai a spogliarla. L'Alberico che ero prima ne avrebbe sicuramente approfittato, ma ora no. La amavo e l'avrei rispettata ogni giorno. L'avevo tradita in passato e me ne ero pentito. Era successo tutto il giorno prima che Brian e io ci picchiassimo. L'avevo lasciata andare senza dirle una parola proprio perche non mi sentivo abbastanza per lei. Non avevo mai avuto il coraggio di dirle tutto cio. La delusione nei suoi occhi mi avrebbe distrutto, prima di conoscerla avevo fatto tanti errori che mi avevano reso uno di quei ragazzi che le donne le usa per una notte e via. Credevo che sarebbe stato cosi anche con lei ma mi sbagliavo. Fui svegliato dai miei pensieri da Emma che mi afferrò una mano e mi avvicinò a lei. La guardai negli occhi e le stpai un bacio per poi alzarmi a prenderle il pigiama e farglielo indossare. Feci lo stessso dopo di che mo sdraiati accanto a lei e le cinsi la vita. Mi addormentai pochi minuti dopo.
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L'impatto con qualcosa di duro mi fece svegliare. Mi guardai in torno, una luce biancastra e intensa mi sveglio del tutto. Mi guardai intorno, ero sulla moquet della camera, mi alzai e vidi emme seduta sul letto con i capelli sciolti e le gambe incrociate "finalmente ti sei svegliato amore" disse lei felice. Scoppiai a ridere e lei fece lo stesso. Era così bela da togliere il fiato. Mi alzai da terra e gattonai sul letto fino ad arrivare a lei. La guardai facendo un sorriso beffardo, mi persi per un secondo nel verde dei suoi occhi  cosi puri e trapsarenti. Dopo pochi secondi tornai in me e andai avanti con il mio piano, iniziai a farle il solletico. Lei rise fino alle lacrime, ogni tanto lanciò dei gridolini implorandomi di smettere ma la ignorati. La sua maglia si sollevo lasciandole scoperta la pancia, mi chinai su essa e presi a baciarla, lasciato una scia di baci umidi lungo il suo ventre mentre lei mi guardava come se fossi il dio in terra. Arrivai in un punto che mi piaceva particolarmente, proprio sopra ,l'osse del suo bacino, e li inizia a succhiare la sua pelle morbida, vidi la pelle d'oca comparirgli di tutto il corpo. Mi alzai solo quando ero sicuro di aver lasciato un segno violaceo. Sorrisi guardando il vuoto. Ero decisamente soddisfatto, la sua mano scese fino al livido viola e sul suo viso comparve una smorfia di stupore. Mi alzai dal letto e andai verso il bagno. Non potevo più reggere il suo sguardo, per errore avevo riepensato a cose del mio passato che non avrei mai voluto vivere, cose che non averei ma voluto ricordare

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora